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APRILE 2015

     

 

Canto: Dov’è carità e amore

 

  • Gesù, Tu sei l’Anima della nostra anima. Anche se noi c’immergiamo nelle faccende terrene che ci occupano e ci preoccupano, Tu ripeti nel nostro intimo: “A che vale guadagnare il mondo intero se poi si perde l’anima? Gli assilli temporali possono durare tutta una vita, la vita dello spirito durerà per sempre”!
  • Il tempo, la salute, il benessere valgono solo se messi al servizio della carità, perché la carità li trasforma in moneta celeste. Che grande dono la carità! Se il “ricco epulone” lo avesse capito, non sarebbe finito fra le fiamme infernali! Se lo capiremo noi, non sciuperemo il tempo in cose vane, di nessun valore per il cielo.
  • Gesù si diletta, dice la nostra Madre Speranza, nel sentire i palpiti del nostro cuore che ripetono: “Gesù, ti amo e ti vedo immagine, a volte pietosa, nei miei fratelli. Tu non hai bisogno di nulla, ma essi sì e Tu mi dai la possibilità di soccorrerti in essi”.
  • Grazie, Gesù, perché posso amarti in tanti modi quante sono le necessità dei fratelli: posso farti compagnia, posso sfamarti, posso vestirti, posso sorriderti, posso sostenerti, posso confortarti, posso curare le ferite che ti si rinnovano nelle tue membra doloranti, posso pregare con Te e per te.
  • Gesù buono, insegnami l’arte di amare, apri i miei occhi come li apristi al cieco nato, apri le mie orecchie e sciogli la mia lingua come lo facesti al mutolino del vangelo, perché io possa ascoltare la tua voce che mi parla nell’intimo e mi indica l’atto d’amore da compiere; libera la mia mente da ogni antipatia, da ogni sfiducia, da ogni sentimento di allontanamento dagli altri… Insegnami, Gesù, l’arte di amare.

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

 

"Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?". Gli rispose: "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti". (Mt 22,36-40)

Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.  (Gv 15, 4-5)

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. (Gv 15, 12-14)

Noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si dedichi all'insegnamento; chi esorta si dedichi all'esortazione. Chi dona, lo faccia con semplicità; chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia. La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell'ospitalità.

Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi.

Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. (Rm 12,5-18)

 

MEDITIAMO LA PAROLA

 

  • Gesù, rimani in noi, senza di Te noi portiamo solo frutti di morte, ma se siamo radicati in Te, riceviamo la linfa sana, che ci fa portare frutti di vita. Rimanere in Te è amare con il tuo amore, perdonare con il tuo perdono, provare nell’intimo risonanze divine di compassione e di misericordia.

Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.

  • Rimanere in Te … il sentimento non basta, ci vuole la luce celeste che illumina il mistero, stimola la volontà, ci muove all’azione. Donaci, Gesù, questa luce celeste, manda su di noi il Tuo Spirito.

Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.

  • Vieni e predi dimora nei nostri cuori in forma stabile, vogliamo salvarci dalla mediocrità e consolare Te, Gesù, nostro vero bene.
  • Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
  • Vogliamo amarti amando i fratelli, vogliamo vedere in loro la Tua presenza nascosta nella creatura teneramente amata, anche se logorata dalla propria e dall’altrui fragilità e malvagità.
  • Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
  • Dare la vita per i propri amici …, noi, Gesù, vogliamo dare la vita per Te: Amico, Fratello, Sposo dell’anima, ma sappiamo che il passaggio obbligato sono loro, i fratelli piccoli, grati o ingrati che siano, puri  o impuri, riconoscenti o superficiali … e questo è difficile per noi, imbrigliati a nostra volta nei nostri egoismi.
  • Spirito di Dio, scendi su di noi, Spirito di Dio, scendi su di noi.
  • Vieni a liberarci, Dio della salvezza, vieni a liberarci, purezza infinita, vieni a liberarci, Dio di bontà e di misericordia.
  • Vieni, Spirito Santo, manifestati con potenza dentro di me. Prepara il mio cuore ad accogliere Gesù. Donami la luce per illuminare il mio cammino. Donami di essere luce per il fratello. Insegnami a perdonare l’offesa ricevuta e saper chiedere perdono a chi ho offeso. Insegnami a sperare e non entrare nello sconforto. Insegnami ad amare ogni fratello come Tu mi ami. Insegnami a pregare, insegnami la via che conduce a Gesù. Insegnami a riconoscere il fratello bisognoso. Scaccia ogni peccato dentro me, con ogni forma di mediocrità ed indifferenza. Fa’ che provi più gioia nel dare che nel ricevere. Riempimi di grazia per accogliere Gesù che viene nel mio cuore. Vieni Spirito Santo, vieni dentro me e donami il sì che spalanca la porta del mio cuore. Vieni, Spirito Santo, Vieni dentro me.

 

(Riflettiamo in silenzio sulla Parola)

 

PREGHIERA LITANICA

 

  • Signore, ti preghiamo di concedere il perdono a quanti rinnegano la fede cristiana.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • Signore, ti chiediamo di perdonare gli atei convinti, che logorano la loro esistenza nella solitudine e nella tristezza, perché lontani da Te, Padre buono e misericordioso..
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • Signore, ti chiediamo perdono per quanti non s’incontrano con Te nel giorno festivo e si limitano ad uno svago fine a se stesso.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • Signore, perdona quelli che non sentono il bisogno della riconoscenza verso i loro genitori e delegano ad altri questo compito sacro.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • Signore, perdona gli omicidi dei loro figli, queste creature dal cielo ottengano la conversione dei loro cuori, la fede, la generosità e l’amore.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • Signore, perdona gli schiavi della loro sessualità disordinata, che profanano la verginità delle fanciulle e disonorano il vincolo coniugale proprio ed altrui.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • Signore, perdona quanti si appropriano nelle maniere più disparate dei beni altrui, causando reazioni violente, povertà e sofferenza.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • Signore, perdona quelli che nascondono la verità, dietro coltri fitte di menzogna, ingannando se stessi e gli altri e offendendo Dio che è Verità.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • signore, ti chiediamo conversione e perdono per quelli che disturbano l’armonia coniugale e familiare, inserendosi con illeciti amori nelle altrui relazioni.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
  • Signore, ti chiediamo perdono per quanti logorano la loro vita invidiando i beni altrui e magari tentando di danneggiarli con sfregi e offese.
  • Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.

 

ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA

 

Prima di iniziare l’Ultima Cena, Gesù disse: «Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi», per mostrarci con quale fervore dobbiamo ricevere il sacramento dell’Eucaristia, per lo straordinario beneficio che ci arreca.

Egli celebrò la Cena legale dell’agnello pasquale perché, come quell’agnello veniva offerto in sacrificio di ringraziamento a Dio per aver liberato gli Ebrei dalla schiavitù dell’Egitto, così nella santa Messa si sarebbe sacrificato il vero Agnello in ringraziamento a Dio per averci liberati dalla schiavitù del demonio e del peccato.

Dobbiamo disporci a ricevere l’Agnello immacolato mortificando i piaceri, con purezza d’intenzione, con amore e fervore.

Gesù scelse la notte della sua Passione per manifestarci la grandezza del suo amore. Infatti, proprio mentre gli uomini tramano di farlo morire, Egli pensa a preparare loro un convito per manifestare il desiderio di rimanere con loro. E mentre si cerca di cacciarlo dal mondo per invidia, Egli trova il modo di restarvi per amore.

Per realizzare il grande mistero scelse il Cenacolo, sala grande e ben preparata, per insegnarci che quando entra nell’anima ben preparata e di buona volontà, opera grandi meraviglie.

Gesù ci diede il suo corpo realmente, non in figura o in immagine, per santificare con tutte le sue le nostre membra. Disponiamoci a ricevere il Corpo e il Sangue di Dio con amore e devozione e riceveremo la vita eterna, alla quale deve protendere tutta la nostra vita. Mai ci accada come allo sventurato Giuda che mangiò la morte anziché la vita per averlo ricevuto con cattive disposizioni.

Ricordiamo che Gesù si è nascosto nelle specie del pane e del vino per realizzare con noi la più intima unione corporale possibile; infatti, il cibo e la bevanda diventano un tutt’uno con l’uomo. Egli vuole procurarci spiritualmente gli effetti propri del cibo e della bevanda, con i quali noi possiamo conservare e aumentare la vita spirituale, rallegrare il nostro cuore e resistere al fuoco delle passioni.

Gesù prese il pane fatto di tanti chicchi di grano macinati e il vino fatto di tanti acini di uva spremuti affinché, unendoci a Lui, impariamo ad affinare il nostro cuore con la carità.

 

Salmo 148 (a cori alterni: maschi e femmine)

 

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell'alto dei cieli.

Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, lodatelo, voi tutte, sue schiere.

 

Lodatelo, sole e luna,lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.

Lodatelo, cieli dei cieli, voi acque al di sopra dei cieli.

 

Lodino tutti il nome del Signore, perché egli disse e furono creati.

Li ha stabiliti per sempre, ha posto una legge che non passa.

 

Lodate il Signore dalla terra, mostri marini e voi tutti abissi,

fuoco e grandine, neve e nebbia, vento di bufera che obbedisce alla sua parola,

 

monti e voi tutte, colline, alberi da frutto e tutti voi, cedri,

voi fiere e tutte le bestie, rettili e uccelli alati.

 

I re della terra e i popoli tutti, i governanti e i giudici della terra,

 i giovani e le fanciulle, i vecchi insieme ai bambini

 

lodino il nome del Signore: perché solo il suo nome è sublime,

la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli.

 

Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.

È canto di lode per tutti i suoi fedeli, per i figli di Israele, popolo che egli ama. Alleluia.

 

(liberamente sottolineiamo il versetto che ci tocca di più)

 

SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE

 

Ad ogni invocazione rispondiamo: Gesù, liberaci dalla nostra povertà.

 

*******************************

Concludiamo insieme:

Non lasciarmi a metà strada

Signore, donami anche oggi la forza per credere, per sperare, per amare.

Non lasciarmi a metà strada, invischiato nelle mie cose che non mi bastano più.

Lascia che mi fermi anch’io ogni giorno per ascoltarti, per riprendere il cammino

lungo la strada che mi dai da percorrere.

Liberami, perciò, da tutto ciò che mi appare indispensabile e non lo è,

da ciò che credo necessario e invece è solo superfluo,

da ciò che mi riempie e mi gonfia ma non sazia,

mi bagna le labbra ma non mi disseta il cuore.

Sì, lo so che tu vuoi farlo, ma aiutami a lasciartelo fare,

sempre, subito! Amen.

 

Canto eucaristico: Anima Christi

 

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

 

Dio sia benedetto…

 

Canto finale: Cristo è risorto veramente.


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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