"E I DUE SARANNO UNA COSA SOLA"
              Canto d'inizio: Ai tuoi piedi
              · Iniziamo questo momento d'intimità con Gesù, 
                nel nome del Padre, che ci ha creati a sua immagine, nel nome 
                del Figlio che, col suo sacrificio redentore, ci permette di rimanere 
                nell'amore, nel nome dello Spirito Santo, che vuol fare di noi 
                due una cosa sola nell'amore.
              ATTO PENITENZIALE
                · Gesù, prima di ascoltare la tua Parola, prima 
                di adorarti e di benedirti, desideriamo esporti le nostre povertà, 
                perché Tu le risani.
                · Signore, ascoltaci ed esaudiscici.
                · Signore Gesù, tu sei venuto a guarire i cuori 
                feriti e tribolati, ti prego di guarire i traumi che provocano 
                turbamento nel mio cuore, ti prego, in particolar modo, di guarire 
                quelli che sono causa di peccato. Ti chiedo di entrare nella mia 
                vita, di guarirmi dai traumi psichici che mi hanno colpito in 
                tenera età e da quelle ferite che me li hanno provocati 
                lungo tutta la vita.
                · Signore, ascoltaci ed esaudiscici.
                · Signore Gesù, tu conosci i miei problemi, li pongo 
                tutti nel tuo cuore di Buon Pastore. Ti prego, in virtù 
                di quella grande piaga aperta nel tuo cuore, di guarire le piccole 
                ferite che sono nel mio. Guarisci le ferite dei miei ricordi, 
                affinché nulla di quanto mi è accaduto mi faccia 
                rimanere nel dolore, nell'angustia, nella preoccupazione.
                · Signore, ascoltaci ed esaudiscici.
                · Guarisci, Signore, tutte quelle ferite che, nella mia 
                vita sono state causa di radici di peccato. Io voglio perdonare 
                tutte le persone che mi hanno offeso, guarda a quelle ferite interiori 
                che mi rendono incapace di perdonare. Tu che sei venuto a guarire 
                i cuori afflitti, guarisci il mio cuore.
                · Signore, ascoltaci ed esaudiscici.
                · Guarisci, Signore Gesù, quelle ferite mie intime 
                che sono causa di malattie fisiche. Io ti offro il mio cuore, 
                accettalo, Signore, purificalo e dammi i sentimenti del tuo Cuore 
                divino. Aiutami ad essere umile e mite.
                · Signore, ascoltaci ed esaudiscici.
                · Concedimi, Signore, la guarigione dal dolore che mi opprime 
                per la morte di persone care. Fa' che possa riacquistare pace 
                e gioia per la certezza che Tu sei la Risurrezione e la Vita. 
                Fammi testimone autentico della tua Risurrezione, della vittoria 
                sul peccato e sulla morte, della tua presenza di Vivente in mezzo 
                a noi. Amen.
                · Signore, ascoltaci ed esaudiscici.
                · Augusta Regina del cielo e Sovrana degli angeli, a te 
                che hai ricevuto da Dio il potere e la missione di schiacciare 
                la testa a Satana, noi chiediamo umilmente di mandarci legioni 
                celesti, perché al tuo comando inseguano i demoni, li combattano 
                dappertutto, reprimano la loro audacia e li respingano nell'abisso. 
                Amen.
                · Signore, per intercessione di Maria Mediatrice, ascoltaci 
                ed esaudiscici.
                · San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro 
                la malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto. 
                Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, principe 
                delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia 
                nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano 
                per il mondo a perdizione delle anime. Amen.
                · Signore, per intercessione di S. Michele Arcangelo, ascoltaci 
                ed esaudiscici.
                (Segniamoci con l'acqua benedetta)
                INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
              Canto: Spirito di Dio consacrami
              ASCOLTIAMO LA PAROLA
                Dal libro della Genesi (Gen 2:20-25)
                "E Dio disse: 
                "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, 
                e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, 
                su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano 
                sulla terra".
                Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; 
                maschio e femmina li creò.
                Dio li benedisse e disse loro:
                "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela 
                e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni 
                essere vivente, che striscia sulla terra".
                Poi Dio disse: 
                "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è 
                su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che 
                produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, 
                a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano 
                sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo 
                ogni erba verde". E così avvenne. (Gen 1:26-31)
                Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli 
                uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non 
                trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore 
                Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; 
                gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 
                Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, 
                una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: 
                "Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso 
                dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo 
                è stata tolta".
                Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si 
                unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. Parola 
                di Dio.
                · Rendiamo grazie a Dio
              RIFLETTIAMO SULLA PAROLA
              Lei: Signore, Tu hai pensato a me fin dall'eternità e 
                mi hai affidato un compito meraviglioso, quello di riprodurre, 
                in versione umana, un'immagine della Trinità. Hai scelto 
                per me un compagno col quale realizzare un circuito d'amore indissolubile 
                come il vostro. Hai messo nel mio cuore una forte attrazione per 
                lui e mi hai detto: "Amalo come io lo amo, amalo al posto 
                mio, trasforma in gesti umani l'amore sponsale che io ho per lui
"
                Lui: C'incontrammo, Gesù, e ci riconoscemmo. Fu bello sperimentare 
                l'amore
 Ora capisco, era un'esperienza divina. Ci guardammo 
                negli occhi, ci capimmo, nacque un'intesa
 e decidemmo: Staremo 
                insieme per tutta la vita, neanche la morte ci dividerà, 
                perché l'amore è più forte della morte. Oltre 
                la vita terrena, insieme vivremo l'eternità, dove berremo 
                insieme l'Amore alla sua sorgente.
                Lei: E Tu consacrasti il nostro amore, lo benedicesti, lo rendesti 
                fecondo, ci colmasti di vita, di gioia, di tenerezza
. Che 
                prodigio! Ero una creatura alle soglie della vita, non sapevo 
                cosa fare
 scoprire un'altra creature e riconoscerla "osso 
                dalle mie ossa, carne della mia carne", rispondere al suo 
                amore e "divenire una sola cosa" nell'amore
., 
                e poi, misteriosamente, trovarsi in tre! Dio mio, mi accorgo che 
                Tu mi hai messo a parte del tuo mistero, rendendomi protagonista 
                dell'amore e della vita. Dio mio, sono confusa e piena di riconoscenza 
                e ti dico: Non sono degna di tanta fiducia, di tanto amore. Grazie, 
                Dio dell'Amore e della Vita! 
                Lui: Doveva essere estasi, doveva essere stupore, doveva essere 
                paradiso terrestre
. Ma anche nel nostro giardino scese il 
                serpente tentatore e ci trovò impreparati:
                Dal libro della Genesi (Gen 3,1-13)
                Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche 
                fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: "È vero 
                che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?". 
                Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del 
                giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che 
                sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare 
                e non lo dovete toccare, altrimenti morirete". Ma il serpente 
                disse alla donna: "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che 
                quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste 
                come Dio, conoscendo il bene e il male". Allora la donna 
                vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e 
                desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne 
                mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, 
                e anch'egli ne mangiò. 
                Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di 
                essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
                Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza 
                del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, 
                in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò 
                l'uomo e gli disse: "Dove sei?". Rispose: "Ho udito 
                il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono 
                nudo, e mi sono nascosto". Riprese: "Chi ti ha fatto 
                sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti 
                avevo comandato di non mangiare?". Rispose l'uomo: "La 
                donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io 
                ne ho mangiato". Il Signore Dio disse alla donna: "Che 
                hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata 
                e io ho mangiato". Parola di Dio.
                · Rendiamo grazie a Dio
              Lei: Anch'io, come Eva ho mangiato il frutto del piacere, dell'egoismo, 
                del rancore, dell'inimicizia
 Anch'io, pur sapendo ciò 
                che Dio voleva da me, ho ceduto alla tentazione di tornare a ripiegarmi 
                su me stessa, di sciogliere il vicolo d'amore che ci aveva reso 
                una cosa sola. Rimpianto delusione, sconforto sono stato il mio 
                pane quotidiano nei giorni della prova. Anch'io, come Eva, mi 
                sono nascosta perché mi sentivo nuda al tuo cospetto. Tutte 
                le ragioni che mi avevano portato a rifiutare l'amore non bastavano 
                per tacitare il mio cuore, mi sentivo in colpa
.
                Lui: Anch'io ho sentito il vuoto e l'amarezza della solitudine 
                e ho capito che mi ero allontanato dall'amore, che avevo strumentalizzato 
                la creatura che Tu mi avevi messo accanto, l'avevo esasperata 
                con le mie esigenze, con le mie voglie, con la mia indisponibilità, 
                con le mie intransigenze, con la mia irresponsabilità
.. 
                Lei soffriva ed io soffrivo
.. e Tu guardavi la Tua immagine 
                andare in rovina!
                Lei: Ma Tu non hai rinunciato a noi e, dal tuo Cuore ferito, è 
                venuto fuori un progetto di recupero: ti sei messo all'opera per 
                indurci a riflettere, a ritornare sulle nostre decisioni istintive, 
                a rivedere noi stessi, a vedere il coniuge con i Tuoi stessi occhi, 
                a disporci in maniera diversa l'una nei confronti dell'altro, 
                a non guardarci come nemici ma come possibili alleati, accordandoci 
                su valori condivisi.
                Lui: Questi pensieri nuovi non venivano da noi, venivano dal Tuo 
                Spirito che agiva nel nostro cuore a nostra insaputa. A sostegno 
                di questo lavoro interiore ci hai offerto tante possibilità: 
                l'Incontro Coniugale, il cammino nella Comunità d'Amore, 
                i capiscuola, gli amici, i sacerdoti saggi
. Tutto hai messo 
                in atto per riconquistare il nostro cuore, per rimodellarlo sul 
                tuo, per rifare della nostra coppia una tua immagine.
              Canto: Come sigillo 
              · In particolare, come maestra e guida spirituale, ci 
                hai dato Madre Speranza, che ci educa all'amore misericordioso 
                con le parole e con il suo esempio di vita. Lei ci semplifica 
                il cammino dell'amore, anzi ce lo propone come cammino di santità. 
                E' bello per noi sapere che il "Tutto per amore" può 
                diventare anche il nostro motto, ed esso, vissuto nella quotidianità, 
                può portarci alla santità coniugale.
                RIFLETTIAMO CON MADRE SPERANZA
              Il sacrificio misura dell'amore
                Ci sono tante persone che si spaventano al solo nome di santità, 
                credendosi senza forze per raggiungerla. Si vede che non sanno 
                che la perfezione consiste unicamente nell'amore e nel sacrificio; 
                e chi, con la grazia di Dio, non potrà porre in opera queste 
                due cose? Niente di straordinario ci si chiede, ma solo di donarci 
                totalmente a Dio e soprattutto conformarci alla sua divina volontà.
                Voler amare è amare; esercitare la carità con il 
                nostro prossimo è amare; collaborare con il buon Gesù 
                per il bene delle anime è amare; compiere fedelmente i 
                nostri doveri per piacere a Dio è amare. Come vedete, non 
                c'è cosa più facile che amare, più leggera 
                e soave che camminare nella perfezione mediante l'amore.
                Persuadiamoci una buona volta che nulla c'è di più 
                agevole per l'anima che vuole esercitarsi continuamente, con l'aiuto 
                di Dio, ad amarlo e a correre così verso la santità 
                alla quale è stata chiamata.
                Arrivare ad amare Dio è certamente più semplice 
                che unirsi al sacrificio, giacché questo è assai 
                più costoso, ma dobbiamo tenere ben presente che Dio non 
                ci domanda di abbracciare il dolore come tale; basta che lo accettiamo 
                per l'amore, con la convinzione che mentre viviamo in questo mondo 
                non potremo mai amare il Signore senza rinunciare a tutto quello 
                che si oppone al suo amore. Così il sacrificio si fa lieve 
                e anche desiderabile, sapendo che serve a dar piacere a Dio.
                Cerchiamo di dare buon esempio con la nostra condotta, il nostro 
                portamento, le nostre conversazioni. Mostriamo semplicità, 
                carità e mansuetudine: Dimostriamo con le opere il nostro 
                spirito di abnegazione; in una parola, respiriamo santità.
                Qual è il mezzo più pratico per santificarci? Il 
                mezzo più pratico ed efficace è quello di soprannaturalizzare 
                le nostre azioni, perché così l'anima sale rapidamente 
                verso le vette della santità. Ciascuna delle opere così 
                realizzate è un germe di grazia che fa nascere e crescere 
                nell'amore; è anche un germe di gloria perché ci 
                dà nello stesso tempo maggiore diritto alla beatitudine.
                Un mezzo molto pratico per rendere meritorie le nostre opere è 
                quello di raccoglierci un momento prima di cominciare l'azione 
                e rinunciare, per amore di Dio, ad ogni intenzione naturale, egoista 
                o di vanità; di unirci al buon Gesù, modello e mediatore 
                nostro, confessando la nostra nullità, ed offrire per mezzo 
                di Lui le nostre azioni al Padre per la sua gloria e il bene delle 
                anime. Con questa offerta, rinnovata continuamente, possiamo essere 
                certi che tutte le nostre azioni, benché piccole, si convertiranno 
                in atti di abnegazione, umiltà, amore a Dio e al prossimo.
              INVOCHIAMO IL SIGNORE PERCHE' CI AIUTI A VIVERE NELL'AMORE
              · Padre santo, Tu che mi hai creato a tua immagine, insegnami 
                l'arte di vivere la coniugalità.
                · Donaci occhi nuovi, per poter vedere nel coniuge la tua 
                immagine.
                · Donaci un cuore puro, che ci faccia cogliere ogni desiderio, 
                ogni bisogno, ogni necessità di chi ci vive accanto.
                · Concedici di riprodurre nella nostra coppia una perfetta 
                immagine della Trinità, per darti gloria.
                · Rendici santi come Tu sei santo, per poter vivere da 
                veri figli tuoi.
                · Rendici sensibili alle necessità del coniuge, 
                sentendolo veramente "osso dalle mie ossa, carne dalla mia 
                carne".
                · Nell'ora della tentazione, rendici forti, perché 
                il tentatore non possa sedurci, facendoci deviare dal sentiero 
                dell'amore.
                · Aiutaci ad essere vigilanti per riconoscerlo appena giunge 
                e insinua i suoi dubbi tendenziosi.
                · Concedici la forza di saperlo respingere senza ascoltarlo, 
                per non essere ingannati.
                · Non permettere che ci allontaniamo da Te, perché 
                solo se rimaniamo in Te potremo rimanere nell'amore.
              (Riflettiamo alla presenza di Gesù. Presentiamogli il 
                nostro cuore. 
                Chi vuole presenta intenzioni libere)
              Canto: Todo por amor
              Preghiamo insieme: 
                Signore, che sei rimasto con noi sull'altare, perché noi 
                potessimo rimanere con Te, parlarti, ascoltarti, esporti le nostre 
                povertà, lasciarci guarire da Te, lasciarci amare, lasciarci 
                accarezzare dal tuo sguardo divino che consola e riaccende la 
                speranza. 
                Noi Ti ringraziamo per quest'ora che ci hai concesso. Ti chiediamo 
                perdono per tutte le volte che non abbiamo accolto il tuo invito 
                e ti abbiamo lasciato solo. Ti promettiamo di impegnarci in avvenire 
                ad essere più attenti.
                Ti ringraziamo perché attraverso la tua Parola ci hai ripresentato 
                il tuo progetto sulla coppia e hai ravvivato il nostro impegno 
                con la luce della tua grazia. Rendici fedeli, Signore, rendici 
                degni di Te, rendici immagine perfetta della tua Trinità, 
                per darti gloria nei secoli dei secoli. Amen.
              · Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci 
                conduca alla vita eterna.
                · Amen.
              · Sia benedetto Dio Padre che si è degnato di darci 
                la vita.
                · Sia benedetto il suo Cuore previdente, che tutto ha creato 
                con sapienza e amore per noi.
                · Sia benedetta la sua grande bontà, che ci ha fatto 
                dono dell'intelligenza e della volontà.
                · Sia benedetto il suo Cuore divino, che ci ha reso capaci 
                di amare.
                · Sia benedetta la sua generosità, che ci ha chiamati 
                a collaborare al dono della vita.
                · Sia benedetta la sua misericordia che non si è 
                arresa neanche dopo il peccato.
                · Sia benedetta l'idea santa di darci il Salvatore.
                · Sia benedetta la sua sapienza che ce lo ha dato per mezzo 
                di Maria.
                · Sia benedetto Gesù, che ha accettato di farsi 
                uomo per noi.
                · Sia benedetto il suo nome santo che mette il fuga l'inferno.
                · Sia benedetta la sua bocca che ci ha insegnato la sapienza.
                · Siano benedetti i suoi piedi santi che tanto hanno camminato 
                per cercare noi pecorelle smarrite.
                · Siano benedette le sue mani che ci hanno accolto e consolato.
                · Benedetto il suo Cuore, abisso di amore infinito.
                · Benedette tutte le sue membra sante, che si sono offerte 
                in sacrificio per salvarci.
                · Benedetta quella croce che è diventata vessillo 
                di salvezza.
                · Benedette quelle braccia che sono rimaste aperte per 
                abbracciarci.
                · Benedetta quella voce che ci ha donato il perdono.
                · Benedetta la sua morte santa che ci ha dato la risurrezione.
                · Benedetto lo Spirito che non si stanca di attuare i desideri 
                del Padre e del Figlio.
                · Benedetta la sua voce, che ripete e fa penetrare nel 
                cuore le buone ispirazioni.
                · Benedetto il suo alito divino che non ci permette di 
                disperare.
                · Benedetta la sua presenza costante, che non ci fa sentire 
                soli.
                · Lodiamo, benediciamo e ringraziamo la Trinità, 
                Padre, Figlio e Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. 
                Amen.
              Canto finale: Noi canteremo gloria a te.