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              Gli uomini, infatti, con il loro giudizio si  fermano alla superficie, mentre il Padre guarda nell’intimo.
              Grazie Signore che con il tuo amore Misericordioso  guardi nell’intimo di ciascuno di noi, lì dove il nostro cuore riesce a volte a  indurirsi a tal punto da non sentire la tua Parola che ci chiama, ci consiglia,  ci indica la strada. E solo tu sai il perché, a volte anzi spesso neanche noi  lo sappiamo. Ma tu sei il PSICOLOGO per eccellenza, pur di attirarci a te pur  di salvarci, vai a scavare nel nostro più profondo, per cercare la causa della  nostra durezza di cuore, per trovare un attenuante per scusarci, per  comprenderci come solo TU puoi fare.  
              La bellezza della Misericordia di Dio sta nel fatto  che la GIUSTIZIA DI DIO E’ LA MISERICORDIA.
              Dio è giusto perché è Santo, è Onnipotente. E’ giusto  perché solo Lui sa tutto di noi, noi con la nostra abilità possiamo nascondere  tanto all’altro che ci è accanto, ma Dio ci conosce nel nostro intimo, conosce  tutte le fragilità e debolezze e  ne  conosce le cause. Ecco allora sì che Dio è un GIUDICE SEVERO. Severo nel senso  che è retto, è profondamente giusto. Ci ama veramente perché sapendo la causa  del nostro male, vuole sconfiggere la causa per non farci più commettere il  male, il peccato. E’ un Giudice perché chiama a nostra difesa tutte i possibili  “periti” per capire il perché dei nostri comportamenti ingrati nei suoi  confronti. Noi giudichiamo senza conoscere profondamente le persone e il loro  vissuto e tante volte condanniamo e giudichiamo il nostro fratello, Dio  invece  ci vuole salvare e ci vuole dare  tutte le attenuanti possibili, non perché è un buonista ma perché riesce a  cogliere sempre il bello e buono che c’è in ciascuno di noi, per non soffocarlo  ma per farlo germogliare. Tutti noi essendo creature di Dio abbiamo un germe,  un seme buono dentro di noi, magari sepolto nell’intimo, non coltivato, non  concimato, inaridito, ma ce l’abbiamo.
              In questo Giubileo ci dice il Papa che dovremo: 
              
                - curare queste ferite, 
- lenirle con l’olio della  consolazione, 
- fasciarle con la misericordia 
- curarle con la solidarietà e  l’attenzione dovuta
È mio vivo  desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di  misericordia corporale e spirituale
              
                - Riscopriamo le opere di misericordia  corporale
                - dare da mangiare agli affamati, 
- dare da bere agli assetati, 
- vestire gli ignudi, 
- accogliere i forestieri, 
- assistere gli ammalati, 
- visitare i carcerati, 
- seppellire i morti. 
                - E non dimentichiamo le opere di  misericordia spirituale : 
                
                  - consigliare i dubbiosi, 
- insegnare agli ignoranti,
- ammonire i peccatori,  
- pregare Dio per i vivi e per i morti.
                - “Chi fa opere di misericordia le  compia  con GIOIA”.(Rm12,8)
- …....Poniamo di nuovo al centro con  convinzione il sacramento della Riconciliazione, perché permette di toccare con  mano la grandezza della misericordia. Sarà per ogni penitente fonte di vera  pace interiore. Ogni confessore dovrà accogliere i fedeli come il padre nella  parabola del figlio prodigo: un padre  che corre incontro al figlio nonostante avesse dissipato i suoi beni. I  confessori sono chiamati a stringere a sé quel figlio pentito che ritorna a  casa e ad esprimere la gioia per averlo ritrovato. Non si stancheranno  di andare anche verso l’altro figlio rimasto fuori e incapace di gioire, per  spiegargli che il suo giudizio severo è  ingiusto, e non ha  senso dinanzi alla misericordia del Padre che non ha confini. 
- « Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza,  per essere misericordioso verso tutti» (Rm11,32). Tutti infatti, nessuno  escluso,sono chiamati a cogliere l’appello alla misericordia. 
 
              Questo anno giubilare della Misericordia chiama tutti  alla conversione, ma noi Laici dell’Amore Misericordioso  siamo chiamati in modo speciale a riflettere  a maturare a vivere la Misericordia in modo coerente e profondo. Questo anno  giubilare dovrà interrogarci profondamente sulla nostra adesione al Carisma  dell’Amore Misericordioso “TUTTO PER AMORE”. Il Signore ci ha chiamati. Nella  chiamata che ciascuno individualmente ha sentito forte dentro di sé, il Signore  ha chiesto qualcosa di particolare qualcosa di tangibile un progetto da portare  avanti con il suo aiuto e con l’intercessione della Madre Speranza. Un progetto  forse a volte faticoso ma condiviso dall’Amore di Dio con l’aiuto del suo Santo  Spirito.
              20.  Non sarà inutile in questo contesto  richiamare al rapporto tra giustizia e misericordia. Non sono due  aspetti in contrasto tra di loro, ma due dimensioni di un’unica realtà che si  sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo apice nella pienezza  dell’amore. La giustizia è un concetto fondamentale per la società civile  quando, normalmente, si fa riferimento a un ordine giuridico attraverso il quale  si applica la legge. Per giustizia si intende anche che a ciascuno deve essere  dato ciò che gli è dovuto. Nella Bibbia, molte volte si fa riferimento alla  giustizia divina e a Dio come giudice. La si intende di solito come  l’osservanza integrale della Legge e il comportamento di ogni buon israelita  conforme ai comandamenti dati da Dio. Questa visione, tuttavia, ha portato non  poche volte a cadere nel legalismo, mistificando il senso originario e  oscurando il valore profondo che la giustizia possiede. Per superare la  prospettiva legalista, bisognerebbe ricordare che nella Sacra Scrittura la giustizia è concepita essenzialmente come  un abbandonarsi fiducioso alla volontà di Dio.
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              Bruna