|  
              IL GRANO E LA ZIZZANIA       Canto d’inizio: Dov’è carità e amore   
                Signore Gesù, vieni in mezzo a noi che siamo qui  riuniti nel tuo nome. Vogliamo ascoltare la tua Parola, vogliamo farla scendere  nel nostro cuore, come balsamo ai nostri affanni, come medicina ai nostri mali,  come luce alla nostra mente, come forza per la nostra volontà, come fiamma per  il nostro amore.Apri i nostri cuori, pacifica la nostra psiche,  libera la nostra mente dai tanti fantasmi che la agitano, donaci un cuore  semplice, fiducioso, sicuro del tuo amore e della tua protezione. Insegnaci a  pregare, insegnaci a sperare, insegnaci ad amare.In quest’ora di pace, visita la nostra anima e  donale lo splendore che aveva, quando è uscita dalle mani del Padre tuo. Se  anche la nostra mente vaga senza meta, Tu continua a parlare al nostro cuore e  ad illuminarci i tuoi sentieri, perché finalmente ci arrendiamo al tuo amore.   Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13:24-43) In quel tempo Gesù disse:  «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme  nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania  in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco  apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli  dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene  dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi  gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non  succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate  che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della  mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli  per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio». Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si  accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed  egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è  il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del  maligno, e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta  la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la  zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio  dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli  scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace  ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come  il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!   PRENDI IL LIBRO E MANGIALO   
                Gesù, la vita è una  lotta continua, contro un nemico invisibile, che vuole distruggere il bene che  Tu, pazientemente semini dentro di noi. E’ voce che prende spesso volto nei  fratelli che, entrano nella nostra storia personale e, con le loro proposte,  cercano di gettare ombre sul progetto d’amore che Tu ci proponi, per garantirci  la speranza della gloria eterna e della pace del cuore anche qui sulla terra.Perché tanto zelo per  ciò che non è bene? Perché tanta avversione verso ciò che Tu proponi? Chi mette  nel loro cuore tanto malanimo, tanto desiderio di trasgressione, tanto zelo per  una causa così ignobile? E’ sempre lui, l’antico tentatore, il nemico della  nostra felicità.Ma prima di essere un  mio nemico è sicuramente un tuo nemico, è uno che non conosce l’Amore, è un  essere tenebroso che ha il cuore indurito nell’odio verso Te e nell’invidia  verso me. E tante volte si traveste da angelo di luce per ingannarmi.Lo fa quando mi spinge  a riprendermi spazi di egoismo, quando, con giustificazioni farisaiche di falso  zelo per la legge, mi consiglia di chiudere il cuore alla carità, quando mi  rende antipatiche determinate persone e me le presenta sotto falsa luce, perché  io non le ami, quando mi rende tronfio della mia dignità e mi fa salire su un  podio, dal quale guardo gli altri dall’alto in basso e in tante, tante altre  occasioni che la sua astuzia sa creare.E quante, quante trappole  pone davanti ai piedi degli ignari, degli indifesi, dei bambini! E’ un  seminatore di zizzania, nel campo vergine dei cuori, in cui Dio semina la sua  Parola di amore di vita e di verità.Gesù, se non vuoi e  non puoi sradicare la zizzania, dammi la forza di non lasciarmi impoverire  dalla sua presenza, non permettere che la sua vicinanza mi svuoti della luce e  della grazia che mi viene da Te. Aiutami a lottare, per vincere la battaglia  della vita.    PREGHIERA D’INTERCESSIONE   Diciamo insieme: Parla, Signore, che il tuo servo ascolta 
                Ai cuori induriti, che  non vogliono sentire la tua voce, Parla,  Signore, che il tuo servo ascoltaAi bimbi innocenti,  che cercano amore,                                         “                      “                      “Ai giovani abbagliati  da false illusioni,                                            “                      “                      “Ai genitori, più  preoccupati del corpo che dell’anima dei figli,         “                      “                      “Agli uomini della  politica, dello spettacolo, del lavoro,                    “                      “                      “Agli educatori, ai  sacerdoti, ai religiosi                                           “                      “                      “Ai malati, agli  anziani, a tutti i tribolati della vita,                 “                      “                      “   IL FICO STERILE Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13:1-9) In quel tempo Gesù prendendo la parola disse questa parabola: «Un tale  aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora  disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo  fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? Ma quegli  rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi  metta il concime e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo  taglierai».   RIFLETTIAMO SULLA PARABOLA   
                Quanti fichi sterili  nel mondo, Signore! Quanti fichi sterili nella Chiesa, nelle Congregazioni,  nelle famiglie, nelle istituzioni! Gente che, come me, ha preso degli impegni,  si è dichiarato per Dio, ma poi, conduce una vita mediocre, accomodata, senza  slanci d’amore per Dio e per il prossimo…Tu passi accanto a me,  accanto a loro e vorresti saziare la tua fame d’amore, di compassione, di  generosità, ma trovi solo foglie di parole, tante parole, tante giustificazioni  al nostro vivere trascinato nel relativismo snervante, ma pochi frutti o  addirittura neanche un frutto.Quanta fatica inutile,  Gesù! Tu ci hai piantati nella Chiesa, come pianta scelta, ci hai protetto nel  vivaio delle piante elette, perché volevi coltivarti un giardino che deliziasse  i tuoi occhi e il tuo cuore e invece trovi solo formalità: le preghiere  essenziali, lo stretto dovere lavorativo che non mette a rischio lo stipendio,  una vita familiare preoccupata solo di soddisfare le esigenze materiali,  relazioni comunitarie connotate più dal senso critico farisaico che dall’amore  e la comprensione reciproca, sempre pronti al giudizio sull’operato altrui e  sull’esaltazione del nostro operato…. E come possono crescere frutti con questi  veleni? Crescono solo foglie di apparenza e nulla più.Gesù, ti prego, se  vedi la mia vita come un fico sterile, abbi ancora pazienza, non sradicarmi dal  tuo cuore, lavora il terreno duro del mio cuore, disintossicalo dai veleni,  concimalo con l’amore di compassione e di benevolenza, dammi l’occhio limpido  del bambino, che sa stupirsi di fronte al sole che sorge e vede angeli anche  nelle nuvole che lo coprono. Purifica, Signore, il mio occhio e il mio cuore,  donami semplicità, bontà, carità.    Gesù, come il vignaiolo ti prego 
                Se nel mio cuore non  trovi ancora frutti,                             Abbi ancora pazienza, Signore.Se nel cuore del mio  coniuge non trovi ancora frutti,                      “                      “                      “Se nel cuore dei miei  figli non trovi ancora frutti,                 “                      “                      “Se nel cuore dei miei  parenti ed amici non trovi ancora frutti,          “                      “                      “Se nel cuore dei tuoi  sacerdoti e religiosi non trovi ancora frutti,                 “                      “   Canto: E sono solo un uomo   Riflettiamo insieme   
                Signore, facci capire cosa vuol dire:  “Misericordia voglio e non sacrifici”, Abbiamo bisogno di conversione, abbiamo  bisogno di passare dal dire al fare, abbiamo bisogno di lasciare che la tua  grazia lavori i nostri cuori induriti e li trasformi in creata malleabile, che  si lasci plasmare da Te, Artista divino, che vuol fare di ognuno di noi  un’opera d’arte che ti dia gloria per l’eternità.Signore, ti diciamo: “Opera liberamente. Se hai  bisogno di tagliare, fallo senza tener conto dei nostri continui lamenti; se  hai bisogno di svuotarci del nostro egoismo, opera nella maniera che Tu ritieni  più efficace; se è necessario aggiungere coraggio e disponibilità, non badare alla  nostra paura di dare troppo, di esporci troppo all’azione della tua grazia...”Signore, in questa piccola assemblea di Laici  del tuo Amore Misericordioso, plasmati autentici santi per il terzo millennio  della Chiesa. Amen.   INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO   
                Spirito Santo, Tu che scendesti in Maria e la  rendesti Madre del Figlio di Dio, scendi nei nostri cuori e rendili fecondi,  perché il Cristo continui ad incarnarsi in ciascuno di noi.Spirito  Santo, vieni!Spirito Santo, Tu che scendesti su Gesù al  Giordano sotto forma di colomba, scendi anche su ognuno di noi, perché il Padre  ci riconosca come figli suoi.Spirito  Santo, vieni!Spirito Santo, Tu che scendesti sulla Chiesa  nascente e trasformasti quegli uomini timorosi in intrepidi diffusori del  vangelo, scendi su di noi e rendici coraggiosi testimoni di Gesù vivo e risorto  in mezzo a noi.Spirito  Santo, vieni!Spirito Santo, Tu che sei sceso anche su di noi  il giorno del Battesimo, in quello della Cresima e scendi ogni volta che  celebriamo la   Riconciliazione e l’Eucaristia, rendici coerenti con la fede  che professiamo. Spirito  Santo, vieni!   Dal Vangelo secondo S. Luca (Lc.13:6-9)               In  quel tempo Gesù disse anche questa parabola: “Un tale aveva un fico piantato  nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al  vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico ma non  ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? Ma quegli rispose:  Padrone, lascialo ancora quest’anno finché io gli zappi attorno e vi metta il  concime e vedremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo taglierai”.   ( Spazio per la  rilettura silenziosa della parabola.)    ********************* COMMENTIAMO LA PAROLA CON  GLI SCRITTI DI MADRE SPERANZA   La parabola del fico sterile Care  figlie, meditiamo sulla parabola del fico sterile e del fico maledetto. Questo  fico rappresenta l'uomo che non dà il frutto delle buone opere. Dio decide di  sradicare l'uomo sterile, ma usa misericordia sospendendo la sua decisione per  l'intercessione dei santi e le preghiere dei giusti. Il padrone del fico che  viene a cercarne il frutto è Gesù; il fico che non dà frutto siamo noi quando  trascuriamo le buone opere, le opere della carità che dobbiamo produrre in  conformità al nostro stato. Il  vignaiolo, che chiede a Gesù di attendere ancora un anno prima di tagliare il  fico, per avere la possibilità di zappare la terra con i rimproveri e le  correzioni e di concimarla con le umiliazioni e le mortificazioni affinché la  pianta produca il frutto richiesto dalla sua vocazione, sono le nostre  superiore, alle quali Dio ci ha affidate. Esse ci guidano e con la preghiera  ottengono dal Signore la grazia che il castigo sia sospeso. Dice  questa parabola che un uomo aveva un fico piantato nella sua vigna e venne a  cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: "Ecco, sono  tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo.  Perché deve sfruttare il terreno?". Ma quegli rispose: "Padrone,  lascialo ancora quest'anno, affinché io gli zappi attorno e vi metta il  concime e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai". Il  fico maledetto, figlie mie, è l'immagine del religioso che giunge ad essere  privato della linfa della grazia per non aver presentato opere buone all'arrivo  del suo Signore. E così si secca completamente, a partire dalle foglie.  Tornando al mattino in città, Gesù sentì fame e vedendo un fico vicino alla  strada gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e disse: "Non  nasca mai più frutto da te". E subito quel fico si seccò. Riflettiamo,  figlie mie, sul fatto che il Signore, avendo fame, andò sotto il fico che stava  sulla strada e, non trovando altro che foglie, lo maledisse. Questo fico siamo  noi, piantati sulla strada della vita, e il Signore che ha fame desidera  prendere da noi il frutto del nostro intelletto, della nostra volontà, dei  sentimenti e delle opere, ma non trova nient'altro che foglie, cioè apparenze,  perché non abbiamo utilizzato la linfa del terreno per produrre buoni frutti. Stiamo  attente, figlie mie, affinché alla sua venuta il Signore trovi in noi buoni  frutti, soprattutto di carità e di umiltà di cuore, e non le foglie delle apparenze,  altrimenti c'è pericolo che Egli ci tolga la linfa della sua grazia. Il frutto  che Gesù esige dalle Ancelle dell'Amore Misericordioso è quello dell'amore,  della carità, dell'umiltà e del sacrificio.                                                                                                                                                                             (El  Pan 8, 659-663) PROPOSITO   
                Signore Gesù, vignaiolo misericordioso, Tu che stai  continuamente con le braccia aperte davanti al Padre, chiedi che abbia ancora  pazienza ancora per un anno. Aiutaci, perché in questo anno di grazia, noi  possiamo davvero convertire il nostro cuore.Non da tre, ma da molti anni Tu attendi da noi  frutti buoni! Ma ti promettiamo che questo sarà per tutti noi un anno santo. Lo  santificheremo con il proposito di accettare la volontà del Padre, anche se non  la comprendiamo, anche se non la condividiamo, anche se ci sembra inopportuna.Signore, aiutaci a tener fede a questo proposito  per tutto l’anno 2009.   SPAZIO PER LA PREGHIERA PERSONALE   
                Ad ogni richiesta diciamo: Spirito di Dio, rendici capaci di produrre frutti d’amore.   **************** 
                Concludiamo questa nostra supplica con la  preghiera di Gesù. Padre nostro....   Canto eucaristico: Davanti al Re   
                Sia Benedetto Dio, paziente agricoltore, che sa  attendere che portiamo frutti d’amore.Benedetto Gesù, che intercede dal Padre, misericordia  per noi fratelli ingrati.Benedetto lo Spirito Santo, che sa ottenere  miracoli di conversione anche dai cuori induriti.Benedetta Maria, che, con insistenza materna ci  richiama sulla via del bene.Benedetti gli angeli che lodano Dio e gli  presentano le opere buone degli uomini.Benedetti i santi che portano frutti di bene e  consolano il cuore di Gesù.Benedetti noi se sapremo lavorare il nostro  cuore e rispondere all’amore di Dio.   Canto finale: Salve  Regina          
 |