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APRILE 2007

     

RISONANZE SUSCITATE DA UNA RIFLESSIONE SULLA FEDE DI ABRAMO

 

LA FEDE DI ABRAMO (Giuseppina Comunità di Succivo)

  Quante volte, nei momenti più tristi, ti senti sola! E' proprio in quei momenti che senti una chiamata interiore: è una forza che ti dice: “Stai tranquilla, non sei sola”. Quante volte ci sentiamo stanchi anche senza aver fatto alcun lavoro. Troppo spesso la stanchezza non è soltanto fisica, è il nostro intimo ad essere stanco di affrontare le situazioni della vita. Siamo stanchi perché non sappiamo cosa fare e dove andare, perché non riusciamo a capire bene qual è la nostra posizione nel mondo. Vediamo tutto nero, tutto ci sembra troppo grande per noi, sentiamo che ci mancano le forze, che non siamo in grado di andare avanti, che ci manca la spinta giusta. Ci sentiamo vecchi dentro, stanchi di lottare, stanchi delle delusioni che la vita ci procura ogni giorno.

  In questi momenti, rivolgiamoci a Dio, chiediamogli l'aiuto necessario per andare avanti, per affrontare le difficoltà, che bene o male si presentano nel nostro quotidiano. Proprio in questi momenti dobbiamo imitare la grande fede di Abramo. Abramo aveva tanta fiducia in Dio da offrire suo figlio, il suo figlio amato, perché lui si era abbandonato in Dio, credeva nel suo amore. Questa non è fede umana m divina, anche se dopo viene ricambiato e benedetto da Dio.

  Io al solo pensiero che i figli stanno male, sento un vuoto dentro, soffro, sono preoccupata, vorrei soffrire io al posto loro… e poi mi domando: “Allora la mia fede è proprio nulla?” Oggi chiedo al Signore di farmi il dono della fiducia come l'aveva Abramo verso di Lui.

 

LA RISPOSTA DI FEDE E' UN CAMMINO (Giovanna Sarno Comunità di Succivo)

  Dio scelse Abramo per stringere una nuova alleanza tra Lui e il popolo.

  Dopo il peccato di Adamo, Dio continua ad avvicinarsi a noi per salvarci, mettendo in atto la sua misericordia, proprio come un padre buono che, quando riceve un'offesa dal proprio figlio, per un attimo lo respinge ma subito dopo gli tende di nuovo la mano.

  Dio aveva affidato ad Adamo ed Eva tutto il creato, ma loro disobbedirono e Lui ne fu deluso. Invece con Abramo, Dio chiede prima l'obbedienza nella fede. Abramo, alla chiamata di Dio che gli diceva di andar via dalla sua patria e dalla casa di suo padre, risponde con una totale fiducia; infatti non esitò ad ubbidire e subito partì verso il paese che Dio gli aveva indicato, promettendogli di darlo alla sua discendenza.

  La Bibbia ci dice che Abramo aveva 75 anni quando prese Sara e partì. La promessa che Dio fa ad Abramo è di dargli una discendenza numerosa come le stelle del cielo. Ed ecco, la fede di Abramo, è proprio questa fiducia in una promessa umanamente irrealizzabile.

  Ma Abramo, vedendo passare il tempo, dubitò della promessa del Signore e così pensò, secondo la logica umana, di poter avere una sua discendenza con la schiava Agar, credendo che questa fosse la volontà di Dio.

  Ma come facciamo a riconoscere la volontà del Signore? Lo possiamo fare attraverso la conoscenza della Sua Parola e con un impegno costante nel metterla in pratica.

  Per vivere secondo la Sua Parola occorre avere fede in Lui. Tale fede deve essere alimentata giorno per giorno e questo si può fare con un cammino di fede.

  Quando ho cominciato a frequentare la Comunità dell'Amore Misericordioso, ho imparato a conoscere l'amore che Dio ha per me, amandomi così come sono, con tutti i miei limiti, i miei difetti, le mie debolezze. Un cammino di fede non è facile da percorrere, esso a volte ci scomoda, ci fa capire che nella vita bisogna fare delle rinunce, cioè bisogna fare delle scelte che siano giuste di fronte a Dio, anche se a noi sembrano difficili e ci costano sacrificio.

  Camminando lungo la strada che ci porta a Dio, spesso troviamo degli inciampi che ci fanno cadere, ma non dobbiamo preoccuparci perché il Signore ci dà sempre una mano per farci rialzare, basta volerlo, l'importante è non fermarsi, guardare sempre avanti verso la Luce. Quando ci sembra di vedere tutto buio intorno a noi, dobbiamo avere la consapevolezza che Dio è lì, accanto a noi, per aiutarci a superare il pericolo.

  Ho avuto anch'io dei momenti di scoraggiamento quando ho cominciato a conoscere la Parola del Signore. Egli c'insegna ad amare tutto e tutti, ad abbandonarci nelle sue mani, ma fare tutto questo è molto difficile, infatti mi scoraggiavo ad ogni mia caduta, senza rendermi conto che, con un po' d'impegno e di buona volontà da parte mia, il Signore mi aiutava a rialzarmi.

  Ho capito che bisogna perseverare con costanza, possiamo cadere tante volte, ma questo non ci deve far abbandonare il cammino verso Dio.

  Il Signore ci ha insegnato a pregare e noi possiamo chiedere a Lui che ci dia la forza di andare avanti proprio pregando, affinché ci doni lo Spirito di fortezza, una fonte di coraggio, che ci sostiene nelle prove che la vita ci presenta. Amen.

 

LA FEDE DI MADRE SPERANZA ( Nicola e Luisa Di Giorgio Comunità di Succivo)

  Negli scritti di Madre Speranza si sente tutto l'amore che Dio le ha trasmesso. Egli si manifesta nei momenti più difficili della nostra vita e ci dona tanto amore e serenità, ci prende tra le sue braccia. Non si può vivere senza l'amore di Dio, perché sentiamo un vuoto dentro e se pensiamo che Dio ha creato il mondo e tutto quello che ci circonda con il suo infinito amore, alzando gli occhi al cielo ci rendiamo conto di quanto amore gratuito ci dona il Signore, affinché non ci lasciamo più tentare dalle zizzanie che il diavolo ogni istante ci mette davanti.

  Perciò anche nei momenti più brutti della nostra vita, non dobbiamo dimenticare l'amore che Dio ha per noi, perché Lui perdona tutti i nostri difetti, peccati, cattiverie e bestemmie, perciò non dobbiamo credere più che tutte le cose brutte che ci capitano ce le manda il Signore. Dio è amore, ci guarda ogni istante della nostra vita e ci protegge affinché non ci lasciamo tentare dal diavolo.

                    

LA FIDUCIA, AMICIZIA CON DIO (Mimma, Comunità di Succivo)

  Se impariamo a conoscere Dio, nasce un'amicizia tra Lui e noi e iniziamo a fidarci sempre di più, e, fidandoci ciecamente di Lui, possiamo capire come possiamo usare la Sua misericordia contro il male.

  Abramo intercede presso Dio per tentare di salvare Sodomia e Gomorra, luoghi di perdizione e di peccato. Dio ha aspettato che Abramo gli chiedesse questo, proprio per manifestare la sua volontà di salvezza, facendo capire che non è Lui che distrugge ma è il male che porta all'autodistruzione, poiché in quei luoghi non c'era una sola persona pura che poteva salvarli.

  Andando avanti nella storia della salvezza, ci si accorge che basta un solo Giusto che viva nella realtà del male, rimanendo puro e fedele, per salvare non solo una città ma il mondo intero; è ciò che ha fatto Gesù, prendendo su di sé le conseguenze del male e trasformandole in benedizione, salvandoci tutti dal peccato. Quindi, fidiamoci di Dio, che ci ha mandato suo Figlio per salvarci. Cerchiamo di essere misericordiosi con le persone che c'infastidiscono e ci fanno del male, non distogliamo lo sguardo da Dio, facendoci prendere dalla rabbia e dall'ira. Gesù è morto per ognuno di noi e non ci ha chiesto nulla in cambio, Lui desidera solo che impariamo ad amare.

  E' facile dire che si ha fiducia in Dio, quando la vita scorre secondo i nostri voleri, ma quando ci capita di dover affrontare una situazione difficile: ad esempio, una malattia, la perdita di una persona cara o una qualsiasi altra situazione che ci porta alla disperazione, cadiamo nello sconforto, mettendo in discussione la fede che pensiamo di avere.

  A volte mi capita di avere delle paure, ma facendo questo cammino sto imparando a fidarmi di più di Dio, perché “Chi crede in Lui non può aver paura”.

 

CAPACITA' DI ASCOLTO (Tommaso Comunità di Succivo)

  In questo brano ho capito che Dio bisogna ascoltarlo sempre, in tutte le cose. Abramo per fede ascolta la chiamata di Dio e diventa padre di tutte le nazioni, lasciando la sua terra e portando con sé la moglie Sara e Lot, figlio di suo fratello, attraverso la terra di Canaan, fino ad arrivare al santuario di Sichem, dove costruì un altare al Signore per poterlo adorare.

  La mia chiamata l'ho sentita all'Incontro Coniugale, cioè quella di essere marito e padre e prendermi le mie responsabilità. Il mio lavoro mi portava sempre fuori casa e avevo perso troppo tempo lontano dalla mia famiglia. A distanza di 5 anni, il Signore ha voluto che lavorassi nei dintorni e così ho potuto collaborare alla crescita della mia famiglia.

  Anche se sono un po' pigro nella preghiera, il Signore mi ha dato sempre quello che speravo, perché Lui è misericordioso e paziente. Grazie di tutto.

 

CHIAMATA (Filomena Comunità di Succivo)

  Il Signore in questo brano ci fa capire che la sua chiamata può avvenire all'improvviso; infatti Abramo per fede lascia tutto e obbedisce al comando di Dio e si avvia verso una terra sconosciuta senza una fissa dimora; inoltre è chiamato ad essere padre nella fede per molti popoli.

  Io credo che per fare ciò, bisogna avere una profonda conoscenza di Dio nel proprio cuore e fidarsi ciecamente, purtroppo noi uomini non siamo stabili e costanti come Dio, un giorno si sale e un altro si scende, penso che se mettessimo un po' di buona volontà e imparassimo a scegliere veramente da quale parte stare, il mondo migliorerebbe, dovremmo imitare tutti Gesù, il Maestro.

  La mia chiamata l'ho sentita quando ho fatto l'adesione all'ALAM. Quel giorno per me è stato molto emozionante. Anche se ritenevo di non essere degna, ho capito che il Signore mi chiamava all'Amore con la A maiuscola. Conoscere l'Amore Misericordioso di Dio è stata la mia salvezza e con la preghiera, la presenza costante alla Sua mensa, ho riacquistato quella fiducia che avevo perso, tutte le paure che mi portavo dentro sono scomparse, l'egoismo è diventato altruismo, l'odio, il rancore sono diventati Amore.

  Ho sofferto molto la solitudine nella mia vita, per vari motivi che ora non sto ad elencarvi. Adesso ogni giorno è una gioia per me e ringrazio sempre Dio, anche quando le cose non vanno come vorrei, ma quelle si sa, servono per crescere nella fede. Grazie anche alla Comunità, perché so che posso contare sul loro aiuto in ogni momento.

 

GRAZIE (Pina Del Prete Comunità di Succivo)

  Voglio ringraziare Dio e la Madonnina, perché da quando frequento il gruppo dell'Amore Misericordioso, ho modificato il mio carattere e anche se ho dovuto affrontare tante cose che mi sono capitate, sono riuscita a superare me stessa. In questi ultimi tempi ho reagito in modo più ragionevole rispetto a prima, perché ho capito che il Signore mi offriva l'opportunità di lavorare su me stessa. Grazie ai consigli preziosi di Teresa e Cesare, ho ragionato sulle cose e ho concluso che era giusto accettare e superarle senza bisogno di farne un dramma. Il Signore mi indica così sempre una giusta strada da percorrere ed io capisco che devo sempre seguire Lui.

 

DAGLI SCRITTI DEI SANTI E DI MADRE SPERANZA (Gianni e Nunzia Comunità di Succivo)

  Il peccato è una ferita mortale alla vita. Nella storia della salvezza notiamo che man mano che il male si diffonde nel mondo, gli anni di vita delle persone diminuiscono. Senza la benedizione di Dio, anche la salute fisica decade.

  La chiamata di Dio è libera; Egli sceglie i più piccoli e poveri.

  Chiama Abramo ad essere padre della fede per tutti i popoli. A Dio basta anche una sola persona che affronti il male rimanendo nell'innocenza e prendendo su di sé le conseguenze distruttrici del male, trasformandole in benedizione, per salvare un popolo.

  Il dolore è un evento particolare della vita: può essere affrontato in due modi diversi: superandolo con facilità, fidandosi di Dio, oppure lasciandosi distruggere totalmente, rimanendo lontani da Dio.

  Quando ci succede qualcosa di sgradito avvertiamo sofferenza fisica e morale, lo stesso ci accade quando cadiamo in peccato.

  Questa sofferenza non si può esprimere a parole, è una sofferenza morale per il male commesso. Quel dolore però è l'unico mezzo per rimediare al male. La colpa deve essere distrutta da un atto volontario di accettazione della pena, come con un atto volontario si è commessa la colpa. Se non si realizza questo cambio di mentalità, il peccato persiste nell'anima, con il rimorso e il pentimento per i peccati commessi e con conseguenze di lutto per l'essere umano.

  Dio invita con Misericordia e Amore il peccatore alla penitenza attraverso la riconciliazione, la Parola e nutrendoci dell'Ostia. Se lo facciamo viviamo di nuovo nella luce.

  


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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