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FEBBRAIO 2015

     

PREPARAZIONE  SPIRITUALE  PER  LA

BEATIFICAZIONE  DI  MADRE SPERANZA

 

I miracoli succedono per opera del Signore, potrà sembrare strano ma per la seconda volta ho avuto la possibilità di andare a Collevalenza al Santuario dell’Amore Misericordioso, questa volta non ho esitato all’invito di Pierluigi e Luciana, soprattutto  per questo evento così importante: la Beatificazione di Madre Speranza di Gesù.

Io credo che la Madre mi abbia voluto vicino a lei sapendo quanto avessi bisogno e quanto fosse grande il desiderio di tornare al Santuario per raccogliermi in preghiera.

Per questo evento ho voluto prepararmi con la preghiera della Novena composta da Madre Speranza.

Il 12 maggio ho avuto la possibilità di partecipare all’incontro del gruppo con Suor Rifugio presso la parrocchia di Gesù Buon Pastore di Reggio Emilia.

               Con immenso piacere ho conosciuto Suor Rifugio, ho rivisto le persone che ho conosciuto a Roma al convegno e altre che fanno parte del gruppo dei laici dell’Amore Misericordioso. E’ stata una serata di raccoglimento in preghiera e di grande ascolto; la preghiera personale, i pensieri e le opinioni su quanto letto dal libro “Siate Santi “ per la formazione permanente.

               Suor Rifugio ha parlato con grande fede del Santuario e con devozione di Madre Speranza, ci ha raccontato episodi emozionanti, commoventi e anche divertenti, mettendo in evidenza la semplicità della Madre. I racconti di Suor Rifugio catturavano l’attenzione di tutti i presenti, in particolare la mia che per la prima volta venivo a conoscenza di tutte le meraviglie che il Signore aveva operato su Madre Speranza. Attendo con ansia e gioia il prossimo 9 Giugno dove Suor Rifugio terrà l’ultimo incontro prima delle vacanze estive.

               Il 22 Maggio era stata organizzata a Gavasseto frazione di Reggio Emilia, una serata dedicata a Madre Speranza in preparazione alla Beatificazione. Dopo la preghiera del Santo Rosario in chiesa,  ci siamo recati in una sala adiacente dove Luciana e Pierluigi hanno presentato brevemente due DVD, scelti per la serata, per farci conoscere ancora meglio Madre Speranza che loro hanno conosciuto di persona.

I DVD presentavano il suo vissuto, il suo percorso di fede, la sua parola, il pozzo con l’acqua dell’Amore Misericordioso, le testimonianze, i documenti che dimostrano la verità dei fatti e dei miracoli realmente accaduti. sono stati visti e ascoltati  con interesse e ammirazione da tutti i presenti perché approfondivano la storia del Santuario di Collevalenza. Una serata di raccoglimento e di grande emozione.

               Ho sentito il desiderio di approfondire la mia fede con  un altro passo importante: prima del viaggio al Santuario: dovevo confessarmi per purificare la mia anima dai peccati. Perciò mi recai il 28 Maggio alla chiesa del mio paese, entrai e pregai con devozione, poi arrivò Don Romano e mi confessai: rientrai a casa serena e pronta per affrontare il mio viaggio e proseguire il mio cammino.

                               

                               PARTENZA PER IL SANTUARIO 30-GIUGNO-2014

E’ arrivato il giorno tanto atteso, il viaggio per il Santuario di Collevalenza dove si svolgerà  la Beatificazione della Madre. Anna ci è venuta a prendere alle 7,30 con il suo pulmino: siamo partiti da Reggio Emilia in 6: io, Anna, Luciana, Pierluigi, Marisa e Giuliana. Il viaggio è stato tranquillo abbiamo recitato il Santo Rosario e letto alcuni episodi, testimonianze e racconti di Madre Speranza, commossi riguardo alla sua umiltà e divertiti per la sua simpatia e semplicità.

 Arrivati a Collevalenza  si respirava aria di festa

al Santuario c’erano tantissimi pellegrini provenienti da tutto il mondo. Abbiamo ritirato i pass, poi siamo entrati in Basilica per raggiungere la tomba di Madre Speranza: mi sono avvicinata con grande emozione e gioia nel cuore. Ero ritornata! La mia felicità era immensa.

La tomba della Madre era ricoperta da un  sottile telo bianco che la lasciava intravedere,  fiori viola sparsi sulla tomba, tantissime spighe di grano e piccole pigne, il tutto illuminato con luci che la facevano splendere. Fui colpita da una frase incisa davanti alla tomba sotto la croce di Gesù:

“Se il chicco di grano caduto a terra non muore rimane solo se invece muore produce molta frutto.”

Ero commossa con gli occhi colmi di lacrime che mi hanno sempre accompagnata per tutto il percorso in preghiera e raccoglimento.

Andammo poi a pranzo nella sala del sottopiazza  una sala enorme che può contenere 500 persone.

Dopo la preghiera di ringraziamento le volontarie ci  portarono un pasto semplice ma buono e abbondante.

               Nel pomeriggio ci siamo recati al Santuario per pregare e iniziare l’itinerario penitenziale in preparazione all’immersione nelle piscine dove c’è l’acqua miracolosa  che proviene dal pozzo che fu scavato per espressa volontà di Gesù  attraverso Madre Speranza nel 1960 profondo 122 mt.

               L’attesa e il percorso per il lungo corteo di pellegrini fu molta, ma non sentivo stanchezza

ne dolore alla schiena o alle gambe nonostante fossi rimasta in piedi parecchie ore, in qualsiasi altra  occasione non avrei resistito più di mezz’ora. Al momento non ci pensavo ero molto raccolta in preghiera ma poi riflettendo mi domandai come era possibile: l’unica risposta è stata che Madre Speranza mi abbia ascoltata e dato la consapevolezza che il Signore abbia voluto sorreggermi e aiutarmi a resistere al dolore e darmi la forza per proseguire. 

               Più mi avvicinavo all’entrata delle piscine, più era l’emozione e lo dicevo a Luciana che accompagnavo e insieme aspettavamo il nostro turno. Arrivato il nostro momento entrammo nello spogliatoio le volontarie mi avvolsero con un mantello azzurro e aspettai con ansia , tremavo  con gli occhi colmi di lacrime di gioia, avvertii come un caldo abbraccio e non era l’asciugamano che le gentilissime volontarie mi avevano avvolto al corpo, ma la fede che mi veniva dal profondo del cuore  che mi batteva forte per quanto mi stava accadendo.

Mi dissero di scendere un gradino tenendomi le braccia spalancate e mi chiesero di guardare l’immagine di Gesù dinanzi a me e di chiedere la grazia, tremavo rimasi immobile ed  era come se l’immagine si fosse tridimensionata e allontanata dalla parete avvicinandosi a me come se Gesù volesse accogliermi tra le sue braccia, il padre che accoglie la propria figlia, un attimo che non dimenticherò mai.

Continuando a tremare mi fecero scendere nella piscina sempre tenendomi le braccia spalancate e sorreggendomi mi avvicinarono alla parete dove c’era incisa la preghiera dell’immersione:” Signore mio e mio Dio per il tuo amore e la tua misericordia guarisci noi che siamo tuoi figli da ogni malattia specialmente da quelle che la scienza umana non riesce a curare; e fa che con il tuo aiuto, conserviamo sempre pura la nostra anima da ogni male.”

Lessi con voce tremante ma con tanto trasporto mi sembrava di essere in un’altra dimensione in un luogo luminoso non so come descrivere l’emozione di  quel momento.

               Mi aiutarono ad immergermi e dissero di sedermi, ci provai, però come mi  piegavo mi sentivo sollevata non riuscii in effetti a sedermi. Mi accompagnarono allo spogliatoio ricordo che ringraziai ma ero confusa e mi sentivo leggera come se avessi camminato su una morbida nuvola.

Li c’era Luciana che mi aspettava e gli chiesi sottovoce:”Perché a me non hanno fatto leggere la preghiera?.” Lei sorridendo rispose” Toni certo che l’hai letta ti ho sentita da qui e mi dicevo senti come prega ad alta voce e con il cuore!.

Non capisco tuttora coma possa aver letto con trasporto per poi dimenticare di averlo fatto , non  mi so spiegare e non so darmi risposta.

Ci siamo ritrovate con Pierluigi, Anna, Marisa e Giuliana e siamo rientrate in Basilica per i vespri e recitare il Santo Rosario poi a cena quindi all’albergo stanche ma felici per l’intensa giornata colma di tantissima  emozione e gioia.

                     LA BEATIFICAZIONE  DI  MADRE  SPERANZA  DI GESU’  

                                                                            31 GIUGNO 2014

Al mattino ci siamo alzati tutti  presto per prendere la navetta che ci ha portati da Acquasparta  dove eravamo alloggiati a Collevalenza dove c’erano già  tantissimi pellegrini e fervevano gli ultimi  preparativi per il grande evento di Beatificazione.

               Purtroppo il tempo non era favorevole  il cielo era coperto e c’era freddo, la nostra postazione era  fuori dietro al Santuario  dove avevano già disposto le sedie e un grande maxischermo che proiettava immagini della Madre con sottofondo musiche e canti molto belli in attesa della Celebrazione. Dopo  poco Luciana disse di non stare bene, così io e lei ci recammo in Cripta per stare un po’ al caldo. Era già colma di pellegrini in preghiera dinanzi alla tomba della Madre.

Sull’altare vi era  posizionato un altro monitor per consentire a tutti di seguire l’evento. Arrivò anche Pierluigi  disse di restare dentro perché  il tempo peggiorava ed era molto freddo.

                Ci sedemmo a fianco della tomba di  Madre Speranza e di fronte  al maxischermo, il mio primo pensiero appena sistemate fu per la Madre, mi girai e guardando commossa la tomba pensai” Madre vuoi proprio che ti sia vicino mi hai accolta dal primo giorno con un’ abbraccio e continui a coccolarmi!”

Fu un via e vai di pellegrini finche i Vescovi si prepararono e alle ore 11 in punto, attraversando la Cripta si portarono all’esterno dove era stato allestito  l’altare; ornato di tantissime rose gialle, un grande crocefisso e di lato una scritta “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.”   Le immagini che io vedevo e spiegavo a Luciana trasmettevano grandi emozioni, unitamente alle musiche e i canti del coro.

La Messa celebrata dal  Cardinale Angelo Amato fu molto partecipata, erano presenti   40 Vescovi 305 Sacerdoti e 10 diaconi provenienti da tutto il mondo.

 Il momento più commovente è stato  la lettura del documento di S.S. Papa Francesco relativo alla beatificazione: un sottolineato da un lungo applauso di gioia,  accompagnato dal suono delle campane a festa che  proseguirono fino al momento che si scoprì, il telo che copriva il grande quadro con l’immagine della Beata con le braccia aperte per accogliere tutti i pellegrini.

La celebrazione continuò con  preghiere, canti, musiche, con i racconti e le testimonianze di chi ha conosciuto la Madre e condiviso con lei la vita, le gioie e le sofferenze.

Terminata la liturgia io e Luciana uscite dalla Cripta ci inoltrammo tra la numerosa folla di pellegrini e un signore ci avvicinò e mi  pose tra le mani 2 petali di rosa che ornavano l’altare esclamando con gioia “Teneteli sono benedetti dalla Madre” Ringraziai, apprezzando il suo gesto. Ci siamo poi ritrovati col nostro gruppo e dopo aver parlato delle nostre impressioni, ci siamo recati a pranzo.

Subito dopo siamo tornati al Santuario per recitare il rosario e la preghiera dei vespri,  al termine ci è stata data la possibilità di baciare la Reliquia della B. Madre Speranza. In silenzio e composti ci siamo messi in fila. Mi avvicinai con le lacrime, la baciai e tornai al mio posto contenta di questa opportunità che conserverò  nel mio cuore.

Usciti dal Santuario,  trovai un’altra sorpresa: incontrammo emozionato e felice per il grande evento il sig. Bruno Benfatti che con tanta volontà  e  Amore Misericordioso scavò il pozzo, lo abbracciai contenta di aver conosciuto la persona che ha creduto e aiutato la Madre a realizzare ciò che il Signore le aveva chiesto . Se ora possiamo bere l’acqua e immergerci nelle piscine è merito della sua perseveranza e fede.

La giornata si è conclusa con musiche, danze e canti e il Santuario  illuminato a festa splendeva di tutta la sua bellezza nel crepuscolo.

La mia permanenza al Santuario è stata un’esperienza che mi ha fatto riflettere  e aprire il cuore e capire quanto sia grande l’amore che Gesù ha per i suoi figli donando la sua vita in croce per noi.

                Gesù disse alla Madre che il Santuario avrebbe accolto tantissimi pellegrini da tutto il mondo, oggi è una realtà che ci dimostra quali grandi meraviglie sa fare il Signore.

               L’ANGELUS  DI  PAPA FRANCESCO ROMA  01 GIUGNO 2014

Oggi partenza per Roma con il pullman dal Santuario di Collevalenza per assistere all’ Angelus di Sua Santità Papa Francesco: in piazza S. Pietro c’era tantissima gente come tutte le domeniche.

Ma oggi è un giorno speciale perché c’eravamo noi laici dell‘Amore Misericordioso, arrivati numerosi con enormi striscioni col motto della nostra Beata: “Todo Por Amor”.

Avevamo tutti  un cappellino bianco per distinguerci dagli altri e farci riconoscere da Sua Santità e si notava che eravamo tutti pervasi da una grande gioia. Sua Santità si affacciò alla consueta finestra accolto da un caloroso applauso e dal nostro motto “Todo Per Amor!!”

Ascoltai con attenzione il discorso di Sua Santità che parlò dalla Beata mettendo in risalto le sue virtù eroiche e il carisma dell’Amore Misericordioso vissuto e diffuso da lei con tenace  perseveranza

Terminato l‘Angelus  tutti i pellegrini si  sono incamminati  attraversando una via secondaria del Vaticano per raggiungere l’entrata della Basilica di S. Pietro per assistere alla Messa di ringraziamento per la Beatificazione di Madre Speranza. Eravamo tantissimi, entrai emozionata in san Pietro… era la prima volta… nonostante cercassi di seguire il gruppo per non perdermi non potei fare a meno di ammirare le bellezze che mi circondavano. Fu ancora per tutti una forte emozione e grande gioia, essendo concelebrata anche qui come a Collevalenza da oltre 100 tra Sacerdoti, Vescovi e diaconi,  presieduta dal Cardinale Mons. Ennio Antonelli, il quale ha fatto un’omelia veramente ricca, profonda e importante sulla figura e le opere della Madre.

 Usciti dalla Basilica abbiamo consumato un pranzo veloce, poi abbiamo raggiunto i pullman per il rientro al Santuario, dove sono continuati i festeggiamenti con canti e musiche.

 

                  PARTENZA PER IL RIENTRO A CASA  02 GIUGNO 2014

E’ lunedì  mattina, ci siamo alzati presto per il rientro a casa.

               Sono stata felice di aver trascorso questi giorni di grande spiritualità e fede con splendide persone e amici che mi hanno aiutato a prepararmi al grande evento, il loro appoggio, sostegno e insegnamento è stato per me molto importante. Allontanarmi dal Santuario è stato difficile, il tempo trascorso, anche se poco, ha lasciato un ricordo indelebile nel mio cuore. Porterò sempre con me le impressioni che ho avuto  nell’immergermi nella piscina, dove ho provato emozioni indescrivibili, soprattutto pregando davanti alla bellissima immagine di quel volto di Gesù, che ha tanto parlato alla Madre e che da oggi parla anche a me; La Cripta dove c’è la tomba dalla Beata Madre Speranza davanti alla quale ho molto pregato;

Le braccia aperte della Madonna, venerata come Maria Mediatrice, che accoglie i pellegrini, il grande e profondo amore, calore, accoglienza e serenità che ho sentito varcando la soglia della Basilica, che ti spinge a pregare con devozione.

               Un ringraziamento è doveroso alle Ancelle dell’Amore Misericordioso, che continuano l’opera della Madre, accogliendo i pellegrini con  semplicità e a braccia aperte.

               Un ringraziamento a tutti i volontari, che hanno lavorato tanto con professionalità  e che hanno dimostrato gentilezza e pazienza, permettendo  di farci trascorrere nel migliore dei modi  i 3 giorni di permanenza al Santuario.

              

Dopo quanto vissuto sento di dover testimoniare con la mia vita l’Amore Misericordioso di Gesù, che ho sentito dentro di me; parlerò a chi mi è vicino della figura, delle opere e della spiritualità della  Beata Madre Speranza, spiritualità che rivolge a Dio ma che poi si china per curare le ferite di tutta l’umanità.

                            

 

                                                                                                                 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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