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                “IO STESSO CERCHERO’ LE MIE PECORE”   Canto: Il Signore è  il mio pastore p.6   SALUTO AL DIO PRESENTE   
                Gesù, Tu sei il mio pastore, il Pastore buono.  Tu mi chiami per nome, con quel nome nuovo che solo Tu conosci e che io scoprirò  quando finalmente starò al sicuro nell’Ovile santo.Tu mi guidi lungo il sentiero, dove trovo la  segnaletica infallibile dei comandamenti, verso i pascoli buoni della saggezza  evangelica e dei sacramenti.Davanti a me prepari una mensa celeste, alla quale  nemmeno gli Angeli possono assidersi e Tu stesso mi spezzi il tuo Corpo, manna  dai mille sapori, mi mesci il nettare divino del tuo Sangue, vero elisir  d’eterna giovinezza.Io, tua pecorella, ti seguo, come la sposa del  Cantico dei cantici, affascinata dai tuoi odori, conquistata dalla tua  bellezza, vinta dalla tua tenerezza paterna e materna.…..Eppure anch’io spesso mi lascio ammaliare  dalle sirene ingannatrici che mi presentano frutti velenosi, belli alla vista  ma tossici allo stomaco, e per coglierli mi caccio tra i rovi pungenti e  precipito nei dirupi.E allora i lupi si avventano rabbiosi contro di  me e mi assalgono, depredandomi della pace, della gioia, della bellezza, della  sapienza, della mia dignità regale!Sono una  pecorella stolta, abbi pietà di me e corri in mio aiuto!E appena ti chiamo Tu vieni e ti cacci nel mio  dirupo, mi afferri con le tue mani insanguinate, mi poni sulle tue spalle e  così, carico della mia miseria, risali il tuo Calvario per ridarmi la vita.Perdonami,  Gesù, troppo ti costa l’amore che hai per me, donami la grazia di non  commettere altre stoltezze!E quando il tuo Amore Misericordioso mi ha  riconquistata, mi conduci all’Ovile Santo, dove mi lavi con l’acqua pura che  sgorga dal tuo Costato, mi cingi la veste della grazia, poni al mio dito  l’anello regale, calzi i miei piedi di santo zelo, perché possa riprendere il  cammino dei comandamenti. E poi ordini la festa! E inviti cielo e terra a far  festa con Te!Tu sei  veramente un Dio misterioso, mi stupisce la tua bontà misericordiosa, la tua  paternità che non calcola, dimentica, perdona e fa festa per me. Alleluia!    ASCOLTIAMO LA PAROLA   Dal libro del profeta Ezechiele (Ez  34,1-16)               Mi fu  rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, profetizza contro i  pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai  pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse  pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le  pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso la forza alle  pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite,  non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma  le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono  disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno  errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e  se ne cura. Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com'è vero ch'io  vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le  mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i  miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi  senza aver cura del mio gregge - udite quindi, pastori, la parola del Signore: Dice  il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e  non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più  se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro  pasto. Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne  avrò cura. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in  mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le  mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni  nuvolosi e di caligine. Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le  regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti  d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. Le condurrò in  ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in  un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. Io stesso  condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore  Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella  smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa  e della forte; le pascerò con giustizia.             Parola  di Dio   RIFLETTIAMO INSIEME   
                Gesù, siamo davanti a Te e Tu leggi nei nostri  cuori; nulla ti è nascosto della nostra povertà, della nostra incoerenza, del  nostro amore più o meno perfetto per Te e per i fratelli. Se noi, tue pecorelle, non  siamo nutrite, se ci vedi anemiche la colpa è dei pastori?... No, Gesù,  sappiamo di aver ricevuto da Te, dalle nostre Parrocchie, dalla Congregazione  che ci ha accolte, cibo sano, capace di renderci forti e da Te il Pane degli  Angeli.
 Ma noi siamo come bambini  svogliati e viziati, che trovano non gradito alcun cibo, pronti però a nutrirsi  di cibi che dilettano il palato, ma che intossicano l’organismo.
              Anche noi ci nutriamo delle  parole umane, ne mangiamo fino a narcotizzarci, mentre non abbiamo desiderio  dell’unica Parola che nutre e illumina la mente, riscalda e fortifica il cuore,  si traduce in consigli di sapienza e in atti d’amore.
                    Gesù, Ti chiediamo perdono  per la scarsa accoglienza che facciamo alla tua Parola, per la trascuratezza  che mettiamo nell’accettare e gradire i doni di grazia che Tu metti a nostra  disposizione, per l’insensibilità ai tuoi richiami, per i tempi irrisori che  riserviamo all’incontro con Te.
 Non i pastori, Gesù, sono  responsabili della nostra abulia spirituale, ma noi, tue pecore distratte e  vagabonde.
 (Ci segniamo con l’acqua benedetta)   Canto. Purificami, o Signore p.  268   PREGHIERA PER I  PASTORI   
                Gesù, Ti preghiamo per i nostri pastori.  Fortificali con il Tuo Spirito, riempili di santo zelo, dona loro tanto  coraggio, perché non si arrendano di fronte all’incorrispondenza del gregge.  Donaci santi pastori, Signore, e risana quelli feriti a loro volta dal lupo  infernale, che li aggredisce in mille modi. Dona loro spirito di discernimento,  perché sappiano difendersi dai pericoli del razionalismo, del relativismo,  dell’individualismo, dell’insubordinazione al Pastore supremo, il Santo Padre.   
                Signore, benedici i tuoi sacerdoti,                                           noi  ti preghiamo!Signore, fortifica i tuoi sacerdoti,                                            noi  ti preghiamo!Signore, difendi i tuoi sacerdoti,                                             noi ti preghiamo!Signore,   risana i tuoi sacerdoti,                                             noi ti preghiamo!Signore, illumina i tuoi sacerdoti,                                            noi  ti preghiamo!Signore, rendi saggi i tuoi sacerdoti,                                       noi  ti preghiamo!Signore, rendi coraggiosi i tuoi sacerdoti,                               noi  ti preghiamo!Signore, liberali dai pericoli della cultura  dominante,               noi  ti preghiamo!Signore, santifica i tuoi sacerdoti,                                           noi  ti preghiamo!Signore, donaci santi sacerdoti, santi  religiosi, santi laici impegnati, noi ti preghiamo!   Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 34:17-31)              A te,  mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra  montoni e capri. Non vi basta pascolare in buone pasture, volete calpestare con  i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete  intorbidare con i piedi quella che resta. Le mie pecore devono brucare ciò che  i vostri piedi hanno calpestato e bere ciò che i vostri piedi hanno  intorbidato. Perciò dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò  fra pecora grassa e pecora magra. Poiché voi avete spinto con il fianco e con  le spalle e cozzato con le corna le più deboli fino a cacciarle e disperderle,  io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra  pecora e pecora.             Susciterò  per loro un pastore che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al  pascolo, sarà il loro pastore; io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio  servo sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato. Stringerò con  esse un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive, cosicché potranno  dimorare tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve.             Farò  di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione: manderò la  pioggia a tempo opportuno e sarà pioggia di benedizione. Gli alberi del campo  daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena  sicurezza nella loro terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avrò  spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò liberati dalle mani di coloro che  li tiranneggiano. Non saranno più preda delle genti, né li divoreranno le fiere  selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà.             Farò  germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla  fame nel paese e non soffriranno più il disprezzo delle genti. Sapranno che io,  il Signore, sono il loro Dio e loro, la gente d'Israele, sono il mio popolo.  Parola del Signore Dio.             Voi,  mie pecore, siete il gregge del mio pascolo e io sono il vostro Dio». Oracolo  del Signore Dio.   PRESA DI COSCIENZA DELLE NOSTRE RESPONSABILITA’   
                Gesù, le tue pecorelle non soffrono solo a causa  dei pastori inadempienti e trascurati, ma anche per la malvagità di molte di  loro. Anche per noi ci sarà un giudizio e anche questo sarà sull’amore: “Ecco,  io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.”. Quelli che calpestano  il resto della pastura siamo noi, è la nostra società consumistica che, pur di  tenere alti i prezzi, sotterra i frutti della benedizione di Dio sulle nostre  campagne, invece di farne parte ai poveri. Ai fratelli del cosiddetto terzo  mondo mandiamo acqua torbida e cibi avariati.Giustamente Tu, Signore, giudicherai i  prepotenti che danno spallate ai deboli con leggi che rendono impossibile una  vita dignitosa; oppure, in campo lavorativo, non lasciano spazio a chi non si  sottomette a qualche “potente”; mentre gli “extracomunitari” vengono  considerati poco più che animali da soma.Dio  santo, Dio forte, Dio immortale, quando impareremo la fraternità evangelica?Gesù, il Pastore santo, suscitato dal Padre, sei  Tu! Tu ci hai detto che vuoi fare un unico ovile sotto un solo pastore; Tu, il  Principe della pace, ci riconduci all’unico Padre, ci ridoni la figliolanza  divina. Il tuo Vangelo ci rende fratelli. La Chiesa di Gerusalemme aveva un  cuor solo e un’anima sola, come mai, allora, nel mondo c’è ancora tanta  ingiustizia?Ci siamo  allontanati da Te, Signore, e abbiamo perso il bene sommo della fraternità.Dio, Padre buono, Tu mantieni le tue promesse,  ma noi non manteniamo le nostre e per questo dimentichiamo la fraternità.  “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?”Ti  preghiamo, Gesù, custodisci la fede nel nostro cuore e nel cuore dei nostri  fratelli.Tu, Principe della pace, Tu, Re Pastore, non  puoi essere sconfitto, ma noi, pecore stolte, non abbiamo la saggezza di  metterci decisamente al tuo servizio. Invoca con noi il Padre, perché venga il  Regno di Dio in ogni cuore.Padre  nostro….   ********************* Dagli scritti di Madre Speranza             Un giorno mi fu  mostrato come devo cercare di districare le anime che, come pecore, si  impigliano tra le spine delle loro passioni: vidi come Gesù, vedendo una pecora  impigliata, si abbassò fino a lei, non restò in piedi o a distanza ma si  inginocchiò accanto a lei, senza strappare le spine per non farle male, ma andò  levando con molta attenzione: prima tolse quelle che tormentavano la sua testa,  poi quelle che turbavano il suo cuore e poi la consegnò a me, perché portassi a  compimento l’opera.   PREGHIERA PER LE PECORE MALATE E DISPERSE   
                Gesù, ti preghiamo per le pecore malate e  disperse, per i fratelli schiavi del peccato, legati dal maligno in strutture  di peccato, deviati verso dottrine false e illusorie. Togli le spine dalla loro  testa, che non sa più riconoscere la verità, togli le spine dal loro cuore  intossicato dalle passioni disordinate, spezza i ceppi che incatenano i loro  piedi e non permettono loro di camminare verso di Te.   
                Ti presentiamo, Signore, tutti i drogati,                                  liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti i ladri,                                       liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti gli assassini,                            liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti i mafiosi,                                  liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti i politici  corrotti,                       liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti i coniugi  infedeli,                      liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti i maghi e i  fattucchieri,             liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti gli atei,                                     liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti i cristiani  incoerenti,                   liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti i figli ingrati,                             liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti i mentitori,                                liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti gli iracondi,                             liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti gli avidi di beni  terreni,            liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, tutti gli invidiosi,                             liberali, Signore! Ti presentiamo, Signore, i nostri cuori tiepidi,                       liberali, Signore!    SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE   
                Ad ogni invocazione cantiamo:       Dammi  un cuore, Signor, grande per amar,                                                        dammi  un cuore, Signor, pronto a lottare con Te!   ****************************** Preghiamo  con Madre Speranza:             Gesù  mio, imprimi nella mia volontà il fermo proposito di non fare mai nulla che  possa offenderti e di non essere negligente in tutto quello che può darti  gloria. Concedimi la grazia, Gesù mio, di arrivare ad amare il prossimo come Tu  stesso lo hai amato e lo ami, sempre pronta a sacrificarmi per tutti.             Ti  prego, Gesù mio, non dimenticare i sacerdoti del mondo intero; per essi io  voglio essere vittima. Illuminali, Gesù mio, con la tua luce perchè comprendano  il vuoto e la nullità delle cose umane; attirali a Te; manifestati loro quale  Padre amoroso e fonte di ogni bene; dà a tutti loro volontà, forza e costanza  necessarie perchè desiderino soltanto Te.   ATTO DI ADESIONE A GESU’ BUON PASTORE   
                Gesù, questa sera vogliamo prometterti di essere  pecore che ascoltano la tua voce e ti seguono con docilità e fiducia.Ti promettiamo di impegnarci a trattenere  nell’ovile le pecore tentate di sfuggire al tuo controllo e di impegnarci con  Te a cercare quelle che sono già fuggite, per ricondurle al Tuo Cuore.Signore, benedici questo nostro proposito e  rendici tuoi testimoni, Tuoi servi fedeli, operai che lavorano alacremente  nella tua vigna.Ti ringraziamo, Signore, per il bene che ci vuoi,  per la luce che ci doni, per la pace che ci trasmetti, per la luce di speranza  che accendi in fondo alla nostra strada.Consacraci a Te, Signore, e non permettere che  ci allontaniamo mai da Te. Con Madre Speranza ti diciamo: “Toglici la vita prima che arriviamo ad offenderti”.Maria Mediatrice di grazia e di salvezza,  intercedi presso il Tuo Figlio, perché nessuna pecorella si perda e su quelle  già perdute invoca lo Spirito Santo perché tocchi il loro cuore e tornino al  Pastore buono.   PROPOSITO PER QUESTA SETTIMANA   
                Chiederò al Buon Pastore di chiamare per nome  tutte le persone che incontrerò questa settimana, di sollecitare quelle  distratte, di conquistare quelle attente, di curare quelle ferite, di  risuscitare quelle morte.   BENEDIZIONE EUCARISTICA   Canto: Ai tuoi piedi p.245   (Se c’è il sacerdote  si fa la benedizione eucaristica, altrimenti diciamo insieme:)    
                Il  Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.  Amen.   
                Benedetto il Padre, che ha suscitato per noi il  Pastore Buono.Benedetto Gesù, che ha accettato il difficile  compito di salvarci con il sacrificio della sua vita.Benedetto lo Spirito, che riempie d’amore la  Trinità santa e la Chiesa tutta.Benedette tutte le pecorelle docili che formano  l’ovile santo di Dio.Benedetti i pastori zelanti, che aiutano Gesù a  cercare le pecorelle smarrite.Benedetti i fedeli che s’impegnano con l’esempio  e la parola a sollecitare le pecore distratte.Benedetti i sacerdoti che, nel sacramento della  Riconciliazione, le lavano nel Sangue di Cristo.Benedetti i ministri dell’Altare, che preparano  per loro la mensa del Corpo di Cristo.Benedetti i catechisti, che destano nel cuore  delle pecorelle l’amore verso il Buon Pastore.Benedetto il Santo Padre, che educa i pastori  all’amore verso il loro ministero.Benedetti i consacrati santi, che sanno  mantenere vivo nella Chiesa lo zelo per la gloria di Dio.Benedette Santa Teresina e Madre Speranza, che  si sono offerte vittime per i sacerdoti.Benedetti noi, se, imitando questi esempi,  sapremo essere fiaccole vive davanti al trono di Dio.   Canto finale: Nobile e santa Chiesa. p.21   
                Torniamo alle nostre case carichi dell’amore di  Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e  dello Spirito Santo. Amen.           |  |