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DICEMBRE 2008

     

 

L’INCONTRO CON LA PECCATRICE

 

Canto d’inizio: Pane del cielo

 

  • Signore, siamo qui davanti a Te per lodarti, benedirti, adorarti, ringraziarti; per presentarti il nostro cuore con tutti i suoi affetti e sentimenti, perché Tu lo converta con il tuo sguardo d’amore, lo risani, gli dia nuovo slancio.
  • Ti presentiamo anche tutti i nostri fratelli: i peccatori; li mettiamo ai tuoi piedi perché piangendo insieme a noi i loro peccati, siano purificati, assolti e rigenerati dal tuo perdono.
  • Chiamiamo in aiuto tutti gli angeli del cielo, i nostri custodi, gli arcangeli, i cherubini, i serafini, i troni, le dominazioni, le potestà… perché ti adorino con adorazione perfetta.
  • Soprattutto chiamiamo accanto a noi la tua e nostra madre Maria, perché con la sua tenerezza materna, consoli il tuo cuore e ti muova a pietà di tutti noi.

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

 

Dal vangelo secondo Luca (Lc 7,36-50)

 

            Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.

Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.

            A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì pure». «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace!».

 

A TU PER TU CON GESU’

 

  • Signore, Tu entri nella mia casa come in quella di Simone il fariseo, ma io, più distratto e irriconoscente di lui, non offro acqua di consolazione per i tuoi piedi stanchi, balsamo di virtù, per lenire le ferite che ti causano i tanti tradimenti che ricevi ogni giorno.
  • Come Simone giudico il tuo agire e mi meraviglio perché Tu ti lasci toccare dai peccatori e ti compiaci dei loro riti che io ritengo inopportuni, non conformi ai nostri canoni.
  • Signore, ma perché hai permesso che il rito dell’Unzione ti fosse fatto da una convertita, che il fariseo continuava a considerare una peccatrice? Lo hai fatto per darmi una dimostrazione che davvero il tuo Amore Misericordioso quando perdona, dimentica, non tiene in conto i peccati del passato, riabilita la persona c0ompletamente, le ridona fiducia, anzi, la consacra alla missione!
  • Gesù, quando ti capiremo? E soprattutto quando ti imiteremo? io a volte perdono ma non ridono la fiducia alla persona che mi ha offeso; Tu, al contrario, permetti che i piedi stanchi dell’evangelizzatore itinerante siano lavati dalle lacrime del pentimento sincero.
  • Gesù, dona anche a me le lacrime della contrizione. Non lasciarmi illanguidire nel falso perbenismo farisaico. Fammi scoprire la struttura di peccato che si nasconde dietro la mia pietà sclerotizzata, perché anch’io, finalmente, mi converta e possa lavarti i piedi come la peccatrice.

 

Canto penitenziale: Benedici il Signore

 

ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA

 

La conversione della Maddalena

            Care figlie, consideriamo oggi la conversione della Maddalena. La Maddalena, che porta il vaso di alabastro pieno di unguento, rappresenta, figlie mie, il peccatore mosso a penitenza. Ella era così peccatrice che S. Marco arriva a dire che Gesù aveva cacciato da lei sette demoni, ovvero sette peccati molto radicati nella sua anima, e che era lo scandalo della città.

            Ella si convertì dopo aver ascoltato un sermone di Gesù. Il Signore, nel modo di rapportarsi a lei, mostrò la propria mansuetudine verso i peccatori e il modo in cui agisce la grazia. La Maddalena bagnò di pianto i piedi di Gesù, li asciugò con i capelli, li baciò e li unse, mostrandosi così veramente pentita.

            Riconobbe Dio e la sua bontà nel perdonare i peccati in grazia della fede. Approfittò l’opportunità che le si presentava di andare da Gesù e non dilazionò la propria conversione.

            Fu umile, senza rispetti umani, perché si fermò alle spalle di Gesù, non considerandosi degna di presentarsi davanti a Lui a causa dei suoi molti peccati, però senza rispetto umano nei confronti dei numerosi uomini presenti al banchetto. impiegò nella conversione gli stessi strumenti che aveva usato per la sua perdizione: gli occhi, i capelli, le labbra e le crine asciugandoli con i suoi capelli, compi atti di fede, devozione e preghiera che dimostrarono la sua conversione.

            La Maddalena, accusata dal fariseo e difesa da Gesù, ci rappresenta, figlie mie, il peccatore convertito e perdonato dalla carità e portato a perfetta contrizione.

            Il fariseo dicendo: “Se costui fosse profeta saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca” commise vari peccati. Negò, infatti, che Gesù conoscesse lo stato della Maddalena. Dichiarò che la Maddalena era una peccatrice sebbene la vedesse convertita; negò che il dolore e la penitenza portano al perdono dei peccati, ed espresse la falsa convinzione che il peccatore, toccandolo, contamina il giusto.

            Gesù difese la Maddalena, premiando il suo silenzio e la sua rinuncia a difendersi. Ci dimostra così che quando noi tacciamo, Lui stesso è la nostra difesa. Gesù dichiara che i peccati di lei sono perdonati e che la causa di tale perdono è il suo grande amore, la carità, perché l’amore a Dio sopra tutte le cose è principio di giustificazione e, se è perfetto e va accompagnato al proposito di confessarsi, giustifica per se stesso. La Maddalena, pur sapendo di essere stata perdonata, continua a piangere prostrata ai piedi di Gesù; questo, figlie mie, ci indica che, dopo aver ottenuto il perdono, per non tornare a cadere dobbiamo rimanere unite a Gesù. (El Pan 8,761-767)

 

(Momento di silenzio adorante)

 

UNZIONE DEI MALATI

 

  • Signore, Tu eri seduto a tavola in piena salute, eppure sapevi che la tua morte era prossima, Io sono qui davanti a Te, ma non so quando mi visiterà “sorella morte”. In quest’ora d’intimità, ti chiedo di ungere con il tuo Spirito la mia bocca, perché da essa non esca più alcuna parola contraria alla carità; le mie mani, perché non compiano più azioni contrarie al tuo volere; la mia fronte, perché allontani ogni pensiero cattivo; il mio petto, perché non ammetta nessun affetto illecito; i miei piedi, perché camminino per le tue vie.
  • Rinnova, Gesù, la veste candida che mi hai dato nel Battesimo, lavala nel tuo Sangue prezioso, perché splenda di bellezza e di virtù; ravviva la fiamma della mia fede, che mi hai consegnato come dono battesimale, con l’invito a tenerla sempre viva e luminosa, fino all’incontro con Te. Non avvenga, Signore, che Tu debba dire anche a me, come alle vergini stolte: “Non ti conosco”; perdona i miei peccati, come li perdonasti alla peccatrice

 

AI PIEDI DI GESU’ CON LA MADDALENA

(Durante questa preghiera di liberazione, si accendono e si portano all’altare 7 lampade)

 

  • Signore, come la peccatrice sono anch’io ai tuoi piedi. Le lacrime di contrizione hanno salvato la Maddalena, Tu l’hai liberata da sette demoni; concedi anche a me il dono delle lacrime. Anch’io voglio lavarti i piedi infangati da tante bestemmie, da tante ingratitudini, da tanti tradimenti. Scaccia anche da me, con la tua potenza, il demonio della superbia, che mi fa ritenere santo come il fariseo.
  • Liberami, Gesù, dalla superbia.
  • Gesù, dammi il balsamo dell’amore e la generosità di profonderlo tutto per profumare i tuoi piedi che tanto camminano per cercarmi nei dirupi in cui mi caccio, perché troppo attaccato alle cose di quaggiù. Liberami, Signore dal demonio dell’avarizia
  • Liberami, Gesù, dall’avarizia.
  • Gesù, dammi il candore della castità, perché le mie mano possano toccare i tuoi piedi e asciugarli con i miei capelli. Che nulla in me sia oggetto di tentazione e di scandalo per gli altri.
  • Liberami, Gesù, dalla lussuria.
  • Gesù, rendimi mite ed umile come Te, perché sappia stare in silenzio anche se incompreso e deriso. Voglio renderti onore a adorarti in ginocchio, riconoscendoti mio Signore e mio Dio.
  • Liberami, Gesù, dall’ira.
  • Gesù, toglimi ogni desiderio carnale, perché pur venendo alla mensa dove Tu profondi i tuoi doni, io sappia accontentarmi delle briciole d’amore che escono dalla tua bocca per assolvermi.
  • Liberami, Gesù, dalla golosità.
  • Gesù, forse il fariseo era invidioso della convertita e per questo nel suo cuore cercava pretesti contro di Te. Legato alle forme legali, pur avendoti invitato a casa sua, non sapeva mettere ali al suo amore e rimaneva prigioniero del pregiudizio.
  • Liberami, Gesù, dall’invidia.
  • La peccatrice sapeva che sarebbe stata umiliata entrando in quella sala, ma non esita a cogliere l’occasione di fare pubblica ammenda del suo peccato e per trovare occasioni di purificazione alla sua vita passata. Vuole non solo essere perdonata ma riabilitata dall’amore.
  • Liberami, Gesù, dall’accidia.

 

L’ADULTERA PERDONATA

 

Dal Vangelo di Giovanni (Gv 8,1-11)

 

            Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più».

 

MEDITIAMO LA PAROLA

 

  • Signore, ma chi la peccatrice in questo episodio evangelico? La donna che ha venduto per denaro il suo corpo, i farisei che si sono prostituiti al “dio orgoglio”, ritenendosi perfetti e abbandonando lo spirito della Legge o addirittura sono io, che mi sento tranquillo perché faccio le mie orazioni, vado a Messa, ma poi mi distanzio dagli altri, ritenendomi migliore di loro e infrango così lo spirito del Vangelo che è amore e umiltà?
  • Gesù, questa sera, che nell’Ostia Santa hai umiliato non solo la tua divinità ma anche la tua umanità, ti chiedo perdono per i miei peccati di orgoglio, per la mia incapacità di vedere in ogni povero, in ogni sbandato, in ogni deviato, in ogni pervertito un fratello e ti chiedo la grazia della compassione, che mi permetterà di soffrire e di piangere per il fratello vittima delle sue povertà e non giudicarlo con superiorità farisaica.
  • Quante volte, come i farisei, ho raccolto pietre per scagliarle contro la “peccatrice” di turno, e magari ho pensato che così facendo davo gloria a Dio. Ma Tu sei Padre e tenera Madre anche di quel figlio o figlia e la sua situazione ti fa soffrire. Tu non sei venuto a condannare ma a perdonare, pagando di persona. Tu solo potresti giudicarla e non lo fai, Tu soffri e offri te stesso al Padre, scusando e perdonando. Io che non ho pagato niente, giudico e condanno.
  • Tu, vedendomi in veste di giudice impietoso, ti sei messo a scrivere sulla terra il mio peccato e io vi ho letto: IPOCRISIA! Gesù, è vero, sono ipocrita, osservo la pagliuzza che è nell’occhio del fratello e non mi rendo conto della trave che sta davanti al mio occhio e mi fa vedere tutto nero. Quando imparerò ad essere misericordioso come Te?
  • Anch’io, Gesù, come i farisei, lascio cadere il mio sasso ma non mi allontano, resto vicino a Te e ti sento dire con dolcezza alla peccatrice: “Donna, nessuno ti ha condannato? neanche io ti condanno. Va’ e non peccare più”. Quanta bontà, quanta dolcezza, quanta sofferenza santificata! Sicuramente il peccato ti fa ribrezzo ma il peccatore ti fa compassione e lo avvolgi sempre nel tuo amore e nel tuo perdono. Gesù, insegnami ad amare.

 

PREGHIERA LITANICA

 

  • Di tutte le persone che si inorgogliscono di fronte a Te                   Gesù, abbi misericordia.
  • Di tutte le persone che si corrompono per denaro              Gesù, abbi misericordia.
  • Di tutte le persone che non controllano la loro ira               Gesù, abbi misericordia.
  • Di tutte le persone che vivono una sessualità disordinata     Gesù, abbi misericordia.
  • Di tutte le persone che non sanno rinunciare al piacere                   Gesù, abbi misericordia.
  • Di tutte le persone che si vendono a satana per invidia                   Gesù, abbi misericordia.
  • Di tutte le persone vittime della loro pigrizia                                   Gesù, abbi misericordia.

 

BENEDIZIONE EUCARISTICA

 

Canto eucaristico: O Gesù t’adoro (in ginocchio)

 

  • Dio sia benedetto in cielo e in terra.
  • Benedetto il suo nome santo per riparare ogni bestemmia.
  • Benedetto Gesù, che ci ha insegnato a non giudicare ma a perdonare.
  • Benedetto lo Spirito che trasforma i convertiti in creature nuove.
  • Benedetto il Padre misericordioso, che apre le braccia ai riscattati dal Sangue di Gesù.
  • Benedetta Maria, rifugio dei peccatori e Madre di misericordia.
  • Benedetta la Madre Speranza che ha imparato a perdonare alla scuola di Gesù.
  • Benedetti tutti i santi che hanno confidato solo nel giudizio di Dio.
  • Benedetta la Parola di Dio che ci comunica il suo pensiero e riaccende la speranza.
  • Benedetti noi se sapremo deporre ogni malizia e amarci come fratelli.

 

Canto finale: Salve Regina

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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