All'opera,  nel bel mezzo della rappresentazione di un melodramma noioso, una signora  sente, nella fila dietro di lei, un sibilo. Si volta e vede un signore che sta  russando. Subito tocca con un gomito il marito:
              - Guarda  come sta ronfando quel signore dietro di te!
            E il marito,  seccatissimo:
              - E tu  mi svegli per una simile stupidaggine?
               
              - Mamma,  mammina – domanda il piccolo – perché papà ha la testa tutta pelata?
- Perché  papà è molto intelligente e non fa che pensare, caro.
- Ah,  ecco. Adesso capisco perché tu hai la testa piena di capelli!
               
              Due amici si  incontrano. Uno dei due, che è in bolletta dura, domanda all'altro:
- Senti...  Non avresti, per favore, un cento euro da prestarmi?
>- Mi  spiace, ma sono uscito senza portafoglio e non ho neanche un euro.
- E a  casa?
- Tutti  bene, grazie...
               
              Il marito ha  fatto le valigie e se ne sta andando. La moglie compie un estremo tentativo per  bloccarlo:
- Non  sei contento di quello che ti cucino?
- Non  posso lamentarmi.
- Non  sei contento di come tengo la casa?
- Non  posso lamentarmi.
- Forse  non ti piaccio?
- Non  posso lamentarmi.
- Ma  allora, perché vai a vivere con il tuo amico Roberto?
- Perché  posso lamentarmi...
               
              Un signore  incontra il vicino che abita sopra di lui, il quale gli dice:
- Ho  visto che lei, il mese scorso, ha messo la moquette in soggiorno. Siccome  voglio metterla anch'io, e il mio soggiorno è uguale al suo, può dirmi quanti  metri ne ha comprati?
- Ventisei  metri quadrati.
- Grazie  mille.
Dopo un mese i  due si incontrano ancora e il signore del piano di sopra dice:
			  - Sa,  ho comprato ventisei metri quadrati di moquette, ma me ne sono avanzati due  metri...
			  
			  - Anche  a lei?
                                                                                                A  cura di Bruno
               
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                          La mia gioia sia in voi Iolanda Lo Monte
               
                          La  mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Gioia di dare a Dio la cosa  per Lui più preziosa: il nostro amore, dal momento in cui, nei confronti di Dio  e del prossimo, diceva Gesù, “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere. Gioia  di riscoprire un Dio le cui vie sono inaccessibili e i cui pensieri non sono i  nostri pensieri, un Dio nascosto, misterioso, ma anche il Salvatore del popolo.
                          Gesù  ci comandò di amarci gli uni gli altri. E l’atto di carità cristiano va fino  alla fine, in tutte le circostanze ed è pregno di tutta l’intensità possibile,  e non perché qualcuno accetta il nostro amore e ce lo ricambia e nemmeno perché  lo rifiuta, ma perché il Signore ce lo ha chiesto. Così è per tutto ciò che è  profondamente cristiano: la povertà, la castità, l’obbedienza… L’unica ragione  per cui lo facciamo è perché Cristo l’ha fatto e ci ha chiesto di farlo dopo di  Lui.