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PREGHIERA DEL CUORE

DICEMBRE 2004

     

"ENTRATE PER LA PORTA STRETTA"

Canto d'inizio: Camminiamo sulla strada

· Gesù, siamo innanzi a Te. I nostri occhi non ti vedono ma la tua Parola non fallisce: "Sarò con voi per sempre!", "Questo è il mio corpo!". Aumenta la nostra fede, Gesù, infondi in noi il tuo Spirito, che ci renda capaci di adorarti, di ringraziarti, di lodarti, di benedirti. Guardaci con bontà misericordiosa e il tuo sguardo purifichi il nostro cuore. Amen.

(pausa di silenzio adorante.)
Mettiamo davanti a Gesù tutte le persone care: il coniuge, i figli, i nonni anziani, i malati, i poveri, le vittime del terrorismo e della violenza, i bambini abbandonati, i disoccupati, i profughi,
i giovani deviati, i pigri e gli apatici, i violenti, i peccatori, i disperati, i consegnati al maligno,
le persone che si sono raccomandate alle nostre preghiere, i sacerdoti, i religiosi, le anime pie,
i politici, i fratelli separati, gli atei, tutta l'umanità in tutti i suoi aspetti.
Mettiamo nel Cuore di Cristo tutte le anime del Purgatorio, in particolare le più abbandonate.
Soprattutto presentiamo a Gesù presente nell'Ostia consacrata il nostro cuore perché lo purifichi.

ASCOLTIAMO LA PAROLA

La via ardua, la porta stretta (Mt 7,13-14;21-23)

"Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!"

*********************
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità."

ATTO PENITENZIALE

· Signore, Tu mi hai chiamato fin dall'alba della mia vita, sono nato in una nazione cristiana, in una famiglia cristiana; ho frequentato il catechismo, ho ricevuto i tuoi sacramenti, ho un certificato che attesta che sono cristiano. Ma mi sono accomodato alla mentalità del mondo, sono vissuto come i miei amici, come la maggioranza, alla ricerca dei beni terreni, in corsa con gli altri per l'accaparramento. L'avere piano piano sovrastava l'essere ed io mi sono trovato pieno di voglie. La tua strada mi sembrava difficile, in salita, e mi sono fermato, ho preso altri sentieri dove pensavo di poter soddisfare le mie voglie senza rimorso. Che illusione, Gesù! Perdonami, mi sono gonfiato di esigenze e la tua strada è diventata troppo stretta per me.
· Signore pietà!
· Signore, quando mi sono messo in corsa con gli altri, ho pensato di sorpassarli, magari facendo loro lo sgambetto, ho pensato di farmi valere strillando come loro e più di loro; mi sono dato da fare trascurando coniuge e figli per fare carriera, accumulando delusioni e amarezze. Ora mi accorgo che avevo imboccato un sentiero che non era la strada stretta di cui Tu parli, era una strada dove una fiumana di gente correva a perdifiato per raggiungere traguardi effimeri. E intanto, nel vano tentativo di emergere, crescevo, diventavo violento, sgarbato, avido, la tua strada era troppo stretta per me, ma anche quella corsa affannosa non mi appagava, Tu mi richiamavi sulla tua strada stretta ma serena, piena di sole e di pace. Perdonami, Gesù, se ho trascurato Te e il tuo Regno, pensando di poter trovare appagamento in effimere conquiste terrene.
· Signore pietà!
· Signore, io sono stato sedotto dal piacere. Il divertimento, il sesso libero, lo sport, le soddisfazioni che potevano farmi competere con i miei amici e colleghi, le firme sugli indumenti, la notorietà a qualunque prezzo, i viaggi, la vita comoda, la casa confortevole….. sulla mia strada non c'era posto per la malattia, per la rinuncia, per la modestia, per il sacrificio, il "mi piace, lo voglio, nessuno può negarmelo" era il mio motto. Povero illuso! Cosa mi restava dopo una nottata in discoteca, dopo una soddisfazione illecita, dopo un'ubriacatura di qualsiasi cosa? Vuoto, paura, senso di fuga. Mi inseguiva il mio rimorso, anche se facevo del tutto per metterlo a tacere, ripetendomi magari la frase: "Lo fanno tutti!". Perdonami, Gesù, su questa strada non c'erano scritte le parole: sacrificio, senso di responsabilità, rinuncia, moderazione…. Non c'era la tua segnaletica. Non era la tua strada.
· Signore pietà!

(Tutti si segnano con l'acqua benedetta)

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

· Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
· Ho bisogno di ritrovare la strada che mi riconduce al Padre, la strada stretta ma sicura consigliatami da Gesù.
· Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni luce dei cuori.
· Sono troppo ricco di me, ho bisogno di ritrovare la mia giusta dimensione davanti a Dio, donami l'umiltà che è verità.
· Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo.
· Solo in Te posso trovare il vero piacere che appaga l'anima, le altre soddisfazioni sono solo illusioni angosciose.
· Nella fatica riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto.
· Forse ho già faticato tanto per raggiungere traguardi insignificanti, ora ho bisogno di riposare sul Cuore del mio Dio, dove c'è la vera pace.
· O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli.
· Non negarmi la tua luce, Spirito d'amore, ho già vagato troppo nel buio, ora voglio camminare nella luce del Sole divino.
· Senza la tua forza nulla è nell'uomo, nulla senza colpa.
· Tu solo puoi darmi l'energia necessaria perché non abbandoni mai più il retto sentiero.
· Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
· Sono ancora sordido di peccato, arido di sentimenti puri, pieno di ferite non rimarginate. Guariscimi, ti prego!
· Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.
· Se la mai testa è ancora orgogliosa, piegala con forza, se il mio cuore è ancora gelido, scaldalo, se le mie scelte sono ancora deviate dalle mie passioni, rettifica i miei sentimenti.
· Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano i tuoi santi doni.
· Donami tutti i tuoi doni, sono povero e ho bisogno di presentarmi al Padre come figlio. Preparami a questo incontro.
· Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen.
· Cambia il mio cuore, affinché la virtù sia in me un fatto abituale, così, quando raggiungerò il traguardo della mia vita, io possa vedere il volto compiacente di Dio, e nel suo abbraccio, iniziare la mia eternità. Amen.

Canto: E sono solo un uomo

MEDITIAMO LA PAROLA

· Signore, sono troppo grande per entrare nella tua porta, in essa entrano gli umili, io sono gonfio di orgoglio, la mia razionalità ostinata, lascia poco spazio alla fede e alla fiducia in Te, essa lievita in presunzione, mi fa diventare troppo alto, mi fa mettere in dubbio tutto quello che Tu dici, oso forse anch'io pensare che il Vangelo è un libricino adatto ai bambini e ai vecchietti. E sì, sono troppo alto, non entro per quella porta stretta e bassa.
· Gesù, conducimi sulla tua strada.

· Ma come fare? Se non entro in quella porta bassa, dopo l'inutile corsa per conquistare un posto su questo mondo, mi gioco l'eternità! Come rimediare, Signore? L'umiliazione mi spaventa, ma è l'unica scure che può abbassare la mia testa ed è la cura dimagrante che può ridimensionare la mai mole spirituale. Per combattere l'obesità fisica c'è la dieta, la ginnastica, la corsa campestre… per combattere questa fastidiosa obesità spirituale non c'è che da intraprendere con decisione e costanza il cammino erto e difficile della tua "strada stretta" e in salita.
· Gesù, conducimi sulla tua strada.

· Perché ce l'hai tracciata così stretta la tua via, Signore? Forse l'hai fatta così ,perché sapevi che era l'unico modo per farci entrare in quella porta angusta e bassa, che introduce nel tuo Regno? Se è così, Signore, dammi la grazia di sapermi impegnare con costanza nel cammino di fede. Sono tante le cose che devo evitare per poter mettere i miei piedi sulle tue orme insanguinate: l'ozio, la perdita di tempo, le oasi incantate ed insidiose del peccato dove tutto sembra bello e facile; ma quelle apparenti delizie si rivelano come effimere illusioni ottiche, miraggi senza consistenza, se non addirittura tranelli malefici.
· Gesù, conducimi sulla tua strada.

· Devo rinunciare alle orgogliose prese di posizione, che mi appesantiscono e mi irrigidiscono, impedendomi di oltrepassare certi tratti angusti; devo evitare di formare crocicchi di critica con gli altri camminatori, che alzano polveroni davanti ai nostri occhi e creano intrighi di spine sui nostri passi; devo amare, Signore, devo amare come ami Tu, devo spendere la mia vita facendo il bene a tutti; solo così troverò la gioia di seguire la tua strada angusta ma sicura, piena di pace, di altruismo, di generosità, lasciando dietro i miei passi fiori di bontà.
· Gesù, conducimi sulla tua strada.

Canto: Viaggio nella vita

Dagli scritti di Madre Speranza: La mortificazione
Per essere osservanti come autentici religiosi e camminare nella perfezione ci è molto necessaria la mortificazione. Mortificarsi è lottare contro le cattive inclinazioni per sottometterle alla volontà, e questa a Dio.
La mortificazione più che una virtù è un insieme di virtù. Essa non è un fine ma un mezzo. Ci priviamo dei nostri beni materiali per meglio possedere quelli spirituali; rinunziamo a noi stessi per arrivare a possedere Dio; lottiamo per godere la pace; con la nostra professione religiosa moriamo a noi stessi per vivere la vita del buon Gesù, cioè l'unione con Lui: questo è il fine della mortificazione. Alcune mortificazioni ci sono molto necessarie, non solo per avanzare nella perfezione, ma per salvarci; senza di esse, infatti, ci esponiamo a cadere nel peccato mortale.

Non dimentichiamo che dentro di noi la lotta è continua; non ci potremo mantenere fedeli a Dio se non rinunciamo all'amore disordinato di noi stessi, dell'onore, del piacere, ecc. E' necessario che ci mortifichiamo in ogni momento se veramente desideriamo unirci a Dio. Per arrivare alla perfezione che il buon Gesù ci chiede dobbiamo abbracciare la nostra croce e frenare il desiderio dell'onore mediante l'umiltà, l'amore ai piaceri con la penitenza.

La mortificazione contrasta il piacere, non perché questo sia un male in se stesso, ma perché non viene subordinato al fine per il quale Dio l'ha voluto. Il Signore ha determinato di unire una certa soddisfazione al compimento del dovere, pertanto nel piano divino il piacere non è un fine, ma un mezzo. Godere del piacere per meglio compiere il nostro dovere non ci è proibito, perché tale è l'ordine stabilito da Dio; ma amare il piacere in se stesso, come fine, senza porlo in relazione con il dovere è pericolosissimo; ci esponiamo a passare dai piaceri permessi a quelli peccaminosi.

Viviamo sempre uniti al buon Gesù; uniti a Lui preghiamo e mortifichiamo i nostri sensi e le cattive inclinazioni. Impegniamoci nell'esercizio della carità e nella santificazione delle anime. Domandiamo continuamente a Dio la grazia di crescere nel suo amore e nella santità, di poter insegnare a quanti ci avvicinano, più con l'esempio che con le parole, che la migliore preparazione per vivere uniti a Dio, perché Egli dimori in noi, è l'impegno costante nel perfetto compimento di tutti i nostri doveri religiosi. Supplichiamolo che ci porti ad aprire il nostro cuore alla speranza, certi di conseguire la vittoria della nostra santificazione se, diffidando di noi stessi, lavoriamo fidenti nel suo immancabile aiuto.

Ostacoli
Non dimentichiamo che uno dei principali ostacoli per camminare nella perfezione è l'irriflessione, il lasciarsi trascinare dall'impulso del momento, dalla passione, dall'abitudine e dal capriccio. Prima di agire dobbiamo fermarci a riflettere e vedere se ciò che stiamo per fare è gradito a Dio, se ciò che ci muove ad agire è il suo amore, il desiderio della sua gloria; e non piuttosto il desiderio della nostra gloria, l'attaccamento all'onore, alla vanità, ecc.

Teniamo presente che la fretta febbrile è un grande ostacolo per camminare verso la santità, poiché produce una tensione troppo forte che consuma inutilmente corpo ed anima ed espone al pericolo di deviare verso il male. E' necessario che realizziamo con riflessione, calma e moderazione l'importante opera della nostra santificazione. Questa deve essere fondata nell'amore a Dio, la sua carità e il sacrificio.

Dobbiamo fuggire la superbia perché ci crea serie difficoltà, perfino nella fede. La superbia ci spinge a desiderare di non aver bisogno di nessuno; a causa della superbia molte volte quasi ci costa fatica ammettere gli insegnamenti della fede, e almeno ci permettiamo di sottometterli alla critica e all'interpretazione della ragione. Abbiamo tanta fiducia nel nostro personale giudizio, che crediamo di non dover chiedere consigli agli altri. Da ciò nasce tale ostinazione nella propria opinione che, se ci contraddicono, pieni di superbia gridiamo e discutiamo senza alcuna carità, arrivando così a distruggere la pace e l'armonia nella casa: ecco il risultato della sapienza che proviene dalla superbia.

Canto: Chi ci separerà

IMPEGNO MENSILE PER CONSOLARE IL CUORE DI GESU'

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(ognuno, in silenzio adorante, promette a Gesù un atto di virtù per consolare il suo Cuore)

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Insieme: Gesù, ho presentato la mia piccola offerta al tuo altare, voglio sperare che ti sia gradita. Sono un tuo povero figlio pieno di inconsistenze e di contraddizioni, ma Tu sai che ti voglio bene, che voglio vivere nella tua grazia, voglio camminare nella via stretta che conduce al Regno, voglio entrare in quella porta santa che mi introduce fin da ora nella tua casa e mi fa sentire il tuo abbraccio di Padre misericordioso. Assistimi con il tuo Spirito, fortificami con la tua Carne e il tuo Sangue, donami il tuo perdono, crea in me un cuore puro, dilatalo a misura della tua misericordia. Amen.

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(Spazio per la preghiera personale)

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Ad ogni invocazione rispondiamo: Signore, insegnaci a camminare nelle tue vie.

Canto eucaristico: Resta con noi Signore, la sera

· Benedetto il Padre, che ci ha tracciato una via per mezzo dei comandamenti.
· Benedetto Gesù, che è venuto in terra ad insegnarci come si cammina in questa via.
· Benedetto lo Spirito Santo, che ci indica i passi da seguire.
· Benedetta Maria, umile Ancella del Signore che hai saputo seguire Gesù fino al Calvario.
· Benedetto S. Giuseppe sposo fedele e giusto, che hai accettato in silenzio di portare Gesù a Betlemme, in Egitto, a Nazareth, contento di fare la volontà di Dio.
· Benedetti gli Apostoli, che hanno lasciato tutto per seguire Gesù e hanno portato la sua buona novella in tutto il mondo.
· Benedette le vergini, che hanno consacrato il loro cuore a Dio, e si sono impegnate a purificare il loro cuore per consolarlo.
· Benedetti tutti i convertiti, che si sono lasciati riplasmare il cuore da Gesù e gli hanno dato la grande gioia dei figli che ritornano.
· Benedetta la Madre Speranza, che ci ha insegnato a camminare per la via stretta della volontà di Dio, costi quel che costi.
· Benedetti gli Angeli che sono rimasti fedeli a Dio, felici di servirlo e di condividere la sua gloria.
· Benedette le persone che soffrono senza ribellarsi, camminando faticosamente per la via del loro Calvario, sostenute dal Cireneo divino.
· Benedetti tutti quelli che si dedicano ad alleviare le sofferenze del prossimo, rendendo presente Gesù che ha compassione di tutti i tribolati della vita..
· Benedetti noi, se non sciuperemo occasione alcuna per fare "tutto per amore", camminando dietro a Gesù e alla Madre Speranza.

· Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.

Canto eucaristico: Davanti al Re.

Canto finale: Se sarete amore.


 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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