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NOVEMBRE 2016

La famiglia nel contesto socioculturale attuale

La famiglia nel 21° secolo è oggetto di un attacco fortissimo da parte di potenze oscure, che sembra vogliano farla scomparire. Forse mai ha vissuto una crisi così forte ma, essendo cosa divina, risorgerà più forte e sicura che mai, perché le alternative alla famiglia sono da incubo. Per quanto tempo l’uomo può vivere così fuori della realtà, in corsa verso il nulla disperante?

Le cause?

 

Individualismo

Il Papa nel secondo capitolo di “Amoris laetitia” cerca di fare un’analisi della situazione. Questa crisi è la risultante di forse tre secoli di ateismo.

L’uomo, con l’Illuminismo, ha tolto Dio dal suo trono e ci ha messo l’”Io”. L’individualismo è cresciuto a dismisura, alimentato dai mezzi di comunicazione sociale, utilizzate dalle stesse forze oscure che l’hanno generato. L’individuo, ormai, non tollera più nessun tipo di regole, a danno dello stesso concetto di democrazia, che vorrebbe il popolo protagonista del suo destino: Un’illusione, siamo vittime manovrate da sistemi di convinzione occulta che ci schiavizzano, perché entrano in tutte le espressioni del vivere associati: l’arte, il canto, lo stesso architettura ne sono impregnati: si tende all’essenziale, al meno faticoso, tutto anche in casa è meccanizzato per risparmiare energie, che, non utilizzate per un giusto fine, vanno a scaricarsi in locali di piacere dove si corrompe ogni tipo di moralità e di dignità umana. L’esaltazione dell’uomo ha creato tale un pallone gonfiato da far scomparire intorno a sé ogni altro essere umano. Gli altri ci sono solo per servirmi. Il “Mi piace” è legge e ogni richiamo a moderare la sua arroganza infuria l’uomo moderno, fino a farlo diventare omicida e spesso anche suicida. Lo vediamo, ormai, nelle mille vicissitudini di tutti i giorni. Se mi piace deridere i sentimenti di altre culture, lo faccio e poi mi sembra ingiusto e scandaloso che ci siano reazioni anche violente. Una volta la diffamazione era reato, ora si vuole considerarlo un divertimento e anche un diritto. L’”Io” non vuole proprio scendere dal suo trono e si ribella contro chi lo riporta a ragione, magari con sistemi eccessivi. Ma è tanto difficile pensare e ammettere che la libertà mia finisce dove comincia quella dell’altro? E poi noi Europei diciamo di esportare democrazia!. La democrazia è soprattutto rispetto.

 

La famiglia nell’intimità della sua casa

A livello familiare è  evidente che la famiglia soffre per gli individualismi esasperati. Le case diventano alberghi dove ognuno ha il suo progetto individuale che non condivide con nessuno e non tollera richiamo all’armonia familiare che avrebbe diritto alle sue regole. La coppia stessa spesso si può paragonare ad una coppia di sparvieri in lotta per il loro spazio di dominio. Cosa sia l’amore non si sa più, non si mette niente in comune, ognuno ha il suo conto in banca, ognuno prende i suoi impegni al fine di raggiungere i traguardi economici o di prestigio che si è prefissato, senza tener conto delle esigenze familiari. Magari preferisce la sua piccola carriera, idealizzata, al “Progetto familiare”. Anche in casa ognuno si è ricavato il suo spazio e lo gestisce a suo modo: la donna in cucina, l’uomo davanti al computer, il figlio nella cameretta magari con le cuffie alle orecchie.

 

Il lavoro femminile

            Il lavoro femminile, giusto sotto tanti punti di vista, tende a rimandare all’infinito il progetto vocazionale. E’ vero che ci sono politiche  che non favoriscono la famiglia e creano problemi anche a chi vorrebbe realizzarsi nel matrimonio: la non disponibilità delle banche a concedere mutui per la prima casa in assenza di un impegno lavorativo a tempo indeterminato. Per questi ed altri motivi di studio, il matrimonio si rimanda, fino ad età avanzata, i figli o nascono in tarda età o non nascono proprio con conseguenze sul piano demografico che a lungo andare ci faranno vedere i loro effetti Il progetto familiare o vocazionale viene sacrificato al “dio denaro”, al “dio comodità, al “dio carriera”, al “Dio divertimento” …

            Con quali risultati? Quelli di una corsa continua per non rimanere in dietro, col nervosismo a fior di pelle, che oggi chiamiamo “stress” e il disgusto della vita.

Le cose belle: il sole che sorge, il bimbo che sorride, la famiglia intorno al tavolo come una benedizione … non si vedono più. In alcune famiglie già non si mangia neanche più insieme.

            Abbiamo bisogno di emozioni forti per avere l’impressione di vivere e le andiamo a cercare fuori di casa, in luoghi dove ci vengono offerte al prezzo del totale degrado personale e della propria dignità.

 

Modernità o regresso?

Questo si chiama modernità, piacere ma intanto cala l’angoscia nell’anima. Gli attacchi di panico, la sensazione di “non senso” esasperante, che non sappiamo decifrare, anche perché ciò che ce lo ha procurato è stato depenalizzato dall’opinione pubblica: “tutti fanno così”!

            Ma quale modernità, sono cose vecchie come l’uomo, vecchissime, una volta si chiamavano “orge”, oggi siamo diventati artisti nell’inventarci nomi nuovi per cose vecchie, nel tentativo di ingannare noi stessi e giustificarci:

Il matrimonio? Cos’è oggi il matrimonio?: un lecca-lecca usa e getta.

La legge introduce il gran bazar della famiglia, con cinque possibili opzioni:

  1. la famiglia dell’articolo 29 della Costituzione, fondata sul matrimonio,
  2. le unioni civili, per sole persone dello stesso sesso e di fatto equiparate al matrimonio,
  3. le convivenze registrate,
  4. quelle con patto di convivenza,
  5. e quelle non registrate.

Povero uomo del terzo millennio! Il relativismo esasperato consuma tutto nell’attimo fuggente del piacere e poi, di corsa, verso altri piaceri intravisti, che hanno caricato la propria voglia. Il rito, l’impegno, il sacramento, il coniuge, i figli, i parenti … niente e nessuno è capace di far riflettere il misero schiavo del piacere, che si atteggia a superuomo!

Povero superuomo! Tutto è al servizio della sua miseria: l’arte, la poesia, il canto, lo spettacolo, la politica, il consumismo … e lui continua ad avvolgersi nel suo nulla, come un pavone che volteggia vicino ad una fiamma..

Dio, la Chiesa, la fede, i valori … Cose di altri tempi, del tempo dell’oscurantismo, vecchiume da soffitte impolverate, al limite piccole illusioni per bambini, magre consolazioni per i vecchi.

E se si fa notare che c’è ancora chi di queste cose fa il motivo della sua vita? …

Risponde. “E’ l’ultimo canto del cigno. Si è già decretato che nel 2032 non si celebrerà più un solo matrimonio religioso”!

Perbacco come andiamo avanti! L’uomo del 21° secolo è proprio come il topo in trappola che pensa che tutto finisce dove finisce la trappola che l’ha catturato!

Davvero povero uomo del terzo millennio! Si è inventato tante cose per far tacere la sua coscienza alla quale ha messo il silenziatore. Ma una domanda se la pone: “Un giorno mi potrebbero rimproverare i miei figli”!

Non succederà, la Comunità europea ha pensato anche a questo; fin dalla culla insegniamo loro il GENDER, diciamo che hanno diritto al piacere auto procurato, facciamo loro scoprire il sesso fin dall’infanzia, facciamo in modo che assaporino il piacere forte del sesso in modo che ne diventino dipendenti, così ci capiranno e, semmai, ci chiederanno consiglio”.

Ma ci sono sempre i soliti molestatori, quelli che s’inventano i “Family day”!

Noi diremo che si tratta solo di una nuova disciplina che vogliamo introdurre nella scuola: L’educazione affettiva”, faremo firmare ai genitori il patto di corresponsabilità nell’educazione dei figli e così non interverranno a modificare i progetti della scuola, quelli proposti dal ministero della pubblica istruzione, ricevuti dalla Comunità Europea!

Ma il vero nome di questo progetto è corruzione e significa dare il bambino, il fanciullo, l’adolescente in pasto al vizio, al nostro stesso vizio: la lussuria!

            Ma Gesù ha detto:Chi  scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare” (Mt 18:6)

            Ma questo uomo così avido, così sazio di piaceri grassi è poi felice?

No, perché come disse Virgilio a Dante:
     “Quella bestia ha natura sì malvagia e ria,

che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo il pasto ha più fame che pria”.

            La lussuria è una brama mai sazia, più la soddisfi e più ti schiavizza.

                   

Il Nichilismo

            E allora cos’è mai la vita?

Il grande sapiente del terzo millennio dice che è una corsa nel nulla: Il Nichilismo pensa all’uomo come una lattina di coca cola vuota, persa oltre la fascia gravitazionale, che vaga senza meta e senza motivo. Questa è la vita un vagare senza meta e senza destino, un vagare nel nulla, verso il nulla. Il mondo è nato dal nulla, gli uomini sono nulla, ci contendiamo i piccoli piaceri che il nulla  ci presenta, li assaporiamo un attimo e poi nulla.

            Povero uomo, svuotato di quanto poteva dargli dignità e motivo di vivere! Non sa più chi è e dove va.

            Questo e molto altro ha prodotto l’ateismo! 

            Nei cosiddetti Paesi evoluti, lo scopo della vita è diventato il piacere e ci siamo specializzati nell’inventarne di nuovi, continuando a profanare la propria dignità. Nei Paesi sottosviluppati il motivo che spinge all’azione è la sopravvivenza, non importa se procurata con mezzi leciti o illeciti. Così c’è il proliferare di espedienti per procurarsi questi beni. C’è, soprattutto nelle favelas o nelle periferie delle grandi città, il mercato degli organi da trapianto, l’offerta di corpi in vendita per procurarsi il piacere sessuale, il commercio illecito di droghe, bevande alcooliche e l’accrescersi dell’apertura di locali per giochi d’azzardo, scommesse, videogiochi, ecc., discoteche dove si spaccia di tutti e dove si offre il degrado a buon prezzo.

            L’unica divinità adorata in tutti i Paesi è il “dio denaro”!

            Fenomeno nuovo ma non troppo è la violenza sulle donne: l’uomo capriccioso, cosiddetto evoluto, quando gli viene a mancare l’oggetto del piacere, lo ammazza. Nel Paesi sottosviluppati si ammazza per rivalità insignificanti, per avidità del poco che queste tribù possono conservare nelle loro capanne. Solo Dio può quantificare e capire l’istinto violento che si è scatenato nell’uomo del terzo millennio.

 

Che ne è della famiglia?

            Con queste idee la famiglia santa cosa sta diventando?

            Nel migliore dei casi un piccolo albergo dove ognuno si assicura vitto e alloggio e poi fa quello che vuole senza entrare in relazione con nessuno: silenzio sulla propria vita, silenzio sui propri progetti, silenzio sulla propria storia affettiva.

            Il solidarizzare di persone con problemi di identità ha fatto balenare l’idea di nuovi tipi di famiglia, come abbiamo visto, famiglie non conformi al Vangelo.

            Nei momenti di deriva morale, la tentazione più grande è quella di cancellare la legge e quindi di allargare le maglie della misericordia. Un tale atteggiamento, però, non pacifica il cuore, che avverte comunque l’imperativo interiore che grida: “Non farlo!”. Anche se tutti i maestri della Parola ti dicessero: “Puoi farlo”, continueresti a sentire “Non farlo!” E questo genererebbe in te solo confusione e malessere.

            Quella voce interiore si chiama “coscienza” e sarà lei a giudicarci nell’ultimo giorno.

 

Sentinelle in piedi

            L’intuizione di Giovanni Paolo II è più che mai opportuna in questo contesto: Ha chiesto ai giovani della GMG di considerarsi sentinelle sempre vigilanti perché il male dilagante non  raggiunga dimensioni incontrollabili. Li ha chiamati “Sentinelle in piedi”.

            Se la sentinella si siede e si addormenta, non vigila e il nemico penetra e porta distruzione. Tutte queste idee malate proliferano dove non c’è vigilanza.

            Per risanare il pensiero malato, Dio affida a noi la vigilanza., se lo facesse Lui noi non avremmo alcun merito e la nostra intelligenza, la nostra volontà non la eserciteremmo a imitazione di Gesù che è passato attraverso le inconcruenze del suo tempo, sempre in atteggiamento paziente, umile, propositivo, disposto anche ad accettare un rifiuto senza per questo uscire dall’amore.

            Noi siamo chiamati a fare altrettanto, affrontando i mali della nostra società, senza lasciarci fagocitare da idee malsane veicolate dai mezzi di comunicazione.

            Il nostro tempo è molto più sofisticato e il male viene travestito in modo da renderlo irriconoscibile, tanto che noi siamo chiamati a scovare le trame nascoste e non lasciarci rubare la famiglia e i bambini in particolare,

            Abbiamo già visto che, se nasce una protesta contro disegni di legge iniqui, studiano il modo di ripresentare il prodotto sotto altra versione, ma sempre con lo stesso contenuto.. Non si può, ad esempio, accettare il GENDER, e la protesta ha raccolto il consenso di milioni di persone; bene, non si parla più di Gender ma i contenuti sono stati già sminuzzati nei libri di testo.

Ma noi sappiamo che se il bambino non è guidato ed educato al tempo opportuno, la personalità viene disturbata, incline al male, la volontà, soddisfatta in tutto e in tutti i modi, diventa sempre più fragile e il ragazzo si troverà sempre più debole nelle decisioni che sarà chiamato a prendere.

 

Cosa fare perché nei bambini cresca la gioia di vivere le relazioni familiari?

  1. Rendere la casa un luogo di accoglienza, di ascolto, di amore espresso in tutti i modi: affrontare i problemi con calma e in maniera propositiva, facendo vedere la bellezza di  una vita regolata da idee sagge,
  2. coinvolgendo anche i figli nelle scelte familiari di ogni genere, anche in quelle economiche, ma soprattutto in quelle morali.
  3. I figli devono capire che l’uomo ha una sua dignità, e non può vivere solo seguendo le voglie, che di solito portano conseguenze dannose nei tempi lunghi.
  4. E’ bene rendere consapevoli i figli dei pericoli che ci sono nel nostro mondo, ma non terrorizzarli, stimolare in loro l’idea che possono essere protagonisti della loro vita, ma soprattutto allenarli all’autocontrollo. Devono rendersi responsabili delle loro scelte
  5. e poi pregare per loro e con loro, perché la benedizione dal cielo li difenda dal male.

 

QUESTIONARIO DI APPROFONDIMENTO PERSONALE

    1. Sei consapevole che il nostro mondo sta vivendo una crisi di valori?
    2. Tu hai una gerarchia di valori sui quali orienti la tua vita? Quali? Individuano almeno 3.
    3. Ti sai difendere dalle idee malsane che si diffondono attraverso i mezzi di comunicazione sociale e le fanno passare come modernità?
    4. Secondo te c’è qualcosa che è penetrato in te, tuo malgrado ed ora lo vedi come cosa normale?
    5. Che valore dai al pudore, alla riservatezza, al culto del corpo come tempio di Dio?
    6. Sei riuscito/a a trasmettere ai figli il senso del rispetto del proprio corpo?
    7. Come si vivono le relazioni familiari nella tua casa?
    8. Conosci tutti i tuoi figli, hai un dialogo semplice e sincero con ognuno di loro?
    9. I tuoi figli parlano in casa delle esperienze che fanno fuori o non vi rendono partecipi?
    10. Hanno un rapporto con Dio, frequentano i luoghi di culto, vivono un cristianesimo attivo?
    11. Ti premuri perché il clima familiare sia sempre accogliente e sereno?

     

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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