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OTTOBRE 2019

     

IL CRISTO CONIUGALE

Paola

Signore ti ringrazio per questo giorno, per la grazia di essere qui alla Tua presenza, per tutto quello che vorrai compiere nella mia vita, nella mia famiglia, nella vita di tutti i fratelli e delle loro famiglie. 

Sono qui a chiederti anche perdono perché sono molto stanca del molto tribolare, di volerti seguire e di subire inerme sempre tanti impedimenti, stanca di non avere la forza di sopportare tutto questo, stanca nel vedere e nel sentire la sofferenza in me ed intorno a me, non solo la mia ma anche quella di molte persone a me care: tutti quei fratelli e quelle sorelle che porto nel cuore che come me non vivono ma sopravvivono...Signore perdona il mio sfogo ma oggi è una di quelle giornate che desidero che finiscano presto...Mi ritrovo a riflettere il tema proposto da suor Rifugio: "Il Cristo Coniugale"...Signore ma quale Coniugio?

Non so cosa rispondere, cosa posso testimoniare? Solo le mie fragilità, le mie debolezze... eppure quando ho chiesto qual'era l'argomento sul quale dovevo riflettere e meditare, Suor Rifugio con il suo modo sempre soave ma in un modo molto fermo, determinato direi quasi imperativo, forse non se né sarà nemmeno resa conto, mi  ha risposto: "Abbiamo deciso io e lo Spirito Santo!". Ho accennato un sorriso d'imbarazzo, ho pensato tra me e me "Proprio questo devo meditare?" Che cosa posso donare ai miei fratelli?" In questo momento soltanto le mie miserie, perdonatemi, ma non ho altro nel cuore che le mie estreme povertà.

Mi sono fatta forza e mi riprometto quanto prima di leggere la traccia evangelica proposta da Suor Rifugio e di pregarci come mia consuetudine: dei fratelli di fede mi hanno insegnato a fare questo sempre per ogni cosa e di invocare incessantemente lo Spirito Santo affinché sia Lui e solo Lui la mia luce e la mia guida nell'intraprendere ogni iniziativa e azione sia umana che spirituale. Tutte le cose del buon Dio, è ben noto, sono sempre oggetto di boicottaggio dell'inquilino del piano di sotto che non va mai in vacanza: ha una tenacia ed una perseveranza quasi da far invidia...ed infatti, come volevasi dimostrare, anche in questa circostanza non riesco subito a farlo: succede sempre qualche cosa che mi inibisce tanto da creare in me una forte tensione che mi neutralizza...forse non sono dell'animo giusto per stare a tu per tu con Gesù...sono troppo annebbiata dai miei pensieri non buoni che il buon DIO ha ben disposto di farmelo fare in un altro momento. In effetti, leggo la traccia a tappe, in tempi diversi e in me si scatenano tante reazioni...Oggi 3 Agosto, in un momento di sofferenza fisica, inizio la mia riflessione. La prima cosa che mi colpisce è che sulla dispensa datami da suor Rifugio trovo scritto sia il mio nome che quello di Fabrizio. Mi colpisce perché sono anni che mi penso e che vivo sola...sono sola nel cammino spirituale, sola nella vita quotidiana: siamo diventati due estranei che vivono sotto lo stesso tetto. Mi colpisce perché comunque agli occhi del mondo, ma soprattutto agli occhi di Dio siamo ancora moglie e marito.

Durante questi anni ci sono stati momenti di proponimenti di dialogo ma sono subito naufragati, il nemico per eccellenza delle unioni in Dio, ha sferrato tanti colpi bassi che ci ha steso letteralmente a terra, non siamo stati capaci di preservare e di difendere ciò che eravamo: una famiglia che aveva deciso di realizzare la volontà di Dio, una famiglia che viveva di armonia, di pace, di preghiera. I rosari in ginocchio tutti insieme con i figli piccolissimi, le loro preghiere spontanee in macchina quando ci spostavamo per condividere momenti di spiritualità e di allegria con i fratelli di fede sono ormai un ricordo lontanissimo, offuscato da molto tempo dal buio, dal freddo e dal nero infernale. 

Purtroppo il nemico ha sferrato i suoi colpi mortali e siamo tutti crollati. Molte volte mi sono accusata di questo fallimento, della mia incapacità di amare e vivere l'amore misericordioso, di non saper sopportare tutto per amore come ci insegna Madre Speranza, di stancarmi di fare in primis il primo passo con il marito e con i figli...poi, per grazia, il venerdi andiamo alla formazione dei Laici e lì una, due parole mi fanno rientrare in me stessa e riaccendono la speranza, le ossa si rinvigoriscono, torna la forza per sopportare ed offrire un'altra settimana di prove....Questa è la mia vita.

Avevo proposto anche a lui di rispondere ai quesiti proposti da Suor Rifugio per riflettere insieme ma come al solito è successo tutto e di più che non è stato possibile e mi ritrovo qui a considerare  questo argomento dal mio punto di vista, a testimoniare ciò che vivo e che provo. 

Mentre leggo il Vangelo di Giovanni, le frasi che colpiscono il mio cuore sono queste:

  • "Hanno osservato la Tua Parola".
  • "Perchè siano una cosa sola, come noi".
  • "Li ho custoditi...perchè abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia".
  • "Non chiedo che Tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno".
  • "Non sono del mondo. Consacrali nella Verità"
  • "SIANO COME NOI UNA COSA SOLA".

Sembra proprio la nostra storia matrimoniale. All'inizio della nostra seconda conversione, eravamo ferventi nell'ascoltare e nel mettere in pratica la Parola di Dio, eravamo veramente una cosa sola nel corpo e nello spirito, davvero ci aveva custoditi vivendo la pienezza della Sua Gioia. Tante volte ci aveva preservato dalle cadute e dagli attacchi del maligno. Non eravamo del mondo. Non eravamo ancora creati che già pregava per tutti, già pregava per noi. Già aveva disposto la nostra partecipazione all'incontro coniugale: un'esperienza spirituale forte che ricordo con molta gioia e molta nostalgia. 

In effetti, l'espressione Cristo Coniugale la sentii proprio nell'incontro coniugale dov'ero andata tanto per scaldare la sedia e senza troppe illusioni. All'epoca il mio matrimonio, dopo circa 5 anni, già faceva acqua da tutte le parti. Eppure ci siamo sposati consapevoli di quello che stavamo facendo, perché erano anni che facevamo un cammino di fede in una comunità carismatica. Molte volte avevamo sperimentato sia come coppia che come singola persona la presenza viva, santificante, onnipotente e sovrannaturale di nostro Signore: interveniva in tutte le situazioni impossibili, dove c'era morte, distruzione e divisione portava la gioia, la serenità, l'unione, la guarigione del corpo, dello spirito, le conversioni delle persone care che portavamo nel cuore. Tutte le condizioni distorte e sbagliate venivano risanate. Dopo tanto peregrinare e soffrire il Sereno tornava nelle nostre vite e in quelle di tutte le persone che portavamo in preghiera. Si viveva già il Paradiso in Terra. Se c'erano delle prove, il Buon Dio in ogni caso interveniva a piccole tappe, ed io, malgrado che le sofferenze di quella particolare situazione continuassero, vedevo effettivamente la Sua Mano potente agire e realizzare quei prodigi che rinfrancavano il mio cuore mantenendo sempre viva la Speranza certa della sua Esistenza vicino a me ed intorno a me, sperimentando fortemente la presenza dello Spirito che mi donava la grazia di testimoniare con forza ed entusiasmo un Dio Vivo ed operante in mezzo a noi. Un Dio vicino ad ognuno, pronto a risolvere le situazioni più disparate e contorte. Questi erano i cosiddetti "Zuccherini", di cui ci ha parlato spesso suor Rifugio, che il buon Gesù vuole far sperimentare per farsi conoscere come realmente è da tutte quelle anime forse più provate e ferite. Il buon Gesù poi ha iniziato a scostarsi un pochino ma a me è sembrato Kilometri distante, lontano quasi nascosto: le prove in me ed attorno a me si sono scatenate all'ennesima potenza, all'inizio ho combatto tenacemente, fortemente nello spirito: con la preghiera, invocando il preziosissimo Sangue del buon Gesù unitamente all'intercessione di tutti gli Angeli e i Santi del Paradiso ma poi a lungo andare invece di farmi progredire e farmi salire le vette alte della fede, mi hanno fatto continuamente cadere e ricadere. Ogni volta mi ripromettevo di mettere in pratica ciò che Suor Rifugio ci insegnava: alcune volte riuscivo altre no...ultimamente faccio certi capitomboli che i lividi rimangono sigillati nel cuore e fanno male. Fanno talmente tanto male che solo la grazia rigenerante del Sacramento della Riconciliazione porta ristoro e pace ad un cuore tanto provato e stanco di soffrire. Con il passare del tempo le prove sono cambiate in durata e in intensità. Solo grazie alle parole che settimanalmente Suor Rifugio ci dona durante le catechesi  riesco a risollevare lo sguardo, a stringere i denti e a continuare le offerte per alimentare la speranza del compimento del Terzo giorno aspettando che la Resurrezione del buon Gesù si manifesti nuovamente nella mia vita e in quella delle persone a me care, specialmente in quelle di tutti quei fratelli e sorelle di fede che vivono croci molto ma molto più grandi delle mie.

Tutto parte proprio da qui...il troppo guardare in basso, il troppo sopportare la mia situazione matrimoniale stagnante che mi impedisce di sperare ulteriormente, di credere che ancora tutto possa cambiare. Infatti leggendo i quesiti proposti da Suor Rifugio per la riflessione mi è venuta in mente l'immagine di quando ero bambina di quando facevo la collezione dell'album delle figurine dell'Italia. Nello scambiare i doppioni si diceva spesso la frase "Ce l'ho, ce l'ho" "Mi manca, mi manca"...io in queste riflessioni, in questo periodo particolare della mia esistenza ho risposto a quasi tutte "Mi manca, mi manca...." All'inizio della nostra seconda conversione avrei risposto affermativamente a tutte le domande sulla presenza di Gesù nel nostro matrimonio e nella nostra famiglia. Ora non più...

Ho provato tante volte, anche arrabbiandomi, di tentare una richiesta di dialogo con mio marito soprattutto per cercare di sanare il malessere che si respira in casa. Tutte le volte mi è sembrato di sbraitare contro un sepolcro imbiancato, un vegetale. E' pesante e distruttivo vivere con una persona che è diventata peggio di un estraneo. Non Parla, non sai quello che pensa, è quasi sempre taciturno. Se riesco ad intraprendere un minimo di comunicazione ed ho una visione diversa dalla sua, naturalmente il suo pensiero è sempre quello giusto. Non vuole nemmeno provare a riconciliarsi con me e con Dio. Questo mi fa tanto penare. Prego e soffro per i miei figli che subiscono tutto questo, anche se spiego loro che la Famiglia con la lettera maiuscola è altro non quello che purtroppo vivono loro. Mi rendo conto che in casa mia non regna più Gesù perché regna la divisione. Eppure nell'incontro coniugale una frase che mi colpì fu proprio che la diversità nei caratteri è una ricchezza, un dono che completa la coppia. La Diversità in Dio costruisce ma senza Dio porta la morte. Per ora Dio sembra non essere prioritario nella sua vita. Questo è quello che vivo, quello che percepisco...Non oso immaginare quanta sofferenza possa avere nel cuore, si è barricato dietro le sue trincee ed io non riesco a fare più breccia, non trovo varchi o spiragli per ritornare di nuovo una coppia che vive in Dio, per Dio e con Dio. 

Posso solo pregare fortemente con fede ed offrire tutti i giorni, chiedendo con umiltà ad ognuno di voi di ricordarsi di noi e di tutte quelle coppie di fratelli che vivono più o meno le stesse nostre sofferenze e disagi. Provo ad affidarmi a Dio per questo sorrido pensando e sperando che un giorno qualcosa possa cambiare definitivamente altrimenti da tantissimo tempo avrei rinunciato a questa speranza. Anche se ultimamente la tentazione è stata fortissima. Mi conforta il fatto che Dio è più grande di ogni nostra inquietudine e problema....

Eppure ci siamo promessi amore eterno davanti a Dio e poi?

Il vero Cristiano non teme, rimane calmo di fronte alla tempesta, invece io quando le onde mi travolgono, cerco il Signore ma non lo trovo, gli chiedo dov'è, gli grido perché si è dimenticato di noi, perché ci lascia in balìa del nemico.

Non riesco ad  amare chi non vorrei né vedere né sentire. Chiedo il Suo Santo Aiuto affinché le mie debolezze ed i miei peccati non mi atterriscano definitivamente, affinché non abbia paura della mia croce quotidiana. Lo imploro di liberarmi da ogni aggressività e rabbia e di immergermi nel Suo Amore e nella Sua Dolcezza.

Gli chiedo la grazia di donarmi il tempo per amarlo nel mio matrimonio e nella mia famiglia anche se non Lo vedo e non Lo sento in esse. Imploro la grazia dell'umiltà per accettare con fede quello che non si può cambiare. Reclamo la Sua forza per farlo perché è molto faticoso...

Lo prego di accogliere la mia supplica, soprattutto di aiutarmi a pregare durante l'uragano della prova specialmente quando mi sento abbandonata e penso che mi provi duramente. Gli domando una lunga pazienza di rispettare i Suoi tempi che non sono i miei e che non mi appartengono. Di non guardare più il passato e di vivere l'OGGI.

Oggi Signore, proprio oggi ti supplico, fatti ritrovare nel mio matrimonio, nella mia famiglia nonostante il sopravvento del male, fa che non ne abbia più paura e che non mi atterriscano il fallimento e la disperazione. Fatti ritrovare in questa Croce che cerco di non guardare e di dimenticare. 

Continuo ad avere fede, ma il dolore, le lacrime mi soffocano...potessi sentire la Tua voce e toccare la Tua mano forte che ci salva.

Qualche volta mi rinfranchi attraverso frasi e pensieri spirituali nei miei figli e rarissimamente in qualche leggero momento di distensione.

Per questo ti lodo e ti ringrazio ma insisto nella mia accorata preghiera: perdona il mio ardire ma il mio animo è talmente agli estremi nella lotta che mi rivolgo a Te non solo per me ma anche per tutti quei fratelli che vivono divisioni in famiglia.

Lavaci con il Tuo Sangue preziosissimo, rinnovaci con il Tuo Santo Spirito ogni giorno affinché i nostri cuori non si induriscano ulteriormente e diventino completamente indifferenti all'amore soprannaturale tanto non accorgersene più. Che la tua Pace pervada ogni creatura qui presente.

So con certezza che non ci ha abbandonato, posso solo aspettare pazientemente di risalire dal nulla la montagna della Fede, della Speranza certa e della Carità insieme alla mia famiglia. Innalzo a te questa mia povera preghiera per tutti: "Desidero che i nostri matrimoni, le nostre famiglie ritornino a Te. Che ognuno di noi ti ricerchi, che abbia sete della Tua pace e della Tua Gioia e che non ci stanchiamo mai di farlo!

Padre, nel nome di gesu', per i suoi meriti, per le sue sante piaghe, per l'intercessione di maria santissima, degli angeli, dei santi in particolare di madre speranza e di tutte le anime del purgatorio affido nelle tue mani mio marito e i miei figli. Benedicili grandemente. Tocca i loro cuori affinche' possano sentire ogni istante la tua presenza. Aiutali nei loro lavori. Falli  crescere e prosperare spiritualmente secondo la tua volonta' ed i tuoi tempi. Che siano sempre saldi nella tua parola.

Che possiamo essere di sostegno gli uni per gli altri con amore e gioia.

Signore mi affido a te. Tu sei la speranza che non delude mai! Grazie buon gesu'.


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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