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FEBBRAIO 2006

     

Il cielo e la terra

59. Che cosa ha creato Dio?

325-327

La Sacra Scrittura dice: «In principio Dio creò il cielo e la terra» ( Gn 1,1). La Chiesa, nella sua Professione di fede, proclama che Dio è il creatore di tutte le cose visibili e invisibili: di tutti gli esseri spirituali e materiali, cioè degli angeli e del mondo visibile, e in modo particolare dell'uomo.

60. Chi sono gli angeli?

328-333; 350-351

Gli angeli sono creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri personali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini.

61. In che modo gli angeli sono presenti nella vita della Chiesa?

334-336; 352

La Chiesa si unisce agli angeli per adorare Dio, invoca la loro assistenza e di alcuni celebra liturgicamente la memoria.

« Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita»

(san Basilio Magno).

  62. Che cosa insegna la Sacra Scrittura circa la creazione del mondo visibile?

337-344

Attraverso il racconto dei «sei giorni» della creazione, la Sacra Scrittura ci fa conoscere il valore del creato e la sua finalità di lode a Dio e di servizio all'uomo.

Ogni cosa deve la propria esistenza a Dio, dal quale riceve la propria bontà e perfezione, le proprie leggi e il proprio posto nell'universo.

63. Qual è il posto dell'uomo nella creazione?

343-344; 353

L'uomo è il vertice della creazione visibile, in quanto è creato a immagine e somiglianza di Dio.

64. Che tipo di legame esiste tra le cose create?

342;  354

Esiste tra le creature un'interdipendenza e una gerarchia, volute da Dio. Nello stesso tempo, esiste un'unità e solidarietà fra le creature, poiché tutte hanno il medesimo Creatore, sono da Lui amate e sono ordinate alla sua gloria. Rispettare le leggi iscritte nella creazione e i rapporti derivanti dalla natura delle cose, è quindi un principio di saggezza e un fondamento della morale.

65. Che relazione c'è fra l'opera della creazione e quella della redenzione?

345-349

L'opera della creazione culmina nell'opera ancora più grande della redenzione. Infatti questa dà inizio alla nuova creazione, nella quale tutto ritroverà il suo pieno senso e il suo compimento.

L'uomo

66. In che senso l'uomo è creato a «immagine di Dio»?

355-358

L'uomo è creato a immagine di Dio nel senso che è capace di conoscere e di amare, nella libertà, il proprio Creatore. È la sola creatura, su questa terra, che Dio ha voluto per se stessa e che ha chiamato a condividere, nella conoscenza e nell'amore, la sua vita divina. Egli, in quanto creato a immagine di Dio, ha la dignità di persona: non è qualcosa, ma qualcuno, capace di conoscersi, di donarsi liberamente e di entrare in comunione con Dio e con le altre persone.

67. Per quale fine Dio ha creato l'uomo?

358-359; 381

Dio ha creato tutto per l'uomo, ma l'uomo è stato creato per conoscere, servire e amare Dio, per offrir Gli in questo mondo tutta la creazione in rendimento di grazie, ed essere elevato alla vita con Dio in cielo. Solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo, predestinato a riprodurre l'immagine del Figlio di Dio fatto uomo, che è la perfetta «immagine del Dio invisibile» (Col 1,15).

68. Perché gli uomini formano un'unità?

360-361

Tutti gli uomini formano l'unità del genere umano, per la comune origine che hanno da Dio. Dio, inoltre, ha creato «da uno solo tutte le nazioni degli uomini» (At 17,26). Tutti, poi, hanno un unico Salvatore e sono chiamati a condividere l'eterna felicità di Dio.

69. Come nell'uomo l'anima e il corpo formano un'unità?

362-365; 382

La persona umana è un essere insieme corporeo e spirituale. Nell'uomo lo spirito e la materia formano un'unica natura. Questa unità è così profonda che, grazie al principio spirituale che è l'anima, il corpo, che è materiale, diventa un corpo umano e vivente, e partecipa alla dignità di immagine di Dio.

70. Chi dona l'anima all'uomo?

362-365; 366-368; 382

L'anima spirituale non viene dai genitori, ma è creata direttamente da Dio, ed è immortale. Separandosi dal corpo al momento della morte, essa non perisce; si unirà nuovamente al corpo nel momento della risurrezione finale.

71. Quale relazione Dio ha posto tra l'uomo e la donna?

369-373; 383

L'uomo e la donna sono stati creati da Dio in uguale dignità in quanto persone umane, e, nello stesso tempo, in una reciproca complementarità, essendo maschio e femmina. Dio li ha voluti l'uno per l'altro, per una comunione di persone. Insieme sono anche chiamati a trasmettere la vita umana, formando nel matrimonio «una sola carne» (Gn 24), e a dominare la terra come «amministratori» di Dio.

72. Qual era la condizione originaria dell'uomo secondo il progetto di Dio?

374-379; 384

Dio, creando l'uomo e la donna, aveva loro donato una speciale partecipazione alla propria vita divina, in santità e giustizia. Nel progetto di Dio l'uomo non avrebbe dovuto né soffrire né morire. Inoltre regnava un'armonia perfetta nell'uomo in se stesso, tra creatura e Creatore, tra uomo e donna, come pure tra la prima coppia umana e tutta la creazione,

La caduta

73. Come si comprende la realtà del peccato?

385-389

Nella storia dell'uomo è presente il peccato. Tale realtà si chiarisce pienamente soltanto alla luce della Rivelazione divina, e soprattutto alla luce di Cristo Salvatore di tutti, che ha fatto sovrabbondare la grazia proprio là dove è abbondato il peccato.

74. Che cos'è la caduta degli angeli?

391-395; 414

Con tale espressione si indica che Satana e gli altri demoni, di cui parlano la Sacra Scrittura e la Tradizione della Chiesa, da angeli creati buoni da Dio, si sono trasformati in malvagi, perché, con libera e irrevocabile scelta, hanno rifiutato Dio e il suo Regno, dando così origine all'inferno. Essi tentano di associare l'uomo alla loro ribellione contro Dio; ma Dio afferma in Cristo la sua sicura vittoria sul Maligno.

75. In che cosa consiste il primo peccato dell'uomo?

396-403; 415-417

L'uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore e, disobbedendo Gli, ha voluto diventare «come Dio» senza Dio, e non secondo Dio (Gn 3,5). Così Adamo ed Eva hanno perduto immediatamente, per sé e per tutti i loro discendenti, la grazia originale della santità e della giustizia.

76. Che cos'è il peccato originale?

404; 419

Il peccato originale, nel quale tutti gli uomini nascono, è lo stato di privazione della santità e della giustizia originali. È un peccato da noi «contratto», non «commesso»; è una condizione di nascita, e non un atto personale. A motivo dell'unità di origine di tutti gli uomini, esso si trasmette ai discendenti di Adamo con la natura umana, «non per imitazione, ma per propagazione». Questa trasmissione rimane un mistero che non possiamo comprendere appieno.

77. Quali altre conseguenze provoca il peccato originale?

405-409; 418

In conseguenza del peccato originale la natura umana, senza essere interamente corrotta, è ferita nelle sue forze naturali, è sottoposta all'ignoranza, alla sofferenza, al potere della morte, ed è incline al peccato. Tale inclinazione è chiamata concupiscenza.

78. Dopo il primo peccato, che cosa ha fatto Dio?

410-412; 420

Dopo il primo peccato, il mondo è stato inondato di peccati, ma Dio non ha abbandonato l'uomo in potere della morte, ma, al contrario, gli ha predetto in modo misterioso - nel «Protovangelo» (Gn 3,15) - che il male sarebbe stato vinto e l'uomo sollevato dalla caduta. E il primo annuncio del Messia redentore. Perciò la caduta sarà perfino chiamata felice colpa, perché «ha meritato un tale e così grande Redentore» (Liturgia della Veglia pasquale).

(Continua al numero successivo)

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IN PRINCIPIO

In principio Dio Creò il somaro e gli disse:

“Tu sarai somaro,lavorerai senza mai lamentarti, dall'alba al tramonto, portando pesi sulla groppa; mangerai erba, sarai ignorante e vivrai fino a 50 anni. TU SARAI SOMARO”.

E il somaro rispose: “Sarò somaro, ma vivere 50 anni non ce la faccio. Dammene 20”.

E il Signore disse: “Va bene!”

Dio creò il cane e disse: “Tu sarai cane. Tu difenderai l'uomo e sarai il suo migliore amico, tu mangerai quello che ti darà e vivrai 25 anni. TU SARAI CANE!”.

Il cane rispose; “Signore, vivere 25 anni non ce la faccio, me ne bastano 10”.

E il Signore lo accontentò.

Dio creò la scimmia. “Tu sarai scimmia” disse il Signore, “Salterai da un ramo all'altro, facendo il pagliaccio, divertirai tutti e vivrai 20 anni. TU SARAI SCIMMIA!”

“Signore, vivere 20 anni è troppo duro, dammene solo 10”.

“Concesso” disse il Signore.

Finalmente Dio creò l'uomo e gli disse: “Tu sarai uomo, l'unico essere in grado di ragionare sulla faccia della terra, tu userai l'intelligenza per comandare le bestie, tu dominerai il mondo intero e vivrai 20 anni. TU SARAI UOMO!”

Risponde l'uomo: “Signore, sarò uomo ma vivere 20 anni per me sono pochi, dammi i 30 che il somaro ha rifiutato, i 15 che il cane non ha voluto e i 10 che la scimmia non ha accettato”.

Così il Signore fece. Da allora, l'uomo vive 20 anni da uomo, quando si sposa passa 30 anni da somaro lavorando e portando sulle spalle il peso della famiglia.

Dopo, quando i figli vanno per conto loro, vive 15 anni da cane, custodendo la casa e mangiando quello che gli viene dato, per arrivare ad essere vecchio, andare in pensione e vivere 10 anni da scimmia, saltando di casa in casa, da un figlio all'altro, facendo il pagliaccio per far divertire i nipoti.

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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