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DICEMBRE 2009

     

 

 

“DIO MI HA USATO MISERICORDIA”

 

Canto eucaristico: T’adoriam, ostia divina

 

ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA DI GESU’ NELL’OSTIA SANTA

 

  • Gesù, siamo uniti nel tuo nome, davanti a Te, realmente presente, in corpo, sangue, anima e divinità nell’ostia santa, esposta sul’altare, per esaltare la tua misericordia. Ti preghiamo, mostrati a noi come ti mostrasti a Saulo sulla via di Damasco e lo mutasti in Paolo, e l’orgoglioso, il furente fariseo divenne l’umile servo del Signore Gesù, l’intrepido apostolo delle genti.
  • Gesù, anche noi, come Paolo, montiamo boriosi il cavallo bizzarro del pensiero umano: irriverente, sprezzante, spesso blasfemo; siamo figli del nostro tempo, come Paolo lo era del suo e abbiamo la testa piena di confusione, non capiamo ciò che è gradito a Te e ciò che ci allontana da Te.
  • Saulo pensava di darti gloria, eliminando i cristiani, solo perché nella sua intransigenza farisaica non comprendeva il tuo piano di salvezza e s’irrigidiva nell’errore di crederti un Dio immobile, non un Dio vivo, dinamico, che cerca in tutti i modi di conquistare al Suo Cuore le sue creature, con la creatività dell’Amore Misericordioso, che perdona, dimentica, e non tiene il conto delle ingratitudini che riceve dai suoi figli e per loro offre la vita.
  • Abbi misericordia di noi, Signore, come l’avesti dello zelante cavaliere; interrompi, con la tua luce, il nostro cammino verso la morte, toglici le armi dell’intransigenza religiosa, ma da’ fermezza alla nostra fede, che è santa, custodisci nei nostri cuori la tua Parola.

 

Ascoltiamo la Parola

 

Dagli Atti degli Apostoli (At 9:1-19)

 

            Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

            Ora c'era a Damasco un discepolo di nome Anania e il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». E il Signore a lui: «Su, và sulla strada chiamata Diritta, e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco sta pregando, e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire e imporgli le mani perché ricuperi la vista». Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti tutto il male che ha fatto ai tuoi fedeli in Gerusalemme. Inoltre ha l'autorizzazione dai sommi sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». Ma il Signore disse: «Và, perché egli è per me uno strumento eletto per portare il mio nome dinanzi ai popoli, ai re e ai figli di Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello mio, mi ha mandato a te il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, perché tu riacquisti la vista e sia colmo di Spirito Santo». E improvvisamente gli caddero dagli occhi come delle squame e ricuperò la vista; fu subito battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco.

 

Canto: Spirito di Dio Consacrami.

 

“PRENDI IL LIBRO E MANGIA”

 

  • “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” O Gesù, fa sentire anche a me la tua voce, rivelami la mia identità. A Saulo rivelasti la sua di persecutore, a me, forse, potresti rivelare la mia identità di cristiano mediocre, ripiegato su se stesso, avvolto e travolto dalla polvere alzata dalle mie esigenze illimitate…
  • A me potresti rivelare la mia identità di opportunista, che si fregia del nome di cristiano, come Saulo si fregiava dell’orgoglio della sua casta farisaica, ma non so cogliere lo spirito profondo della tua Parola, che è amore, Amore Misericordioso, aperto a tutti, offerto a tutti, che non si allontana sdegnato neanche dalla protervia dichiarata e incosciente.
  • Signore, Paolo ha sofferto per rispondere alla tua chiamata: i farisei lo consideravano un traditore, i cristiani un persecutore, ma Tu che leggi nei cuori hai saputo fidarti di lui e lo hai mandato ai gentili, ai pagani, ai disprezzati da Israele, hai fatto di lui un Apostolo intrepido. Davvero Tu fai nuove tutte le cose, rinnovi i cuori e li cambi totalmente.
  • Gesù, Tu mandi anche noi ai pagani di oggi, che sono intorno a noi e al piccolo pagano che sta forse dentro di noi, ma la nostra conversione non è totale come quella di Paolo, la tua luce non ha abbagliato i nostri occhi fino a renderci cechi per tutte le altre cose, la tua voce non ci ha sconvolti al punto da renderci sordi per tutte le altre voci; Gesù, parla più forte, conquista per la missione la nostra mente, il nostro cuore, la nostra volontà, perché anche noi vogliamo servirti col cuore di Paolo.
  • Interrompi, Signore, i nostri percorsi di morte e guidaci sulle vie del Regno. Mediante i tuoi ministri, imponi su di noi le tue mani e infondi in noi il tuo Spirito, perché recuperiamo la vista dell’anima e il senso vero della vita. Donaci, ti preghiamo, santi sacerdoti come Anania, che sappiano farsi strumenti della tua grazia e sappiano orientare la nostra conversione.

 

LA CHIAMATA ALLA SANTITA’

 

Dagli scritti di Madre Speranza

 

Vediamo i quattro tipi di chiamati alla santità e a quale di essi noi apparteniamo.

I primi sono coloro che, chiamati alla santità, vogliono raggiungerla senza usare i mezzi adatti e restano fuori dalla chiamata di Gesù alla perfezione.

Altri vogliono la propria santificazione e usano i mezzi necessari, però nel modo che piace a loro e non come vuole il Signore. Sono simili a quei malati che vogliono curarsi con le medicine che piacciono a loro e non con quelle che prescrive il medico.

Altri ancora vogliono santificarsi con i mezzi e il modo voluto dal Signore e con San Paolo chiedono «Signore, che vuoi che io faccia?». Questa loro disposizione rallegra e conquista il cuore del Signore nostro Dio.

Infine, i più perfetti cercano di essere poveri e disprezzati, indifferenti a prendere o lasciare questo o quello, secondo che sia loro comandato e così, con verità e umiltà, possono ripetere: «Non mi glorierò che della croce di Cristo, mio Dio e Signore».

  • A quali apparteniamo?
  • Come abbiamo corrisposto alla nostra vocazione?
  • Abbiamo compiuto fedelmente i nostri doveri?
  • Viviamo abbracciati alla croce con il nostro Dio e Signore?
  • La sua volontà è anche la nostra?
  • Abbiamo sempre cercato la sua gloria, anche a costo della nostra vita, onore e benessere?
  • Risplende in noi il suo Spirito?
  • Possiamo dire con verità «siamo Laici dell’Amore Misericordioso»?
  • Hanno ricevuto amore e misericordia quanti ci vivono accanto?
  • Siamo stati veramente servi del nostro dovere e dei poveri?
  • Abbiamo sempre cercato Dio in tutte le nostre opere ed azioni?
  • Abbiamo ricordato sempre che possiamo trovare Gesù solo nella povertà, nell’umiltà e nel disprezzo delle vanità e degli onori del mondo?
  • E come ci siamo comportati nella prova?
  • Come abbiamo cercato Gesù quando ci sembrava che ci avesse abbandonato?
  • Ci siamo ricordati che bisogna cercarlo come lo hanno cercato la santissima Vergine e san Giuseppe, pregando, chiedendo, parlando con Dio e accogliendo la sua risposta?

Se abbiamo fatto tutto secondo la volontà di Dio, sono sicura che Egli ci darà la ricompensa che io desidero: di essere consolati dolcemente dal nostro Dio.

 

LA VOCAZIONE SI FA PREGHIERA

 

  • Gesù, Tu hai chiamato anche me, per condurmi, con mano materna, nelle profondità inesplorate del tuo Cuore e lì, assaporare la tua tenerezza, la carezza del tuo conforto e trovare il rifugio sicuro che mi protegga dalle insidie del mondo, sedotto e confuso dall’antico, bugiardo tentatore e da me stesso, dalla mia debolezza, dalla mia paura di gettarmi tra le onde sicure del tuo Amore, che cullano e confortano la nostra povera umanità tremante.
  • Ma dimmi, Gesù, sto seguendo la tua chiamata o penso solo di seguirla perché la desidero in modo romantico ma apatico, adagiato nel dolce far nulla, continuando a non deludere il mondo, noncurante di deludere Te, deludendo sicuramente la mia povera anima?
  • Gesù, in questo momento di grazia, mi propongo di migliorare la mia risposta alla vocazione. Voglio accettare i modi stabiliti da Te per condurmi alla scoperta dell’amore vero, ma ti prego, dammi la luce per capire che Tu mi guidi con saggezza divina. Con Paolo ti dico: “Cosa vuoi che io faccia?”
  • Apri il mio orecchio interiore, perché possa ascoltare la tua voce e seguire le indicazioni che Tu mi dai, senza presumere di sapermi orientare da solo nei meandri del mondo e tra le vie tortuose dell’esistenza umana.
  • Corrobora la mia volontà, Signore, perché non ceda alla voglia incontrollata del capriccio o alla pigrizia della comodità inconcludente. Dammi la forza di non distogliere il mio sguardo da Te, per non perdermi.
  • Non ho il coraggio, Signore, di chiederti di condividere con Te il dolore redentore, il dolore sostitutivo, il dolore vittimale, ma almeno dammi la volontà ferma di abbracciare le croci, adeguate alle mie forze, che Tu mi hai preparato fin dall’eternità, per la mia purificazione.
  • Dammi amore, Signore, dammi una fede sicura, una speranza certa, ma anche il desiderio di utilizzare tutto il tempo che mi concederai, per darti gloria, crescendo nell’amore. So che Tu godi, ti compiaci e mi benedici, quando mi vedi camminare sicura sulla via dell’amore. Amen.

 

PREGHIERA LITANICA

 

Ad ogni invocazione cantiamo: Ti preghiamo, ascoltaci!

 

  • Gesù, da quest’Ostia santa, manda la tua luce a tutti i giovani che cavalcano orgogliosi e ciechi il cavallo dell’ateismo sprezzante, con le armi della distruzione di tutti i valori cristiani. Bloccali, Signore, perché non sanno quello che fanno. Noi ti preghiamo.
  • Gesù, fa’ sentire al loro cuore, ma anche al nostro, la tua voce che ci faccia capire che stiamo perseguitando Te se perseguitiamo il tuo pensiero, la tua verità rivelata per poterci fare un mondo secondo il nostro pensiero edonista, superficiale e irriflessivo. Noi ti preghiamo.
  • Gesù, proteggi le persone che vivono la vocazione al matrimonio con la tua fedeltà, con la tua dedizione, con il tuo amore portato fino a dare la vita. Non si stanchino i coniugi di offrirsi l’un l’altro il dono di una vicinanza premurosa e attenta nella buona e nella cattiva sorte. Noi ti preghiamo.
  • Sostieni i tuoi ministri nell’arduo compito di continuare nel mondo la tua presenza: purifica la loro mente, perché non cedano al razionalismo ed essi, i custodi della fede, non siano confusi dal materialismo; purifica e santifica la loro bocca, perché sappiano annunciare la tua Parola con passione e fedeltà; purifica i loro sensi perché siano angeli di candore tra gli uomini; dà loro il coraggio di andare contro corrente. Accompagnali, perché non si sentano soli. Noi ti preghiamo.
  • Fortifica i tuoi consacrati, perché sappiano tener vivo nel mondo il fascino del Regno che viene e fa’ che le loro case siano oasi di santità e di pace, luoghi dove Tu trovi accoglienza e conforto. Noi ti preghiamo.
  • Riempi di Te il cuore di tutti quelli che non riescono a realizzarsi né nel matrimonio né nella vita consacrata. Rendili angeli di carità nel mondo del lavoro, nella Chiesa, nella società. Noi ti preghiamo.

 

SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE

 

  • Ad ogni invocazione cantiamo:

Donaci, Signor, un cuore nuovo, poni in noi, Signor, uno spirito nuovo.

 

***********************

  • Concludiamo questo momento di preghiera, con la supplica a Maria Mediatrice

 

        Madre mia, tu che stai continuamente con le braccia aperte implorando dal tuo divin Figlio la sua misericordia e compassione per ogni bisognoso, chiedigli che mi dia il suo santo amore, il santo timore e la sua santa grazia, e che giammai commetta il peccato mortale.

            Chiedigli che mi tolga la vita prima che arrivi ad offenderlo.

Ottienimi, Madre mia, la grazia di avere verso il buon Gesù l'amore e la fiducia che hanno avuto le anime sante, e che aumenti in me la fede, la speranza e la carità, e tu, Madre mia, insegnami a far sempre la sua divina volontà.

Benedici, Vergine santa, la mia famiglia e liberala da ogni male.

Aiuta i poveri agonizzanti e chiedi al tuo divin Figlio che li perdoni e li liberi dal tormento dell'inferno.

Intercedi, Madre mia, presso il tuo divin Figlio perchè si plachi la sua ira, la sua giustizia e il suo rigore, e perchè liberi il mondo intero dal grande castigo che tutti abbiamo meritato.

Prega, Madre mia, per la nostra amata Patria e liberala dai mali che la minacciano. Sconvolgi i piani dei suoi nemici, che sono i nemici di Gesù.

Ti chiedo infine, Madre mia, di spandere sulle nostre anime i raggi luminosi della misericordia del buon Gesù e di essere vicina a me in tutti i pericoli della mia vita. Amen.

 

Canto eucaristico: Resta qui con noi

 

BENEDIZIONE

 

  • Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

 

  • Sia benedetta la Santa Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, dagli angeli, dai santi e da tutte le creature della terra.
  • Siano benedetti i monti, le valli e tutte le creature inanimate, che cantano la gloria di Dio.
  • Siano benedetti i mari, i fiumi, i ruscelli, che fecondano e riempiono di vita la terra.
  • Benedetti gli animali, che seguendo l’istinto, obbediscono all’Onnipotente.
  • Benedette tutte le gerarchie angeliche, che servono Dio con fedeltà e amore.
  • Benedetti tutti i santi del cielo, che cantano la misericordia di Dio in loro favore.
  • Benedette tutte le anime del purgatorio, che si purificano per poter lodare Dio per sempre.
  • Benedette tutte le persone ancora sulla terra, che con generosità s’impegnano a crescere nell’amore, per dar gloria a Dio e godere la sua amicizia nel Regno. Amen.

 

Canto finale: Santa Maria della speranza


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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