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OTTOBRE 2004

     


SETTE MALEDIZIONI AGLI SCRIBI E FARISEI (Mt 23, 13-32)
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!

E' veramente triste questo discorso e tutti vorremmo che non ci riguardasse, ma purtroppo un fariseo potrebbe essere nascosto anche tra le pieghe del nostro cuore, e, all'occorrenza, indurci a fare le sue scelte di comodo. E chi può dire in verità di essere esente da questo peccato? L'egoismo è molto astuto, spesso si traveste per non farsi riconoscere, indossa abiti di una giustizia umana, che non è quella evangelica.
Forse anche noi non vogliamo entrare nel regno dei cieli, almeno non lo vogliamo concretamente e i nostri figli, guardando il nostro esempio, non sono orientati a conquistarlo, "costi quel che costi". Chi può dire di essere sempre coerente? Nella propria intimità, nella vita di coppia, nella vita familiare, nel lavoro, nell'impegno cristiano….? I figli vedono, giudicano e tirano le loro somme. I figli ci sono stati dati per orientarli verso Dio… possiamo dire di farlo veramente?
Quante leggi ambigue, anche nella nostra società: Uccidere non si deve, ma se il bimbo è ancora nel seno della madre, lo si può fare; dare la morte non si deve, ma se uno è vecchio o andicappato lo si può spegnere dolcemente con una morte assistita; il matrimonio è indissolubile, ma quando diventa difficoltosa la convivenza, si può cambiarla… e così via. "Guide cieche!", direbbe Gesù.
Quante decisioni ingiuste nel nostro mondo! Si distruggono interi raccolti per non abbassare il prezzo, raccolti che Dio ha benedetto, e si lasciano morire di fame i tre quarti dell'umanità. Si cercano gli evasori fiscali (moscerino) e si autorizza l'evasione globale dai nostri doveri di giustizia, di fraternità, di misericordia; si grida contro la guerra, ma si mettono le premesse per tutte le guerre: le ingiustizie.
Anche noi curiamo l'immagine perché il mondo non ci giudichi, per sentirci inseriti in esso, ma non ci curiamo del giudizio di Dio, che è quello che veramente vale.
"Sepolcri imbiancati!" Nessuno di noi vorrebbe questo appellativo, soprattutto non vorremmo che ce lo rivolgessero le persone che contano. Ma i figli non contano? Eppure, quante volte dentro di sé non capiscono i nostri comportamenti e soffrono la stessa tristezza che si prova di fronte ad un sepolcro, magari molto bello esternamente, ma è pur sempre un sepolcro che nasconde la morte.
Noi pure, come i farisei, ci creiamo i nostri idoli (calcio, spettacolo, musica, moda…), innalziamo loro troni e li riempiamo di trofei, per poi dimenticarli nel momento dell'insuccesso e magari inveire perché non ci ha dato le soddisfazioni che, nel nostro orgoglio di tifosi, ci attendevamo… idoli usati e poi gettati secondo l'umore del momento.
Gesù ci fa riflettere, non nascondiamoci dietro il dito, abbiamo il coraggio di riconoscerci e di cambiare vita.

 

 

· Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.
· Gesù, libera il mio cuore dall'ipocrisia, dalla smania di apparire ciò che non sono e che non mi impegno per divenire. In un mondo che si pasce di apparenze, non guarda alla sostanza delle cose mi sento stordito. Aiutami ad oltrepassare il visibile, a cogliere l'invisibile presente in tutti.
· Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
· Anche io faccio proseliti, nel senso che, con i miei ragionamenti, cerco di indurre gli altri a pensarla come me. Ma aiutami ad analizzare i miei pensieri per capire se sono conformi a i tuoi.
· Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
· Gesù, noi saremo giudicati sull'amore vero e questo giudizio sarà emesso alla tua luce e sotto l'indicazione infallibile della coscienza. Purifica la mia mente e il mio cuore, per non essere trovato in inganno.
· Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
· Spirito di Dio, luce della mia mente e del mio cuore, fammi vedere il cammello che è nel mio cuore, perché non mi accanisca contro il moscerino che è nel cuore del coniuge, e dei parenti.
· Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!
· Padre, forse anch'io rapino la buona stima degli altri con le mie critiche acute e senza carità, con i miei giudizi facili, che non risparmiano nessuno, con le mie intemperanze di ogni tipo. Perdonami. Rendimi misericordioso come Tu sei misericordioso con me.
· Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
· Signore, se anch'io sono un sepolcro imbiancato, aiutami a riconoscerlo e a provvedere in tempo, prima che arrivi la morte a mettere il suo punto alla mia vita.
· Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
· Chissà, Signore, quante volte Tu mi hai parlato per mezzo dei tuoi profeti ed io sono stato sordo, li ho disprezzati, non mi sono premurato di capirli e di correggermi. Se ho colmato la misura della tua misericordia, dilata ancora il tuo Cuore e il mio, perché finalmente, soverchiata dal tuo Amore, possa capire e convertirmi. Amen

 

 

 


 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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