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MARZO 2005

     

PARABOLA DEL FICO (Mt 24,32-44)

Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.

Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata.

Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.

Le parabole di Gesù sono deliziose perle di verità, racchiuse in semplici astucci. Non è una lezione di botanica, ma è un richiamo alla riflessione profonda che sa prendere da ogni evento spunto si meditazione. Il miracolo permanente della vita che si rinnova ad ogni primavera, è un messaggio di speranza, che ci rassicura che non ci saranno sorprese nel corso dell'anno.

Quando però il miracolo è permanente, noi finiamo per vederlo come un evento naturale e non ci stupisce più, non eleviamo più il nostro pensiero a Dio per lodarlo e ringraziarlo.

Questo per la similitudine, Gesù però non voleva richiamarci solo alla gratitudine, ma voleva portare la nostra riflessione dal noto all'ignoto, dalla natura alla grazia, la natura fa da maestra. Anche in campo spirituale succede la stessa cosa.

Nel matrimonio : se vedi segni di attenzione reciproca, di reciproco sostegno, di dialogo rispettoso, di fedeltà, di interesse, di attaccamento, di affetto, capisci che l'amore germoglia in atti concreti, puoi ringraziare Dio. Se avviene il contrario: attenzione! Qualcosa non va! Occorre rivedere la situazione, bisogna fermarsi e analizzare il sistema coppia – famiglia, per rimediare.

Nell'educazione dei figli: se sono studiosi, aperti, gioiosi, desiderosi di affetto, affettuosi essi stessi, se collaborano in famiglia, se rispettano le regole, se frequentano la chiesa e i sacramenti, se hanno amicizie sane, se assolvono ai loro doveri, se non poltriscono a letto…. Si capisce che la loro giovinezza sta germogliando sotto lo sguardo protettore e benedicente di Dio; se avviene il contrario, è un campanello d'allarme: ci avverte che bisogna prendere provvedimenti.

Nella vita spirituale : se rivolgiamo spesso il pensiero a Dio, se viviamo nella sua grazia, se siamo fedeli agli impegni presi, se siamo sensibili ai bisogni altrui, se nelle avversità rafforziamo la nostra speranza e progrediamo nella pace, se ci lasciamo rigenerare dalla grazia per mezzo della confessione ogni volta che ne abbiamo bisogno, se facciamo attenzione a tutto il nostro essere: corpo, cuore, anima, perché tutto si esprima con equilibrio, possiamo stare tranquilli; se qualche elemento in noi geme, è segno che dobbiamo cambiare gli aspetti difettosi.

Quando vediamo nel mondo i segni apocalittici , possiamo pensare che il tempo della manifestazione di Gesù è iniziato. Le situazioni che viviamo ci fanno pensare che l'allerta è iniziato e perciò non è prudente da parte nostra far finta di niente: c'è scarsa fede, molta trasgressione, tanta fragilità spirituale, calamità e segni premonitori, messaggi dal cielo… che altro aspettiamo per convertirci? Il rimandare non è saggio. Potrebbe essere troppo tardi.

 

 

 

 

     

 

•  Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte.

•  Noi, creature speciali, abbiamo la capacità di riflettere, siamo autocoscienti, non possiamo perciò vivere come fossimo animali guidati dal solo istinto, eppure, Gesù, tante volte gli animali dovrebbero offendersi sentendo che ci paragoniamo a loro, perché loro rispettano i loro istinti, noi non rispettiamo il dettato della nostra coscienza. Rendici saggi, Signore.

•  In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

•  La generazione che stiamo vivendo è quella della grazia. Abbiamo ricevuto da Te, Signore, la redenzione e tutti i mezzi per salvarci: la Parola e i Sacramenti. Se viviamo da trascurati, come se nulla fosse avvenuto, come se Tu, Gesù, non fosse mai nato, ci precludiamo la salvezza. Fa' che questo non avvenga né per noi né per i nostri figli e fratelli.

•  Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.

•  Tu, Gesù, come fratello premuroso, ci avverti perché non siamo colti di sorpresa, ma ci prepariamo all'incontro con Te Signore e Giudice misericordioso. Grazie, Gesù, Tu non hai lasciato nulla di intentato, perché noi siamo sempre pronti a dare ragione della nostra fede.

•  Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo.

•  Quanto ci prende questo nostro mondo, Signore! Come siamo sempre affaccendati a realizzare progetti terreni, che hanno la durata di un respiro, mentre non abbiamo mai tempo per dedicarci alla nostra anima, che vivrà la sua eternità dove e come stiamo decidendo oggi. Signore, facci capire che il tempo è grazia e va usato saggiamente per ottenere dalla tua bontà il Regno dei cieli.

•  Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.

•  Tutti i giorni, sorella morte, intorno a me prende amici e parenti. Un giorno prenderà anche me, per mettere fine al mio periodo di prova su questa terra e iniziare la Vita vera insieme a Te, nel tuo Regno. Gesù, concedimi di desiderare quel momento e di non temerlo.

•  Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.

•  Solo questo dovrebbe interessarci: essere pronti! Ma la vita terrena ci inganna con le sue false esigenze e soprattutto la nostra superficialità non ci permette di trasformare tutto in amore, per trovarci pronti all'incontro con Te. Vieni, Signore Gesù e fa' che la nostra anima ti sappia accogliere come la sposa accoglie lo sposo.

 

 

 


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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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