I ragazzi di Mykonos (Mauro Grego)
                Con quella grazia rubata alla madre
                si tengono per mano
                i ragazzi di Mykonos.
                e il sole
                brucia la solitudine.
               Una casa a Naoussa Mauro Grego
                E io mi faccio una casa a Naoussa
                una sedia di paglia alla finestra
                in mano
                un bicchiera di quiete.
              Delos che alzi Mauro Grego
                Delos che alzi 
                colonne di fronte al mare
                rigato di schiuma
                sopporti questi sandali in fila
                e i cappelli di paglia.
                La guida descrive le cose scomparse
                e io seduto non vedo l'ora
                di tornare in barca.
              Questo navigare Mauro Grego
                Se il tuo sguardo severo e buono
                mi segue ancora
                perdona questo navigare
                lontano dal lavoro che mi hai dato,
                padre, e sorridi un poco.
                Tutti i tuoi figli sono andati
                ed io al timone verso il nulla
                raccolgo soltanto giorni di mare
                da tenermi nell'anima. Il primo salpare Mauro Grego
                Ti porterò questa borsa di vento Ho passato il mio turno 
                di guardia
                per aprirla fra i due cipressi non riesco a dormire
                e il turbinio che alzerà foglie gialle attento ai rumori 
                che sopra
                mi aprirà la via per dormirti accanto. mi dicono tutto 
                va bene.
                Di notte la vela è mistero
                Salpare da Hidra Mauro Grego perché il vento non vedi
                Arrivando dal mare non vedi l'onda neppure
                forse nessuno mi vede. portato da qualcosa
                Le orme che lascio nell'acqua che duri infinito.
                si chiudono al vento 
                e nessuno è passato. Riparlami piano dei tempi,
                Partendo dal mare seduta vicino al mio letto, 
                qualcuno saluterà da quel muretto a picco in cui tu madre 
                sognavi
                quest'uomo che se ne va lontananze perdute e di navi:
                ma che sono io qui dentro. io piano chiudevo negli occhi
                Quando uscirò da me le immagini tue.
                né mare né vento Non sapevi di darmi al risveglio
                o isole da trovare all'orizzonte la corsa alla riva del mare
                quando salirà finalmente il muro a toccare con la palma 
                del piede di bimbo
                che saprà fermare questa vela. il primo salpare.