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APRILE 2006

 

 

LETTERA PER UNA CHIESA CHE SI VANTA

All'angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi:

Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: «Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla», ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista. Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.

Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese . (Ap 3:14-22)

   Dio si dichiara l' “Amen”, quello che può dire l'ultima parola, il Testimone verace.

  Purtroppo ciò che ha da dire a questa Chiesa è terribile: “Non sei né fredda né calda!” E' la “tiepidezza”, l'atteggiamento degli eterni indecisi, di chi non vuole scomodare nessuno, di chi pretende di trarre vantaggi da Dio e dagli uomini…. Questo atteggiamento provoca il vomito di Dio, il rifiuto.

  Questi tali possono chiamarsi “opportunisti”.

  Essi si vantano affermando che sono ricchi perché non scontentano nessuno e perché, superficiali come sono, non avvertono l'insoddisfazione della loro anima. Se l'ascoltassero capirebbero ciò che dice di loro l'Amen”, il “Testimone verace, il “Principio della creazione”; ebbene Egli dice: “Povera anima, sei una miserabile, fossi almeno fredda, ti accorgeresti, ma, essendo tiepida, sei miserabile e infelice, sei povera, cieca e nuda”.

  Che sorpresa nell'ultimo giorno per l'infelice tiepido, vedersi nella verità!

  Eppure Dio non vuole vendicarsi, non vuole rigettare i suoi figli, li vuole solo richiamare per amore. Li esorta ad acquistare da Lui “oro raffinato nel fuoco”: un amore purificato da ogni forma di egoismo, perché solo l'amore vero arricchisce davvero l'anima.

  La veste bianca con cui vuole rivestire la sua nudità è la veste della grazia battesimale, conservata pura da ogni peccato o purificata nel Suo Sangue mediante la Riconciliazione; il collirio che toglie il velo dagli occhi è lo Spirito Santo, che Lui vuole inviare all'anima solo che questa sia disposta ad accoglierlo.

  Egli, infatti, sta alla porta e bussa. Povero Dio, messo alla porta dalla creatura teneramente amata! E non promette fiamme e fuoco quando l'uscio sarà aperto, ma promette una grande festa: festa nel cuore, festa nel cielo, promette un banchetto celeste; addirittura, come il padre del figlio prodigo vuole ridargli la dignità di figlio e la possibilità di sedere sul suo trono.

  Ma non vediamo l'amore appassionato di un padre buono, di una tenera madre in tutto questo? Ma a chi interessa la felicità dell'uomo se non al padre e alla madre?

  Vogliamo ancora lasciarlo alla porta?

  Che mistero il cuore dell'uomo! Perché mai restiamo così indifferenti di fronte ad una proposta così allettante per noi egoisti, ambiziosi, desiderosi di onori, di gioia, di felicità!

Riflessione personale

•  Rispondiamo con sincerità anche quest'ultima lettera a Dio.

•  Facciamo il serio proposito di scuoterci dalla nostra apatia, dalla nostra tiepidezza, che questo campo scuola segni un punto di non ritorno nella nostra vita.

Risposte

  

  L'amore che ho per il Signore nell'ultimo tempo mi sembra che sia affievolito perché penso poco a Lui e nella mia vita non sempre lo metto di fronte a me, come Colui che deve indicarmi la via da percorrere. Lo ringrazio ogni volta che mi torna in mente per tutte le cose che mi dà e anche per quelle cose che io non capisco, perché penso che un giorno queste cose mi saranno chiare. Sento che sono più portato alle cose della vita terrena che alle cose che Lui mi dice con le lezioni del Vangelo. Comunque anche se non lo sento vivo dentro di me, cerco di fare delle cose buone. Eppure qualche tempo fa ero come innamorato del Signore e mi sentivo appagato in ogni cosa; se rapporto quel periodo ad oggi, capisco che il mio amore non è troppo forte, comunque io penso sempre al Signore. Quando ero innamorato di Lui testimoniavo a chiunque quanto è bello vivere nell'amore del Signore e quanto si sta bene. M'interessava solo Lui e a tutti i miei amici sposati dicevo quanto era bello il sacramento del Matrimonio, ma poi, quando mi sono accorto che tutto quello che dicevo e testimoniavo, anche se era stato capito non aveva un seguito, mi sono demoralizzato e ho evitato di dare questo messaggio. So in cuor mio che questo comportamento non è buono e devo riprendere a testimoniare l'amore del Signore. Questa testimonianza fa stare bene anche me. Il Signore non mi ha mai deluso e per certi aspetti mi ha sempre esaudito in tutte le mie richieste sia in modo diretto che in modo indiretto.

  Per la mia famiglia non ho mai avuto un progetto, perché quando ho deciso di sposarmi, l'ho fatto in modo superficiale e con molta incoscienza, ignorando nel profondo il senso di formare una famiglia. Però guardando nel tempo passato, ho visto che la famiglia è una cosa bellissima e molto fragile ed io, con il mio orgoglio, la stavo distruggendo; però grazie al Signore, ne sono diventato consapevole ed ho cercato di riparare. Sicuramente io devo ancora comprendere in modo più profondo come santificare la mia situazione familiare, ma fin da ora so già che se m'impegno, pian piano, attraverso le circostanze, mi sarà rivelato il modo giusto di comportarmi.

  Alla base di tutto c'è la fede per il Signore, perché altrimenti non ha senso rivolgersi a Lui per il proseguo della nostra vita. Io ho fede nel Signore, l'unico problema è vedere quanta fede ho. In cuor mio prego sempre, chiedendo che la mia fede cresca. Penso che nonostante la società di oggi sia orientata a ben altro, io rimango nella fede del Signore perché ho capito che la mia vita dipende da Lui, anche se Lui lascia a me la gestione. Se io ed altri cristiani non proclamiamo la fede nel Signore e non riscopriamo i valori evangelici, non testimoniamo a noi e agli altri che la vita non è fatta solo di cose materiali ma anche di valori spirituali, diventiamo responsabili del degrado del mondo.

  Nei momenti di difficoltà chiedo aiuto al Signore con la preghiera intensa. Una cosa voglio migliorare: mi propongo di pregare il Signore anche quando le cose vanno bene, perché penso che bisogna sempre avere a fianco a noi il Signore. Alcune volte uso gli impegni come giustificazione per non partecipare alla riunione del gruppo. So che questo non va fatto e se mi chiedo il perché del mio comportamento non so rispondere, l'unica cosa che posso dire è che sono attratto dalle cose materiali della vita. L'orgoglio è come una malattia che uccide tutto ciò che contagia, comunque so che devo lasciare la mia famiglia nelle mani del Signore, perchè è la cosa più saggia che io posso fare per loro; Dio, sicuramente provvederà sia materialmente che spiritualmente al loro fabbisogno. Penso che ho molta strada da fare per prendere il sentiero che mi porterà alla casa del Signore, infatti non sono capace di valorizzare la sofferenza e di chiedere il castigo per le mie mancanze. Sono convinto che Dio è Amore, perché da Lui ha origine ogni cosa. La mia fede è debole e per questo non so resistere alle tentazioni della vita di tutti i giorni. Questo lo sento come un limite e non so se saprò essere determinato fino al martirio. Comunque, Signore, se Tu hai per me questo progetto, io Ti pregherò affinché sappia attingere da Te la forza per capire la tua volontà. Mi scontro continuamente con i problemi materiali della vita quotidiana e questa mia debole fede mi porta lontano da Te, creandomi dei valori e aspirazioni che sicuramente non rientrano nel tuo progetto, per questo ti prego affinché la mia fede diventi forte e mi faccia da scudo contro tutti quei falsi valori e aspirazioni, che mi allontanano da Te. Grazie, Gesù. Sandro

Preghiera   

Pensando ai tuoi insegnamenti, che ci tramandi con il Vangelo, credo di non aver fatto molto per meritare il mio ingresso in Paradiso, non mi sono applicato abbastanza.

  Per mettere in atto i tuoi insegnamenti, per prima cosa dovrei togliermi dal cuore tutto il mio io con tutte le false aspirazioni e i falsi idoli, solo così potrò nascere ad una vita nuova e dedicarmi completamente a Te

  Le scelte della mia vita sono state determinate in gran parte dalle aspirazioni materiali e solo in rari casi mi sono rivolto a Te, facendoti scegliere. So di essere una persona con moltissimi difetti e di peccare, quindi ritengo giusto se Tu decidi di castigarmi per il mio operato, ma poi vorrei essere giudicato dalla tua misericordia.

  Alcune volte noto che sono avvolto da una pigrizia immensa, che mi toglie ogni iniziativa e se non fosse per Vera che mi scuote anche in modo energico e per Suor Rifugio, rischierei di perdermi e di tornare nel buio totale. Sono sicuro che impegnandomi in modo attivo e in primis, potrei togliermi di dosso la pigrizia. Ogni volta che ho chiesto aiuto a Te con la preghiera, Tu che sei infinitamente buono, mi hai sempre ascoltato e hai sempre esaudito le mie richieste; e quando non lo hai fatto, mi hai fatto capire con l'andare della vita, il perché.

  Tu, Signore, non mi hai mai abbandonato, mentre io, con i miei difetti, ti deludo in continuazione. Sicuramente le mie scelte sono sbagliate e io me ne assumo le mie responsabilità, quindi se sbaglio castigami, ma ti prego, Signore, castiga solo me e non quanti, ignari, vivono vicino a me.

  Questa presa di coscienza, Signore, mi deve servire con il tuo santo aiuto, ad essere un tuo servitore, che fa la tua volontà. Per questo, Signore, io ti prego affinché il mio cuore sia pieno solo di Te, solo così sarò felice e pieno d'amore da tramandare e infondere nei miei cari e nei fratelli. Grazie, Gesù.

  Signore, Tu non mi hai mai abbandonato, sei sempre stato vicino a me, sostenendomi, ma io ero distratto dagli eventi della vita e non mi accorgevo di Te. Tu mi hai dato sicuramente molte possibilità perché io ti notassi, ma io non ti vedevo, avevo gli occhi coperti dal mio io.

  Signore, ti ringrazio per non avermi mai abbandonato, di aver avuto tanta pazienza da aspettarmi.

  L'Incontro Coniugale di qualche anno fa, mi ha rivelato la tua presenza e mi ha fatto capire quanto sei importante, ed ha cambiato la mia vita, anche se non in modo radicale. Da quel giorno so che la forza mi viene data da Te. In quel periodo, vivendo al tuo cospetto, ero felice, non conoscevo altro che Te e ad ogni persona che incontravo parlavo di Te, testimoniavo il mio cambiamento, volevo che anche gli altri provassero la mia stessa felicità. Dopo alcuni insuccessi o verifiche, mi sono demoralizzato, ho notato che gli altri mi assecondavano e, al dunque, tutti avevano sempre qualche problema che impediva loro di condividere le mie scelte.

  Signore, sono ancora innamorato di Te, ma sento che il mio amore è cambiato: è un amore diverso che non so descrivere. A Te che tutto sai, non posso nascondere che ho perso anche l'entusiasmo di parlare di Te con le persone che non fanno un cammino di fede. Questa cosa mi fa sentire tiepido, perché Tu sai che nel mio cuore ci sono tanti propositi, ma non ne porto a compimento neanche uno, perché anch'io, quando devo realizzare i propositi, vengo sopraffatto dalla vita quotidiana.

  Signore, questo campo-scuola, con il tuo aiuto, vuole segnare in me una ripresa e un nuovo innamoramento più profondo e duraturo, che ogni giorno, con il tuo santo aiuto, mi aiuterà ad avvicinarmi sempre più al compimento dei propositi che ho nel cuore.

                Grazie, Gesù.

                      Sandro

 

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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2021
 
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