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GIUGNO 2010

     

 

 

“A TUA IMMAGINE”

 

Canti d’ingresso: Pane del cielo

 

  • Gesù, Tu ci hai radunati per parlarci, per ricordarci la nostra origine e il fine glorioso al quale ci hai destinati. E ci ripeti: “A immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò”!
  • Ma che significa mai essere a tua immagine? L’immagine non è la realtà, la realtà sei Tu, io sono solo lo specchio nel quale Tu vuoi riflettere la tua bellezza, la tua bontà, la tua sapienza, la tua grande passione per questa povera umanità.
  • Ma perché tante volte io non rifletto questi tuoi attributi? Perché spesso esprimo un groviglio di passioni disordinate che non ti appartengono?
  • Lo so, Gesù, Tu sei sempre il Dio d’Amore e di Misericordia, lento all’ira e ricco di grazia, è lo specchio che è sporco, è lo specchio che è imbrattato delle lordure sataniche e sono queste che non ti permettono di riflettere la purezza della tua immagine.
  • Ti prego, Gesù, Tu che sei morto per me, Tu che sei risorto per me, donami il tuo perdono, detergi con il tuo Sangue prezioso la mia povera anima, perché possa riflettere Te, risorto e glorioso. Emana dal tuo Cuore squarciato, raggi di grazia e di perdono.

 

Canto: Signore, pietà…

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

 

Dal libro della Genesi (Gen 1,26-27; 2,18)

 

            E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».

            Dio creò l'uomo a sua immagine;

            a immagine di Dio lo creò;

            maschio e femmina li creò.

 

            Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile».

 

RIFLETTIAMO INSIEME

 

  • Dio ci ha fatti a sua immagine, ma il mistero che lo avvolge è un mistero di comunione. Dio Trinità è comunione perfetta, è profonda ed intima relazione d’amore, è unità di volere, è perfetta accettazione dell’altro, è rispetto profondo del ruolo altrui e perfetta espressione del proprio ruolo.
  • Gesù sa che al Padre spetta l’ultima parola, perché sua è anche la prima: il “voglio” creativo, ma sa anche che a Lui spetta la misericordia, e perciò si pone in continua supplica di intercessione presso il Padre, perché si plachi la sua ira, la sua giustizia, il suo rigore e faccia prevalere la misericordia, che è amore intriso di perdono, accettando il suo sacrificio redentore.
  • Nel giardino di Eden Dio scendeva sul far della sera a parlare ad Adamo ed Eva. Anche oggi Dio scende nel cuore di ogni persona e parla, o vorrebbe parlare, ma spesso la persona è distratta e non avverte la Sua presenza, perciò continua a fare le sue cose, lasciando Dio fuori della porta del suo cuore, non lo fa entrare, non lo invita a sedersi, non si ferma con Lui ad ascoltarlo….
  • Tu che fai? Ti ritagli almeno qualche tempo nella giornata, per il colloquio con Dio? Se Dio fosse un politico avresti molte raccomandazioni da fare, e daresti qualsiasi cosa pur di ottenere il suo interessamento… eppure sai bene che spesso i politici non fanno quello che promettono e inoltre su alcune questioni sono impotenti. Gesù invece è onnipotente. Ha creato Lui il cielo e la Terra, i monti, i fiumi, i laghi, i mari e gli oceani. Ricorri a Lui, Egli ti può aiutare!

 

PREGHIERA DI LODE

               

  • Come Dio ha voluto che l’uomo e la donna collaborassero alla sua azione creatrice, così ha voluto che tutte le creature avessero il loro ruolo, in maniera inconsapevole ma funzionale. La farfalla non sa che aprendo le sue ali, spiega l’infinita bellezza e armonia divina, l’usignolo non sa che sprigionando dal suo becco quelle note così perfette, loda Dio che lo ha creato e invita l’uomo a benedirlo a sua volta, perché ha riempito di suoni gradevoli l’universo, l’albero che puntuale a primavera fa gonfiare le sue gemme e si veste di fiori, non sa che riempie di speranza il cuore dell’uomo, la montagna non sa che con la sua imponenza dà all’uomo una pur pallida idea della grandezza di Dio, il fiume non sa che scorrendo chiacchierino dai monti, riempie di vita la valle, il mare non sa che con la sua estensione azzurra, parla dell’infinito, al cuore dell’uomo…
  • Allora, con il profeta Daniele, invitiamo gli elementi della natura, a lodare il Creatore:

 

Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, angeli del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, cieli, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, sole e luna, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, stelle del cielo, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, piogge e rugiade, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, o venti tutti, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, fuoco e calore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, freddo e caldo, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, rugiada e brina, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, notti e giorni, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, luce e tenebre, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, folgori e nubi, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedica la terra il Signore, lo lodi e lo esalti nei secoli.

 

Benedite, monti e colline, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, sorgenti, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, mari e fiumi, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, mostri marini e quanto si muove nell'acqua, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, figli dell'uomo, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedica Israele il Signore, lo lodi e lo esalti nei secoli.

 

Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, o servi del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, pii e umili di cuore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli,

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, degno di lode e di gloria nei secoli. Daniele 3:56-88

 

(Dopo qualche minuto di silenzio, aggiungiamo la nostra lode al Signore)

 

Loda, anima mia il Signore, per il dono della vita……. Lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.

 

***************************

Canto: Lodate il Signore dai cieli

 

PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO

 

  • Gesù, Tu prima di creare l’uomo, hai preparato per lui un ambiente che avrebbe risposto a tutte le sue esigenze.                                                                                           Grazie, Signore!
  • Prima di ogni cosa hai riempito il caos della tua luce divina, la luce dello Spirito, che avrebbe creato legami d’amore tra le particelle e avrebbe dato vita a tutte le cose necessarie alla vita dell’uomo sulla terra.                                                                                         Grazie, Signore!
  • Questa luce del primo giorno non era quella degli astri, che Tu hai creato nel 4° giorno. Questa Luce era la presenza operante nel tempo e nello spazio della Trinità santa. Con questa Luce, Tu hai santificato il tempo e lo spazio in cui avresti collocato la creatura fatta a Tua immagine, con la Tua presenza benedicente.                                                                          Grazie, Signore!
  • Tu hai voluto, come un Padre e una tenera madre, che la creatura uscita dal tuo Cuore trovasse il segno della Tua presenza su una terra benedetta e non si sentisse sola.        Grazie, Signore!
  • Poi hai affidato agli astri, con il loro moto perpetuo, il tuo messaggio, perché gli uomini si ricor-dassero, di benedire e lodare Te, Creatore e Signore del cielo e della terra.          Grazie, Signore!
  • Quanta sapienza, quanta tenerezza, quanta perfezione c’è nel Tuo agire, o Dio, amante appassionato dell’uomo!                                                                               Grazie, Signore!
  • La luce di ogni giorno è carezza divina alla tua creatura e noi, ricevendola, ricordiamo che Tu ci sei e sei Amore Misericordioso; Tu mi accarezzi anche se sono peccatore!            Grazie, Signore!
  • Quando vedo scendere dal cielo l’acqua benefica alla mia sete, alla sete delle piante e degli animali, ti vedo come Madre amorosa, che prepara il cibo ai suoi figli.     Grazie, Signore!
  • Quando al calar della sera, dopo una giornata di lavoro e le mie membra stanche richiedono riposo, posso ancora vedere Te come un Padre buono, che a sera benedice i suoi figli e spegne la luce, perché il loro riposo sia profondo e rigeneratore.                                              Grazie, Signore!
  • E al mattino, la tazza di latte fumante, il pane fragrante e profumato, mi parlano ancora di Te, della Tua paterna Provvidenza, che nutre e fortifica i suoi piccoli.                  Grazie, Signore!
  • Come ringraziarti, Signore, per i tuoi innumerevoli benefici?

Come un figlio conquistato dall’amore del padre, mi getto tra le tue braccia e, coprendoti di baci, ti dico: “Padre, ti voglio bene, Gesù, sei stupendo, Spirito Santo sei meraviglioso.

                                                                                                                      Grazie, Trinità Santa!

 

ASCOLTIAMO MADRE SPERANZA

 

            “Non dobbiamo scoraggiarci vedendo che progrediamo poco nell’amore a Dio; la natura e l’arte agiscono lentamente e per fare una buona statua occorrono molti colpi di scalpello. Così quando siamo presi dall’avvilimento dinanzi alla lotta e constatiamo la nostra debolezza nel far resistenza, ricorriamo pieni di fede e di fiducia al buon Gesù e chiediamo il suo aiuto. La santificazione non è lavoro di un giorno e per raggiungere la vetta si deve salire gradualmente, poco a poco, senza eccessiva fretta.

            Non lasciamoci prendere dalla tristezza di fronte al cumulo delle nostre frequenti cadute; anzi al contrario, ricolmi di fede e, considerando le nostre miserie, con umiltà e totale confidenza nel nostro buon Padre, ricorriamo a Lui, chiediamogli nuovamente perdono e la grazia di proseguire il cammino, costi quello che costi. Egli, che conosce bene la natura umana e vede i nostri sforzi e desideri, porterà avanti con calma e pazienza il nostro perfezionamento.

            Non dobbiamo dimenticare che una delle cose che più facilmente ci conducono al puro amore di Dio è la gratitudine. E’ un sentimento molto nobile; per ravvivarlo dobbiamo pensare con frequenza ai grandi benefici che Dio ci ha fatto e parlarne con tutti quelli che ci vivono accanto, per stimolare noi e loro all’amore di carità.

            Numerose anime sono arrivate ad amare Dio con ardore meditando l’amore che il buon Gesù ci ha dimostrato sulla croce e ci mostra nell’Eucaristia.

            Non illudiamoci di poter camminare a lungo nella perfezione senza commettere qualche peccato che ritardi il nostro progresso spirituale; ciò è impossibile, a meno che Dio, per uno speciale privilegio, ci conceda la grazia di poter evitare tutti i peccati veniali.

            E’ in nostro potere, sempre aiutati dal buon Gesù, stare molto attenti a diminuire i peccati veniali deliberati ed anche il numero delle mancanze di fragilità. A tal fine è necessario pregare e alimentare in noi il vivo desiderio di perseverare nella nostra vocazione e di crescere ogni giorno di più in santità, sempre per la maggior gloria di Dio.

 

PREGHIERA PER ESPRIMERE LO STUPORE

 

  • Signore Gesù, Tu che sei la manifestazione del volto del Padre e la rivelazione dell’Amore Misericordioso che vi lega in unità, noi ci prostriamo ai tuoi piedi, qui, davanti all’Ostia consacrata, che rivela la tua presenza e ti diciamo: Sei un Dio stupendo, Dio misterioso e Salvatore, Dio grande nell’amore, paziente anche verso chi ti rifiuta e si allontana da Te. Guardando il cielo, opera delle tue mani, la luna e le stelle che vi hai fissato, mi chiedo: Che cos’è l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? E spostando lo sguardo a questa umanità traviata da tanti errori e confusa da tante false verità pseudoscientifiche, quest’umanità che cerca addirittura la particella divina per poter dire che non ha bisogno di Te, mi stupisco per la tua pazienza, per il tuo silenzio, per la tua attesa, per il tuo amore, per il tuo perdono.   Sii misericordioso, Gesù, non stancarti di noi, attiraci potentemente a Te con la forza travolgente della tua grazia, dacci occhi per vedere le meraviglie del tuo amore, dacci orecchi per sentire la tua voce, dacci un cuore di carne e togli da noi il cuore di pietra, perché possiamo corrispondere al tuo amore. Amen.

  •  

    Canto eucaristico: Preghiera

     

    • Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen

     

    Canto finale: Magnificat


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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