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NOVEMBRE 2015

     

 

 

CONDIVISIONE E FEDELTA’

 

Canto: Abbà, Padre

 

ATTO DI FEDE NELLA PRESENZA EUCARISTICA

 

  • Gesù buono, Tu sei in mezzo a noi, Ostia Santa, immolato per nostro amore. Ognuno di noi può dire: “Ti sei fatto uomo per me, ti sei fatto cibo per me, mi aspetti nel tuo Regno per unirmi a Te per l’eternità! Ti amo, Ti lodo, Ti adoro, Ti ringrazio, Ti benedico.
  • La nostra fede è debole, ma Tu, Signore, aumentala, perché i sensi non prevalgano sulla conoscenza di ciò che Tu ci hai rivelato. Nonostante gli occhi non vedano, le orecchie non odano, le mani non toccano, noi Ti adoriamo, Ti lodiamo, Ti ringraziamo,e Ti benediciamo, Signore nascosto nell’Ostia Santa.
  • I Serafini, i Cherubini, i Troni, i Principati, le Virtù, le Dominazioni, gli Arcangeli e gli Angeli nostri custodi, sono davanti a Te per lodarTi e benedirTi e Ti acclamano: “Santo, Santo, Santo, il Signore Dio dell’universo, i cieli e la terra sono pieni della Tua gloria”, Alla loro voce uniamo la nostra per dire: “Gloria al Padre, gloria al Figlio, gloria allo Spirito santo. Santo Dio, santo forte, santo immortale, liberaci, Signore, da ogni male. Placa, Signore la tua ira, la tua giustizia, il tuo rigore, dolce Gesù della mia vita, misericordia, Signore.

 

ASCOLTIAMO LA PAROLA

 

“ Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. (Mt 25,21)

 

Dei farisei gli si avvicinarono per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito mandar via la propria moglie per un motivo qualsiasi?» Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse: "Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne?" Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non lo separi». (Mt 19:3-6)

 

MEDITIAMO LA PAROLA

 

  • La fedeltà è dono da chiedere con fiducia e impegno da perseguire con costanza. In cielo ci sono gli Angeli che lodano Dio e sono confermati in grazia, ma sulla terra ci sono gli angeli ribelli, gelosi della nostra possibilità di godere quella beatitudine che loro, per superbia, hanno rifiutato. E queste creature che hanno preferito le tenebre alla Luce, ci tentano all’infedeltà, al confronto orgoglioso, a soddisfare l’egoismo, a riferire tutto a noi stessi, al nostro tornaconto in un narcisismo sterile e snervante.
  • Per questo molti matrimoni entrano in una incapacità di dialogo, in un rimbalzarsi di accuse, in una disistima reciproca che fa da forza centripeta sull’individuo, contravvenendo all’unità consacrata all’altare e arrivano così alla separazione per “incompatibilità di carattere”.
  • Per neutralizzare la forza della tentazione, bisogna arrivare al perdono immediato, intridendo il nostro cuore di misericordia, cioè di compassione nei confronti dell’offensore che, in realtà, offendendo, si fa male, perché la mancanza d’amore oscura il suo cuore, mentre la persona offesa, se sa trasformare l’offesa in offerta a Dio e in perdono immediato, si illumina di grazia presso Dio.
  • Oggi le famiglie vivono situazioni di gravi disordini che minano continuamente l’amore e invede di renderlo un elemento di serenità, di felicità, di senso, di pienezza …, lo caricano di sentimenti di insoddisfazione, di rimorsi, di intima sofferenza che raffredda anche la relazione reciproca, per cui la famiglia, invece di anticamera del Paradiso, come l’aveva immaginata Dio, riproducendo nella coppia l’immagine della Trinità, si trasforma in un purgatorio se non addirittura in un inferno se il peccato diventa abitudine costante.
  • Ma niente e nessuno può impedire ad una coppia di vivere il Matrimonio secondo il piano di Dio, interagendo in armonia nella gioia e nel dolore per affrontare la vita della coppia e della famiglia con dignità. Coppie di buona volontà hanno raggiunto la santità, questo dimostra che è possibile, ma è necessario non escludere Dio dalla propria coppia. Solo se Lui coniuga i due, essi saranno una cosa sola e vivranno la pace e la gioia possibile su questa terra, in attesa della piena felicità nel cielo.

 

Canto: Preghiera

PENSIERI DI MADRE SPERANZA

 

            Non dobbiamo dimenticare che possiamo camminare verso la perfezione alla quale siamo stati chiamati solo se siamo fervorosi e viviamo uniti a Dio. Per tendere alla perfezione con costanza sono necessari, infatti, sforzi più che straordinari, che potremo realizzare solo se ci prepariamo ad essi con ripetuti sacrifici e atti di mortificazione, e soprattutto se rimaniamo uniti a Dio, permeati del suo amore. In tal caso non solo cammineremo, ma voleremo verso la perfezione perché con facilità compiremo atti di pazienza, umiltà, ubbidienza, silenzio e mortificazione.

            L’anima fervorosa medita e prega, si esercita nell’umiltà, sente vivo il desiderio di soffrire per riparare le offese che Dio riceve dalle sue creature (compresi i propri familiari). E’ sempre pronta ad esercitare la carità; è sottomessa, non è curiosa, non è attaccata a se stessa, più agevolmente volge a Dio il suo affetto. Spinta da questo amore, lavora con entusiasmo senza perdere alcuna occasione di bene.

            Come potete vedere, la difficoltà fa aumentare il merito non perché è un ostacolo da superare, ma perché suscita in noi un anelito più intenso ad amare Dio.

            Dobbiamo aspirare sempre alla santità se non vogliamo esporci al pericolo di perdere la grazia a causa del peccato. Infatti, se ci impegniamo a progredire verso la perfezione, vigiliamo per evitare anche le occasioni di peccato, fortifichiamo la nostra volontà e la preveniamo contro le insidie che la possono cogliere di sorpresa. Così, quando giunge il momento della tentazione, della passione, la nostra volontà,, addestrata dagli esercizi di perfezione ed esperta nell’arte di ricorrere con la preghiera al Buon Gesù per ottenere il Suo aiuto e le sue grazie, respinge con orrore anche il solo pensiero di offendere Dio. L’anima invece che non si preoccupa di avanzare verso la perfezione e presume di vivere solo compiendo più o meno negligentemente i suoi doveri religiosi e fuggendo il sacrificio e la mortificazione, possiamo affermare con certezza che si espone al grave pericolo di offendere Dio e non otterrà in questo esilio che scarsissimi meriti.

 

PREGHIERA LITANICA

 

  • Signore, ti preghiamo per il Papa, i vescovi, i sacerdoti, sostienili nella fedeltà al loro ministero perché Tu possa dir loro:
  • Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore.
  • Signore, ti preghiamo per quelli che detengono il potere, togli dal loro cuore ogni egoismo perché possano servire il popolo nella giustizia e nella pace e un giorno Tu possa dire loro:
  • Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore.
  • Signore, ti preghiamo per le coppie di sposi, dilata il loro cuore al vero amore, perché santificando l’impegno a vivere in comunione tu possa dire a ognuno di loro:
  • Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore.
  • Signore, ti preghiamo per i religiosi e i consacrati, vivi nei loro cuori, perché possano esprimere nella chiesa la tenerezza del tuo amore e tu possa dire loro:
  • Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore.
  • Signore, sono davanti a Te tutti i giovani della terra, prenditi cura di loro, perché il fango del mondo non corrompa i loro cuori e Tu, contemplandoli con amore, possa dire a ognuno di loro:
  • Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore.
  • Ti presentiamo gli ammalati, Signore, Ti offriamo le loro sofferenze, perché Tu le unisca alle Tue e le presenti al Padre per la redenzione del mondo e tu possa dire loro:
  • Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore.
  • Gesù, sono davanti a Te tutti i poveri della terra, dovremmo amarli come li ami Tu, dovremmo stimarli e rispettarli come fai Tu, dovremmo aiutarli materialmente e spiritualmente ma ci sentiamo impotenti e sicuramente la nostra fede è piccola e non è capace di sfidare le difficoltà. Lavora il nostro cuore perché sappia confidare in Te e Tu possa dirci:
  • Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore.

 

Canto: Il mio diletto

SALMO 101

 

Signore, ascolta la mia preghiera, a te giunga il mio grido.

Non nascondermi il tuo volto; nel giorno della mia angoscia

piega verso di me l'orecchio. Quando ti invoco: presto, rispondimi.

Si dissolvono in fumo i miei giorni e come brace ardono le mie ossa.

Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, dimentico di mangiare il mio pane.

Per il lungo mio gemere aderisce la mia pelle alle mie ossa.

Sono simile al pellicano del deserto, sono come un gufo tra le rovine.

Veglio e gemo come uccello solitario sopra un tetto.

Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, furenti imprecano contro il mio nome.

Di cenere mi nutro come di pane, alla mia bevanda mescolo il pianto,

davanti alla tua collera e al tuo sdegno, perché mi sollevi e mi scagli lontano.

I miei giorni sono come ombra che declina, e io come erba inaridisco.

Ma tu, Signore, rimani in eterno, il tuo ricordo per ogni generazione.

Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, perché è tempo di usarle misericordia: l'ora è giunta.

Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre e li muove a pietà la sua rovina.

I popoli temeranno il nome del Signore e tutti i re della terra la tua gloria,

quando il Signore avrà ricostruito Sion e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera del misero e non disprezza la sua supplica.

Questo si scriva per la generazione futura e un popolo nuovo darà lode al Signore.

Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, dal cielo ha guardato la terra,

per ascoltare il gemito del prigioniero, per liberare i condannati a morte;

perché sia annunziato in Sion il nome del Signore e la sua lode in Gerusalemme,

quando si aduneranno insieme i popoli e i regni per servire il Signore.

Ha fiaccato per via la mia forza, ha abbreviato i miei giorni.

Io dico: Mio Dio, non rapirmi a metà dei miei giorni; i tuoi anni durano

 per ogni generazione.

In principio tu hai fondato la terra, i cieli sono opera delle tue mani.

Essi periranno, ma tu rimani, tutti si logorano come veste,

come un abito tu li muterai ed essi passeranno.

Ma tu resti lo stesso e i tuoi anni non hanno fine.

I figli dei tuoi servi avranno una dimora, resterà salda davanti a te la loro discendenza.

 

(Rileggiamo e sottolineiamo i versetti di questo salmo dell’angoscia e della speranza)

INVOCHIAMO LO SPIRITO SANTO SUL NOSTRO MONDO

 

A volte ci sembra eccessivo il cumulo di sofferenze che si abbatte sopra di noi e ci sembra di non riuscire a portarlo, ma se ricorriamo a Te, Gesù, nella preghiera, Tu manderai su di noi il Tuo Spirito, che è padre dei poveri, datore dei doni, luce dei cuori, consolatore perfetto, dolce ospite dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. Se chiederemo alla sua luce beatissima di invaderci nell’intimo, sentiremo germogliare come acqua da sorgente la pace anche in mezzo alle tribolazioni. Senza la sua forza all’uomo resta solo il suo nulla e il suo peccato, Lui lava le nostre sporcizie, bagna i cuori aridi e li rende fecondi, risana le ferite sanguinanti del cuore. La sua potenza riesce a piegare anche le testardaggini più rigide, a scaldare anche i cuori di ghiaccio a raddrizzare le vie storte. A Lui bisogna chiedere i suoi doni, sotto la sua guida potremo acquistare le virtù divine e anche il dono di una morte santa nella vita beata del cielo e lì cantare la nostra vittoria e inneggiare all’Amore Misericordioso che ci ha salvati per l’eternità.

 

Canto: Vieni, vieni Spirito d’amore

 

SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE

 

  • Ad ogni invocazione diciamo: Signore, donaci la santa perseveranza nel bene.

 

*********************************

  • Concludiamo con una preghiera per chiedere la fedeltà nell’amore:

 

Signore, ti chiediamo il dono inestimabile di rimanere nell’amore. E’ il tuo ultimo desiderio e il tuo testamento: “Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati”. (Gv 15:9-12)

Tu, Gesù, poni a modello del nostro amore la comunione trinitaria: un amore sostanziale, che fonde in unità il Padre e Te Figlio. Cambia allora i nostri cuori egoisti e rendili simili al Tuo. Come Tu sei stato fedele al Padre fino a poter dire: “Padre, tutto è compiuto”, per il Tuo sacrificio totale, rendici capaci di superare tutte le tentazioni che minano la nostra unione, perché ognuno di noi, al termine della vita, possa dire: “Padre, ho compiuto il progetto che avevi fatto su di me e fiducioso metto nelle Tue mani l’anima che hai infuso in me fin dal seno materno”. Amen.

 

BENEDIZIONE EUCARISTICA

Canto: Davanti al Re.

 

  • Signore, con i Serafini ti diciamo: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.
  • Signore, con i Cherubini ti diciamo: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.
  • Signore, con i Troni ti diciamo: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.
  • Signore, con i Principati ti diciamo: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.
  • Signore, con i Potestà ti diciamo: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.
  • Signore, con le Virtù ti diciamo: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.
  • Signore, con le Dominazioni: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.
  • Signore, con gli Arcangeli ti diciamo: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.
  • Signore, con gli Angeli ti diciamo: Santo, Santo, Santo, i cieli e la terra sono pieni di Te.

 

Canto finale: Magnificat

 

 

1. Serafini (Draghi o Serpenti alati): quelli dell'ordine più alto, sono raffigurati con sei ali e circondano il trono di Dio cantando senza posa Santo, Santo, Santo. Sono Angeli fatti di amore, luce e fuoco. 

2. Cherubini (Tori alati): guardiani delle stelle fisse, custodi delle memorie celesti e dell'Arca dell'Alleanza. Sono i dispensatori della sapienza. Prima della caduta il loro capo era Satana. 

3. Troni (Il Verbo Manifesto): coloro che ci portano la giustizia di Dio. Talvolta chiamati ruote, nella Kabbalah ebraica vengono definiti Carri trionfali o Merkabah. 

4. Principati: sono i Prìncipi archetipici, proteggono le religioni. 

5. Potestà: iniziano l'Uomo ai Grandi Misteri. Sono gli elementi costitutivi della Mente superiore dell'uomo da cui nascono le Muse. 

6. Virtù: sono la Natura nella sua più alta espressione, dispensano grazia e valore. 

7. Dominazioni (Signorie): regolano le mansioni Angeliche, sono i signori dell'ordine e della casualità e manifestano la Maestà di Dio. Sono raffigurati mentre tengono in mano un globo o uno scettro in segno di autorità. 

8) Arcangeli: sono sette schiere, di cui tre maggiori e quattro minori. Attraverso essi opera lo "Spirito Santo". Questi i loro nomi: 

a) Arcangeli maggiori: Michael, Gabriel, Raphael. 

b) Arcangeli minori: Anaele, Azaziele, Ezechiele, Uriele. 

9. Angeli: sono i custodi delle persone e delle cose fisiche. Gli Angeli sono intelligenze pure, però non "coscienti" come l'uomo. Mentre l'uomo si stabilisce un fine e lavora per raggiungere il suo scopo, gli Angeli fanno parte del ritmo e del suo movimento. 

 

Dio sia benedetto …

 

Canto finale: In cielo sei splendente

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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