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DICEMBRE 2005

     

PADRE NOSTRO (Dai quaderni di Maria Valtorta)

A cura di Rita

7 luglio 1943 - Dice Gesù :

” Nel Pater noster è la perfezione della preghiera.

Osserva: nessun atto è presente nella brevità della formula. Fede, speranza, carità, ubbidienza, rassegnazione, abbandono, domanda, contrizione, misericordia, sono presenti. Dicendola, pregate con tutto il Paradiso, durante le prime quattro petizioni, poi, lasciando il Cielo – che è la dimora che vi attende – tornate sulla terra, rimanendo con le braccia alte verso il Cielo per implorare per le necessità di quaggiù e per chiedere aiuto nella battaglia da vincersi per tornare lassù.

Padre nostro che sei nei cieli ”

O Maria! Solo il mio amore poteva dirvi : dite “Padre nostro”. Con questa espressione vi ho investiti pubblicamente del titolo sublime di figli dell'Altissimo e fratelli miei. Se qualcuno, schiacciato dalla considerazione della sua nullità umana, può dubitare di essere figlio di Dio, creato a sua immagine e somiglianza, pensando a questa mia parola non può più dubitare.

Il Verbo di Dio non erra e non mente. E il Verbo vi dice: dite “ Padre nostro ”.

Avere un padre è dolce cosa e forte aiuto. Io, nell'ordine materiale, ho voluto avere un padre sulla terra per tutelare la mia esistenza di bimbo, di fanciullo, di giovane. Con questo ho voluto insegnarvi, sia ai figli che ai padri, quanto sia grande la figura morale del padre. Ma avere un Padre di perfezione assoluta, quale è il Padre che è nei Cieli, è dolcezza delle dolcezze, aiuto degli aiuti.

Guardate a questo Padre Dio con timore santo, ma sempre più forte del timore sia l'amore riconoscente per il Datore della vita in terra e in cielo.

Sia santificato il Nome tuo

Con lo stesso movimento dei serafini e di tutti i cori angelici, ai quali e coi quali vi unite nell'esaltare il nome dell'Eterno, ripetete questa esultante, riconoscente, giusta lode al Santo dei Santi. Ripetetela pensando a Me che prima di voi, Io, Dio figlio di Dio, l'ho detta con venerazione somma e con sommo amore. Ripetetela nella gioia e nel dolore, nella luce e nelle tenebre, nella pace e nella guerra. BEATI quei figli che MAI hanno dubitato del Padre e in ogni ora, in ogni evento, hanno saputo dirgli : ” Sia benedetto il tuo Nome!”.

Venga il tuo Regno

Questa invocazione dovrebbe essere il battito del pendolo di tutta la vostra vita, e tutto dovrebbe gravitare su questa invocazione al Bene. Perché il Regno di Dio nei cuori, e dai cuori nel mondo, vorrebbe dire : Bene, Pace, e ogni altra virtù. Scandite perciò la vostra vita di innumerevoli implorazioni per l'avvento di questo Regno. Ma implorazioni vive, ossia agire nella vita applicando il vostro sacrificio di ogni ora, perché agire bene vuol dire sacrificare la natura, a questo scopo.

Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra

Il Regno del Cielo sarà di chi ha fatto la Volontà del Padre, non di chi avrà accumulato parole su parole, e poi si è ribellato al volere del Padre, mentendo alle parole anzidette. Anche qui vi unite a tutto il Paradiso che fa la Volontà del Padre. E se tale Volontà la fanno gli abitanti del Regno, non la farete voi per divenire , a vostra volta, abitanti di lassù?

Oh! Gioia che vi è stata preparata dall'amore uno e trino di Dio! Come potete voi non adoperarvi con perseverante volontà a conquistarla?

Chi fa la Volontà del Padre vive in Dio. Vivendo in Dio non può errare, non può peccare, non può perdere la sua dimora in Cielo, poiché il Padre non vi fa fare altro che ciò che è Bene e che, essendo Bene, salva dal peccare, e conduce al Cielo.

Chi fa sua la Volontà del Padre, annullando la propria, conosce e gusta dalla terra la Pace che è dote dei beati. Chi fa la Volontà del Padre, uccidendo la propria volontà perversa e pervertita, non è più un uomo: è già uno spirito mosso dall'amore e vivente nell'amore.

Dovete, con buona volontà , svellere dal cuore vostro la volontà vostra e mettere al suo posto la Volontà del Padre.

Dopo aver provveduto alle petizioni per lo spirito, poiché siete poveri, viventi fra i bisogni della carne, chiedete il pane a Colui che provvede di cibo gli uccelli dell'aria e di vesti i gigli del campo.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

Ho detto oggi e ho detto pane. Io non dico mai nulla di inutile.

Oggi. Chiedete giorno per giorno gli aiuti al Padre. E' misura di prudenza, giustizia, umiltà.

Prudenza: se aveste tutto in una volta, ne sciupereste molto. Siete degli eterni bambini e capricciosi per giunta. I doni di Dio non vanno sciupati. Inoltre, se aveste tutto, dimentichereste Iddio.

Giustizia: Perché dovreste avere tutto in una volta quando Io ebbi, giorno per giorno, l'aiuto del Padre? E non sarebbe ingiusto pensare che è bene che Dio vi dia tutto insieme, sotto-pensando con sollecitudine umana che, non si sa mai, è bene, avere oggi tutto nel timore che domani Dio non dia?

La diffidenza, voi a ciò non riflettete, è un peccato. Non bisogna diffidare di Dio. Egli vi ama con perfezione. E' il Padre perfettissimo. Chiedere tutto insieme urta la fiducia e offende il Padre.

Umiltà : il dover chiedere giorno per giorno vi rinfresca nella mente il concetto del vostro nulla, della vostra condizione di poveri, e del Tutto e della Ricchezza di Dio.

Pane. Ho detto “pane” perché il pane è l'alimento-re, l'indispensabile alla vita. Con una parola e nella parola ho chiuso, perché li chiedeste tutti, tutti i bisogni della vostra sosta terrena. Ma come sono diverse le situazioni della vostra spiritualità, così sono diverse le estensioni della parola.

Pane-cibo” per coloro che hanno una spiritualità embrionale al punto che è già molto se sanno chiedere a Dio il cibo per saziare il loro ventre. Vi è chi non lo chiede e lo prende con violenza, imprecando a Dio e ai fratelli. Costui è guardato con ira dal Padre poiché calpesta il precetto da cui vengono gli altri: “ Ama il tuo Dio con tutto il tuo cuore, ama il tuo prossimo come te stesso”.

“Pane-aiuto” nelle necessità morali e materiali per chi non vive solo per il ventre, ma sa vivere anche per il pensiero, avendo una spiritualità più formata.

“Pane-religione” per coloro che, ancora più formati, antepongono Dio alle soddisfazioni del senso e del sentimento umano e già sanno muovere le ali nel soprannaturale.

“Pane-spirito, pane-sacrificio” a quelli che, raggiunta l'età piena dello spirito, sanno vivere nello spirito e nella verità, occupandosi della carne e del sangue solo quel tanto che è strettamente necessario per continuare ad esistere nella vita mortale, finchè sia l'ora di andare a Dio. Questi hanno ormai scalpellato se stessi a modello e sono copie viventi di Me, sulle quali il Padre si curva con abbraccio d'amore.

Perdonaci i nostri debiti come noi li perdoniamo ai nostri debitori

Non v'è, nel numero dei creati, nessuno , eccetto mia Madre, che non abbia avuto da farsi perdonare dal Padre colpe più o meno gravi a seconda della propria capacità d'esser figli di Dio.

Pregate il Padre perché vi cancelli dal novero dei suoi debitori. Se lo farete con animo umile, sincero, contrito, piegherete l'Eterno in vostro favore.

Ma condizione essenziale per ottenere, per essere perdonati, è di perdonare. Se vorrete solo e non darete pietà al vostro prossimo, non conoscerete perdono dell'Eterno. Dio non ama gli ipocriti e i crudeli, e colui che respinge il perdono al fratello respinge il perdono del Padre a se stesso.

Considerate inoltre che, per quanto possiate essere stati feriti dal prossimo vostro, le vostre ferite a Dio sono infinitamente più gravi. Questo pensiero vi spinga a perdonare tutto come Io perdonai per mia Perfezione e per insegnare il perdono a voi.

Non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male ”.

In tentazione Dio non vi induce. Dio vi tenta con doni di Bene soltanto, e per attirarvi a Sé. Voi, interpretando male le mie parole, credete che esse vogliano dire che Dio vi induca in tentazione per provarvi. No. Il Buon Padre che è nei Cieli il male lo permette, ma non lo crea. Egli è il Bene da cui sgorga ogni bene. Ma il Male c'è. Ci fu dal momento in cui Lucifero si aderse contro Dio. Sta a voi fare del Male un Bene, vincendolo e implorando dal Padre le forze per vincerlo.

Ecco cosa chiedete con l'ultima petizione. Che Dio vi dia tanta forza da saper resistere alla tentazione. Senza il suo aiuto la tentazione vi piegherebbe perché essa è astuta e forte, e voi siete ottusi e deboli. Ma la Luce del Padre vi illumina, ma la Potenza del Padre vi fortifica, ma l'Amore del Padre vi protegge, onde il Male muore e voi ne rimanete liberati.

Questo è quanto chiedete col Pater che Io vi ho insegnato. In esso vi è tutto compreso, tutto offerto, tutto chiesto di quanto è giusto sia chiesto e dato. Se il mondo sapesse vivere il Pater, il Regno di Dio sarebbe nel mondo. Ma il mondo non sa pregare. Non sa amare. Non sa salvarsi.

Sa solo odiare , peccare e dannarsi. Ma Io non ho dato e fatto questa preghiera per il mondo che ha preferito essere regno di Satana. Io ho dato e ho fatto questa preghiera per coloro che il Padre mi ha dato perché sono suoi, e l'ho fatta affinchè siano una cosa sola col Padre e con Me fin da questa vita, per raggiungere la pienezza dell'unione nell'altra.”

LA NASCITA DI GESU'

15 Settembre

Dice Gesù “ …… La Giustizia divina, che non mentisce e non contraddice mai Se stessa, fu fedele alle sue antiche promesse, e alla Senza Colpa, come erano senza colpa i genitori primi, non applicò le due principali condanne della carne, di Eva in specie: il dolore della morte e il dolore del parto.

La mia nascita fu un'estasi dolcissima. Nel silenzio della notte che isolava dal mondo la dimora solitaria e umilissima, Maria s'era immersa nelle sue fervide contemplazioni di Dio.

La preghiera di Maria era sempre rapimento in Dio. E uscendo dal rapimento conobbe il Figlio. Fu anzi il primo pianto del Figlio-Dio quello che strappò la Madre dalla contemplazione spirituale di Dio per portare il suo sguardo a contemplare il Miracolo più grande dell'Universo :

UN DIO INCARNATO PER LA REDENZIONE DELL'UOMO .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

BUON COMPLEANNO GESU' !!!

Vorremmo farti dono di un mondo migliore dove regni la pace,

quella vera, che nasce dal profondo dei nostri cuori .

Vorremmo farti dono di cuori palpitanti di amore, perdono e carità.

Vorremmo farti dono di vite nuove accolte con gioia perché sono Tuo dono grande, inestimabile. Vorremmo farti dono della nostra vita vissuta secondo la Tua volontà e la Tua legge.

Vorremmo amarti e servirti in sincerità e letizia per rallegrare il Tuo cuore.

Vorremmo essere come Tu ci vuoi perché Tu vuoi solo la nostra felicità.

Vorremmo essere capaci di unire la nostra sofferenza alla Tua per confortarti un po'.

Vorremmo ……. ma la nostra fede e la volontà sono deboli e le distrazioni del mondo sono forti …

…. e allora facci Tu un dono, Gesù : donaci un Natale speciale che ci rinnovi nel profondo del cuore e una stella cometa che ci indichi sempre la strada da seguire per raggiungerTi. Grazie Gesù.

Messaggio del 30 Novembre 2005

SIATE TESTIMONI DELLA FEDE ……

Dice Maria :

Figli Miei, Mi servite come esemplari di vita cristiana,

legati l'uno all'altro come fratelli di veri figli di Dio.

Tutto l'universo attinge alla dimora di Dio e chiede aiuto per voi della terra.

Io vi esorto ancora a seguire Gesù Cristo nella vita di tutti i giorni,

sia nel lavoro che nel riposo.

Vegliate , figli Miei, perché la collera del male non sia sopra di voi,

liberatevi dalle incertezze e dal dubbio che Dio non vi osserva e non vi segue,

ma siate certi che è molto vicino a voi tutti.

Che la gioia della vera fede sia nei vostri cuori come dono di Dio per voi e che la vostra sola richiesta sia di perdono a Lui e ai vostri fratelli.




 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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