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OTTOBRE 2005

     

La salvezza dei non ebrei (Rm 1,13-24) A cura di S.

Mi rivolgo ora a voi che non siete ebrei, proprio perché sono stato inviato a voi come apostolo. Cerco di fare onore a questo mio incarico, rendendo gelosi di voi alcuni dei miei connazionali perché accolgano la salvezza. Se Dio li ha messi da parte per riconciliare a sé il mondo, che cosa avverrà quando li accoglierà di nuovo? Sarà veramente un ritorno da morte a vita!

Se la primizia del raccolto è consacrata a Dio, anche il resto gli è consacrato. E se la radice di un albero è consacrata a Dio, lo sono anche i rami. Ora, Israele è come un ulivo, al quale Dio ha tagliato alcuni rami. Al loro posto ha innestato te che non sei ebreo e che eri come un ulivo selvatico , e ti ha reso partecipe dell'abbondante linfa che sale dalla radice. Tu però non pensare di essere superiore ai rami tagliati. Non ti puoi vantare in alcun modo perché non sei tu che porti la radice, ma la radice porta te. Tu potresti dirmi : quei rami sono stati tagliati perché io fossi innestato al loro posto. E' vero! Sono stati tagliati per mancanza di fede, e tu ti trovi al loro posto perché hai fede. Tu però non diventare superbo, ma sta' attento perché se Dio non ha risparmiato gli ebrei che sono i suoi rami naturali, non risparmierà neppure te. Ricorda dunque come Dio è allo stesso tempo buono e severo. E' stato severo verso quelli che sono caduti, ma buono verso di te. Rimani perciò fedele alla sua bontà, altrimenti anche tu sarai tagliato via. E gli altri, ossia gli ebrei, se non continuano a rimanere nella loro incredulità, saranno innestati di nuovo: Dio ha il potere di farlo. Perché se Dio ha tagliato te da quell'olivo selvatico in cui eri cresciuto e, contro ogni regola di innesto, ti ha inserito sull'olivo buono, tanto più potrà innestare di nuovo gli ebrei sul loro proprio olivo ……..”

E' S.Paolo che sta parlando a noi Romani e ci sta spiegando come Dio ci abbia trasformati da olivo selvatico ad olivo buono, da pagani a Cristiani obbedienti. Dobbiamo essere quindi grati e riconoscenti al Signore Misericordioso perché ci ha inserito nell'olivo buono a discapito degli ebrei. I vecchi rami sono stati tagliati perché non portavano alcun frutto, pur essendo stati i primi a cui fu rivelato il messaggio del Vangelo. Ora Israele continua nella sua ostinazione non riconoscendo la venuta del Cristo redentore in mezzo a loro, discendente dalla stirpe di Davide come gli antichi profeti avevano annunciato secoli prima. Eppure loro non hanno creduto nel Messia, nel Re dei re che, al posto del potere, voleva diffondere solo Amore Misericordioso e creare un mondo armonioso in cui l'esempio di Gesù fosse trasformato in atti di vita concreta. E vediamo come sono ancora oggi gli ebrei, almeno nella grande maggioranza, senza presunzione di giudicare: sono ricchi ed avidi, con le mani impastate in commerci e traffici; poco propensi al perdono ed a porgere l'altra guancia; ben intenti ad esercitare la legge del “taglione”, specialmente con i popoli più deboli e poveri.

Abbiamo sotto gli occhi ogni giorno i soprusi, le angherie, gli sconfinamenti contro il popolo palestinese che vorrebbero emarginare dietro una muraglia di cemento. Sembra evidente che gli ebrei, i rami prediletti dal Signore, sono rimasti privi da lungo tempo della linfa vitale dell'olivo buono, con il risultato che non riescono a perdonare i loro nemici, ma li perseguitano continuamente. Il loro comportamento rischia di attirare su di sé le ire di tutti i popoli arabi e musulmani con l'estensione del conflitto a macchia d'olio.

Noi Romani dovremmo essere contenti di essere entrati nel giro della salvezza che il Signore ha voluto per redimerci, ma non dobbiamo infierire contro gli Ebrei e sentirci superiori a loro. Contrariamente al pensare umano, tutti gli uomini sono ugualmente cari al Signore e nessuno può inorgoglirsi ritendosi migliore dell'altro, anche se la ragione umana così lo percepisce.

Noi Romani duemila anni fa siamo stati innestati nell'olivo buono e siamo entrati nel “giro” della salvezza, da pagani disobbedienti siamo diventati cristiani obbedienti, per la misericordia divina.

A distanza di duemila anni, com'è oggi la nostra condizione? Non credo che potremmo più vivere sugli allori per il sacrificio e il martirio dei nostri predecessori. Ora viviamo agiatamente, abbiamo risolto parecchi problemi, anche economici, viviamo nell'era consumistica in cui tutto quello che è vecchio e usato va gettato e sostituito. E questo avviene anche nei rapporti personali, vedi nei matrimoni che vengono distrutti per incomprensioni o per semplici desideri sessuali: la moglie non ci piace più? Basta riciclarla con una più giovane e carina, o più accondiscendente.

Il marito è diventato grasso e noioso? Si può sostituire con un partner più giovane e atletico (ove possibile). Il tutto senza badare troppo alle conseguenze irreversibili negative sui figli.

I figli sono noiosi e frignanti? Diamo loro più TV, la playstation, i DVD così ce li dimentichiamo ed altri li educano al nostro posto, finchè ci accorgiamo che sono diventati ingestibili e siamo quasi sconosciuti gli uni agli altri.

E la famiglia si disgrega e non è più un luogo / punto di unione che protegge, educa e salva.

La nostra coscienza si ribella a tutto ciò? E noi la soffochiamo andando nei luoghi più rumorosi ed affollati di distrazione per non pensare.

La nostra fede è viva e vigile? Viviamo fedelmente, secondo il Vangelo, la Parola annunciata che è Via, Verità e Vita? Oppure ci siamo ritagliati la fede secondo le nostre personali necessità?

Domanda: siamo sicuri che la “ salvezza” concessaci dal Signore ce la meritiamo ancora in virtù di quell'innesto operato a suo tempo? Non è che pian piano siamo tornati tutti un po' pagani e ci affidiamo più alle superstizioni, a maghi e fattucchere che al Signore?

Penso che la salvezza non è gratuita né tantomeno garantita, ma ce la dobbiamo conquistare con maggiore coerenza e obbedienza. E dobbiamo anche sbrigarci senza aspettare che si convertano tutti gli altri popoli, ebrei compresi, perché il Signore ammonisce che il Suo ritorno sarà repentino e ci esorta ad avere la lucerna accesa.

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Ho trovato su un sito internet messaggi inviati dal Signore ad una creatura umile e semplice da Lui prescelta per essere la Sua penna e la Sua voce. Il Signore promette nel Vangelo:

Sarò sempre con voi fino alla fine dei tempi .

Ed io credo davvero che questo sia un mezzo di cui si serve proprio per mantenere questa promessa. Poiché negli ultimi messaggi sollecita a diffondere la conoscenza di questo sito perché sia di aiuto a tanti Suoi figli, mi sono decisa a parlarvene anche se presumo possa esserci da parte di qualcuno incredulità. Non siate prevenuti! Leggete e sentirete il Signore parlare al vostro cuore, ammaestrare ancora come duemila anni fa. Allora percorreva a piedi la Palestina, oggi naviga su internet per guidare, correggere, ammaestrare e contrastare l'uso sbagliato di questo strumento moderno. (rita)

www.ilmaneggiodelsignore.it

Maria e Gesù vi mandano a dire

29 settembre 2005

Dice Maria:

Cari figli, questo è un tempo di grazia che dovete prendere in considerazione. Perchè non sono mai stata così presente?….anche la collera dell'uomo e della natura vi dovrebbe far pensare che questi sono tempi che vi devono far avanzare sempre di più verso Gesù Cristo nostro Salvatore, che, sempre in mezzo a voi, ancora vi porta la Sua Parola di salvezza…. Del resto lo disse: verrà lo Spirito Santo che vi istruirà e vi farà rivelazioni……. Gesù comprende le vostre indigenze; ecco perché viene ancora oggi a profetizzare attraverso molte creature.

Dice Gesù:

Nel Libro della Vita è scritto: “Verrà lo Spirito Santo e vi istruirà”, ma molti sono coloro che ancora rattristano la Mia Parola che è il proseguimento di ciò che dissi.

Io sono la Via, la Verità e la Vita, lasciatevi condurre in quella Via di Verità per arrivare alla Vita Eterna.

Figli Miei, se le vostre vie sono stanche, le Mie vi risolleveranno; affidatevi ad una sola Verità che è quella dell'Amore e del Perdono. Le utilità non sempre le troverete, ma troverete la forza dei veri cristiani amati da Me.

Ricordatevi figli Miei che la vera fede non vi fa stancare di pregare, ma per voi sarà un'unica ragione di vita. La vostra vita ha un solo scopo: una MISSIONE D'AMORE per vincere l'oscurità che il male ha messo sulla terra; vi esorto sempre a dire il “miserere”con cuore sincero e credete che il male indietreggerà.

Figli Miei, il pentimento e la preghiera illuminano il mondo, Io sono sempre in mezzo a voi, l'ho promesso; e per ogni creatura che si affida a Me, è una promessa rinnovata.

Io sono l'onda che passa, lasciatevi avvolgere… è scritto nel Libro della Vita:

“destatevi dai morti ed Io vi farò risorgere”…. Amen


 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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