Notte (A.Ci.) Dominick Ferrante da “Poesie”

 

Strati liquefatti

di panna al cioccolato,

nuvole.

Leggera emicrania,

mancanza di sonno deduco

o il tabacco compagno.

Da altre finestre

filtrano luci,

fasci che danzano

fermi mutevoli

dentro un quadrato:

TV.

Sapora d’aria di coma

quel buio che assorbe che assiste

o è l’afa.

Sul balconcino boccheggio

coi fiori di plastica

impiccati al soffitto

rappresi in sbilenchi vasetti.

Volteggiano lenti sospinti

da spifferi deboli rari.

 

Fior di pruno Elena Salvatori

 

Fior di pruno

nascosto tra quel rovi

non tornasti

quest’anno a primavera

sol le spine

suggellano il ricordo

di un profumo che ha voluto il cielo.

La farfalla svolazza solitaria

a cercarti negli occhi

di quel mare ingrato,

e la sabbia che

appesantisce l’ali,

non toglie il battito

a quel cercarti in volo.

I tuoi petali son ora

onde di un mare

sconfinato di pensieri

che fluttuando creano

fiori di bianca spuma

che la farfalla

a primavera ritrova

su quel pruno.

 

Er Colosseo Vincenzo Galli

     Da “Roma romanesca, turistica e panoramica”

 

Appena uscimo fòri da ‘sto sito

rimani senza fiato pe’ un momento:

chè t’apparisce er supermonumento

fatto da Vespasiano assieme a Tito.

 

L’anfiteatro Flavio, definito

er colosseo del Roma! Fu strumento

creato per lo spasso e godimento

de tutto quanto er popolo quirito.

 

Serviva pe’ li giochi più svariati:

le corze co’ le bighe, e lotte dure

tra gladiatori sempre più infuriati…

 

Eppoi lo scempio contro li cristiani

      sbranati da leoni e tigri, oppure

      bruciati vivi peggio de li cani!...

 

1948 Poesie d’amore Nazim Hikmet

 

Anima mia

chiudi gli occhi

piano piano

e come s’affonda nell’acqua

immergiti nel sonno

nuda e vestita di bianco

il più bello dei sogni

ti accoglierà.

 

Anima mia

chiudi gli occhi

piano piano

abbandonati come nell’arco delle mie braccia

nel tuo sonno non dimenticarmi

chiudi gli occhi piano piano

i tuoi occhi marroni

dove brucia una fiamma verde

anima mia.

 

Da “La voce del cuore” Gribaudi

 

Tu chi credi che Io sia?

Un essere diverso da te

che vive in te per illuminarti?

No, figlio mio,

te lo ripeto:

Io sono in te.

Io sono l’essere

che tu realmente sei.

Non sono colui che fino ad oggi

hai immaginato.

Sono quell’essere di luce

che in verità sei tu.

Io sono Dio in te,

tu ed io siamo

UNO.