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MAGGIO 2004

     

LA FAMIGLIA VIVA Dott. Eraldo Cavagnini - Psicologo e Dott. Ezio Manzato Psichiatra

Prefazione
"Prevenire è meglio che curare", ma, se di "curare" c'è sempre più bisogno, allora è anche vero che la prevenzione andrebbe rafforzata.
Queste poche pagine nascono come riflessioni ad alta voce. Esse sono frutto del nostro quotidiano lavoro in comunità (tossicodipendenti), lavoro dal quale emerge prepotente una verità che fa paura a molti: questi giovani non sono diversi dai vostri figli, non hanno una "malattia" che si preannuncia e che può essere scongiurata da supergenitori. Sono tossicodipendenti, è vero, ma sono anche Laura, Franco, Sergio, Monica….. chiamati così fanno forse meno paura? Identificarli con la loro "debolezza" non rende giustizia ai loro sogni, alla loro intelligenza né alla loro simpatia. La nostra speranza è di trasmettervi un po' del nostro entusiasmo nella collaborazione con questi giovani: sappiate ascoltare con orecchi e cuore attenti ciò che non vuol essere una lezione ma un cortese invito a riflettere su questo messaggio di solidarietà.

La famiglia e la società
La famiglia è un piccolo gruppo di persone con alcune caratteristiche specifiche, essa è:
· Il luogo primario della crescita e dell'educazione (crescita sana e responsabile)
· Il luogo delle relazioni affettive e delle modalità di comunicazione.
· Il luogo di mediazione sociale dell'individuo nei confronti della comunità sociale più allargata.

La famiglia, nel corso dell'ultimo secolo, ha subito dei profondi cambiamenti strutturali: dalla famiglia estesa alla famiglia nucleare:
· La famiglia estesa era come un universo completo ed autosufficiente.
· La famiglia nucleare ha perso il senso di appartenenza al gruppo sociale per la mancanza di collegamenti col proprio passato e con la parentela.

· La famiglia moderna funziona come "ponte" tra l'individuo e la società, mediante:
· La facilitazione nella libera scelta del partner senza vincoli di parentela.
· La mediazione tra le generazioni attraverso la relazione tra genitori e figli e la relazione con la parentela.

Il funzionamento della famiglia
La famiglia è un sistema sociale che contiene modi di pensare, comunicazioni e manifestazioni affettive e relazionali. La famiglia è un piccolo sistema all'interno del grande sistema ambientale.
La famiglia è un piccolo sistema complesso con regole e confini, suddiviso in sottosistemi:
· Il sottosistema coniugi / genitori
· Il sottosistema fratelli / sorelle
· Il sottosistema genitori / figli
Quando il funzionamento della famiglia è "disturbato", si manifestano nei suoi componenti dei sintomi di malessere psichico sotto forma di ansia, irritazione, depressione, noia, insicurezza, bassa autostima, mancanza di autostima, forte dipendenza, rifugio fantastico, uso di sostanze psicoattive come autoterapia.

La vita della famiglia
La vita e lo sviluppo della famiglia (ciclo vitale) si svolgono in un periodo di tempo molto lungo, che può essere suddiviso in quattro grandi fasi:
· La prima fase è rappresentata dal corteggiamento della coppia.
· La seconda fase è costituita dal matrimonio che è motivato dall'adattarsi alle norme sociali o alle aspettative familiari o al raggiungimento di un aiuto sicuro o al coronamento di un sogno d'amore.
· La terza fase è rappresentata dalla nascita dei figli come realizzazione della funzione genitoriale.
· La quarta fase costituita dal "nido vuoto", in quanto i figli sono usciti dalla famiglia e può esserci la morte di uno dei coniugi.

I conflitti nella famiglia
Il conflitto è una componente irrinunciabile della vita sociale e costituisce un fattore di crescita della famiglia come piccolo sistema. La famiglia dimostra la sua capacità di funzionare nella misura in cui riesce ad accettare e a gestire i conflitti della vita quotidiana.
Durante il ciclo vitale, la famiglia si trova ad affrontare diverse situazioni conflittuali che possono riguardare:
· La mancata realizzazione di aspettative di alcuni dei suoi componenti.
· La difficoltà di accettare le differenze dei componenti della famiglia.
· La difficoltà con le famiglie di origine.
· La difficoltà con il contesto ambientale.
· La difficoltà relativa alla comunicazione, all'affettività, alla responsabilità, all'autonomia, alla gestione economica, alla educazione, ai valori e agli obiettivi della vita familiare.
Il conflitto all'interno della famiglia si manifesta con "disturbi" nelle relazioni interpersonali, nelle modalità di comunicazione e di espressione dell'affettività.

Le strategie per deviare i conflitti
La risoluzione del conflitto all'interno della famiglia è data dalla capacità di accettare le diversità degli altri componenti (è possibile arrabbiarsi e continuare ad amarsi) e la possibilità di comunicare in modo chiaro ed esplicito (richieste, inviti, suggerimenti)
Il conflitto invece non viene affrontato e risolto se vengono utilizzate alcune strategie per deviarlo, in quanto permangono comportamenti di aggressività, risentimento e delusione.


Ecco le parole dei genitori di Paolo
Parlando di genitori di figli adolescenti viene spesso ribadita l'importanza di avvicinarsi al figlio in questa fase "difficile". Ma chi fa scuola a questo proposito ha un adolescente in casa o ne ha solo letto? Sa cosa significa cercarlo e sentirsi allontanati, accarezzarlo e sentirlo un estraneo, trovarsi di fronte ad un "eremita" che preferisce una radio stereo ai suoi genitori? Nonostante lo si accontenti in tutto Paolo non è mai soddisfatto, sfugge lo sguardo e se ti guarda è per dirti con gli occhi che comunque hai sbagliato senza spiegarti dove e perché. Ma a noi genitori chi ci pensa? Dopo una giornata di lavoro non ci meriteremmo forse un po' di riposo? Mio figlio non lo capisce, è diventato un egoista che pretende molto e sa dare molto poco, vuole essere "grande" quando gli fa comodo ma se lo si mette di fronte alle responsabilità, risponde a monosillabi. Non riusciamo più a gestirlo, è chiuso nel suo mondo e noi ne siamo fuori. Speriamo che con il tempo gli passi.
Le strategie di deviazione più frequenti sono:
· La mancanza di decisione.
· L'uso della forza e della violenza (immotivata, per tornaconto)
· L'uso della qualifica (negazione di una precedente affermazione) e della confusione (comportamento o comunicazione "offuscati").
· L'uso della "finta passività" (espressione della rabbia e del disappunto con il silenzio passivo) e della negazione (il comportamento è come se l'altra persona non esistesse).

La risoluzione dei conflitti
Quando esistono dei conflitti all'interno della famiglia o tra la famiglia e l'ambiente sociale, di solito vengono attivate delle risorse proprie dai singoli individui o dalla famiglia nel suo complesso, cosicché il conflitto divenga utile per la crescita e la trasformazione nel nucleo familiare. Le qualità specifiche della famiglia, che permettono la soluzione positiva dei conflitti sono:
· La flessibilità dei suoi individui.
· L'impegno emotivo nelle relazioni interpersonali.
· La capacità di trovare un compromesso e contrattare la soluzione dei problemi.


Ecco la storia di Cinzia e dei suoi genitori…
Cinzia è sempre stata una ragazza tranquilla che non ha mai creato alcun problema in famiglia. Adesso ha 15 anni e qualcosa è cambiato: sembra incapace di rispettare le regole, a scuola fa assenze ingiustificate e frequenta compagnie che potrebbero portarla sulla cattiva strada. Anche i genitori ricordano di aver avuto dei momenti difficili alla sua età ma ora la situazione sembra sfuggire loro di mano. Con pazienza e sforza essi hanno cercato di avvicinare Cinzia, cercando di capire le motivazioni più profonde di questo disagio. Un primo risultato è stato ottenuto quando Cinzia ha espresso la sua paura di fronte alle difficoltà della scuola che frequenta e che sente molto difficile. I genitori hanno deciso di farle terminare quest'anno di scuola, poi le lasceranno lo spazio per decidere se continuare o cambiare scuola. Nel frattempo, se lo desidera, potrà provare a fare un'esperienza lavorativa estiva, così come lei stessa ha chiesto.
Lo sforzo dei genitori, che hanno saputo responsabilizzare Cinzia, dimostrandole fiducia anche in questo momento difficile, ha prodotto i suoi frutti: la ragazza ha infatti deciso di proseguire e terminare gli studi, ha superato il momento di confusione e ribellione, rientrando in un percorso più sicuro. (Continua al numero successivo)



 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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