LE 10 STRATEGIE  DELLA MANIPOLAZIONE MEDIATICA ELABORATE DA 
              NOAM CHOMSKY
               
              Non  è un decalogo elaborato dall’autore come tale ma ricavato da alcuni suoi  scritti sul tema della manipolazione di massa. 
              1-La strategia della distrazione
              Consiste nel deviare l’attenzione  del pubblico dai problemi importanti attraverso un fiume di informazioni  irrilevanti.
              “Mantenere l’Attenzione del  pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera  importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun  tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel  testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
              2- Creare problemi e poi offrire  le soluzioni
              Si crea un problema, una  “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con  lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far  accettare.
              Non occorrono esempi, stiamo già  pensando tutti alla stessa cosa.
              3- La strategia della gradualità
              Per far accettare una misura  inaccettabile, basta applicarla gradualmente, lentamente ma continuamente.
              Si pensi al nuovo modello  neoliberista imposto durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo,  privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari  scollati dalla realtà, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una  rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
              4- La strategia del differire
              Far accettare una decisione  impopolare è quella presentandola  come  “dolorosa e inevitabile”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per  un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un  sacrificio immediato.
              5- Rivolgersi al pubblico come ai  bambini
              “Se qualcuno si rivolge ad una  persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità,  lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista  di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (Rif. “Armi  silenziosi per guerre tranquille”).
              6- Usare l’aspetto emotivo molto  più della riflessione
              Sfruttare l’emozione è una  tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e,  infine, il senso critico dell’individuo.
              7- Mantenere il pubblico  nell’ignoranza e nella mediocrità
              “La qualità dell’educazione data  alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile,  in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e  le classi superiori sia, e rimanga, impossibile da colmare dalle classi  inferiori”.
              8- Stimolare il pubblico ad  essere compiacente con la mediocrità
              Spingere il pubblico a ritenere  che è la cosa più comune essere mediocri e volare basso.
              9- Il Senso di colpa
              Far credere all’individuo che è  soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente  intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi  contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che  crea a sua volta l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è  rivoluzione.
               10-  Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano
              Negli ultimi 50 anni, i rapidi  progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze  del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Il sistema  è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si  conosca. Questo significa che può esercitare un controllo maggiore di quello  che lo stesso individuo eserciti su sé stesso.
              Cosa c’entra tutto ciò con gli  scenari economici? L’economia non si fa entro compartimenti stagni. La maggior  parte delle politiche economiche vengono applicate in un contesto sociale, il  quale, se opportunamente influenzato, può far si che quelle stesse politiche  abbiano effetti predeterminati.
              Il modello economico neoliberista  non avrebbe mai potuto essere applicato alla maggior parte delle società  occidentali senza un uso strumentalmente “chirurgico” dei mezzi di  comunicazione di massa.