Testimonianza di come è avvenuto il  “miracolo” 
              Ottenuto con l’intercessione della Beata Madre  Speranza di Gesù
              (Continuazione dal numero precedente)
               
              Veniamo ora a raccontare l'evento. 
              Il Sig. Silvano Ferrari, Diacono permanente presso la  parrocchia S. Biagio di Rubiera (R.E.), facente parte, come il sottoscritto,  del Movimento Sacerdotale Mariano, fondatore il compianto Don Stefano Gobbi, mi  telefonava il 20 giugno 2014 e si prestava a portarmi, per solo due giorni, al  Ritiro Internazionale degli Esercizi Spirituali del Movimento, che si teneva,  come di consueto, da diversi anni, a fine giugno presso il Santuario dell'Amore  Misericordioso di Collevalenza di Todi, realizzato in modo miracoloso, intorno  ai primi anni del '70, dalla stessa Madre Speranza. Nell'anno 2014, il Ritiro  era stato programmato per il periodo dal 22 sera, al 27 giugno. 
              Io desideravo tanto essere presente a detti Esercizi  Spirituali, anche perché il fondatore del Movimento, col quale ero in ottime  rapporti, ci teneva molto, ma quel mese, ricoverato presso il Policlinico di  Modena già da alcuni giorni, in quanto, affetto da una grave forma di  “miocardiopatia ipertrofica” che non permetteva il regolare funzionamento del  cuore e dei suoi apparati vitali, sentivo di dover, a malincuore, rinunciarvi. 
              Venivo, infatti, ricoverato d'urgenza, il 9 giugno  2014, presso il Policlinico di Modena per una grave difficoltà respiratoria. Un  consulto congiunto di un team di esperti in Cardiologia ed Ematologia, a  seguito di un accurato ecocardiogramma eseguito il 3 giugno 2014, mi  diagnosticavano una sospetta, ma per i sintomi quasi certa, “amiloidosi  cardiaca”, progressiva, in stato molto avanzato, confermata poi anche dalla  biopsia al miocardio effettuata il 26 giugno 2014 presso l'Ospedale Sant'  Orsola di Bologna. 
              Per la verità, il sospetto di essere affetto da  “amiloidosi cardiaca”, era già sorto in occasione di una visita specialistica  presso lo stesso Policlinico di Modena a seguito sempre di un'ecocardiogramma  effettuato ai primi di marzo 2014, che metteva in risalto, uno spessore del  muscolo cardiaco dei ventricoli sinistro e destro, fuori della norma,  particolarmente colpito risultava il ventricolo sinistro. 
              Per meglio definirne l'origine dell'amiloide, ai primi  di settembre, viene inviato, all'Università di Pavia, dove risiede il Centro  europeo più importante e qualificato per la ricerca e lo studio dell'amiloide,  un campioncino prelevato da un piccolo frammento della stessa biopsia al  miocardio che fu effettuata il 26 giugno 2014 presso l'Ospedale Sant' Orsola di  Bologna. L'esame di detto campioncino, inviato all'Università di Pavia,  confermava la diagnosi del Sant'Orsola di “amiloidosi cardiaca” che definiva di  tipo ATTR legata alla transtiretina. 
              Dopo queste dovute precisazioni, tornando a noi, per  un puro caso, ho potuto approfittare dell' invito del Diacono ed essere così  presente al Ritiro Spirituale di Collevalenza, solo per due giorni, esattamente  per il 23 e 24 giugno, in quanto, il 25 giugno, nel pomeriggio, dovevo  rientrare al Policlinico di Modena per poi essere trasferito in ambulanza, il  giorno seguente, all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna per effettuare la biopsia  al miocardio. 
              Strano ma vero, questo breve lasso di tempo coincideva  esattamente con la disponibilità del Diacono, se non fosse stato così, non  avrei potuto partecipare al Ritiro Spirituale neanche per due giorni, in  quanto, non avrei trovato chi si facesse carico del servizio di portami a  Collevalenza per poi riportarmi a casa. 
              Altra stranezza fu che, la biopsia al miocardio, già  programmata da due settimane per il 20 giugno 2014, veniva rimandata all'ultimo  momento, causa mancanza di spazio, di sei giorni. 
              Queste due coincidenze, quindi, hanno permesso che, il  20 giugno, poche ore prima della telefonata del Diacono, contro ogni mia  aspettativa, avendo sei giorni di attesa, i dottori mi permisero di andare a  casa, ma mi ingiunsero con tono perentorio: “Ti  lasciamo andare a casa per tre giorni, a condizione però, che ci assicuri di  stare disteso, magari, anche sul divano ... devi rispettare un riposo assoluto  … la tua malattia è seria ...”. Io annuii … ma ... pensando subito di  disobbedire per ubbidire a quanto mi suggeriva il cuore ed il senso delle due strane  coincidenze.
              Questa trasferta, di oltre 700 Km, per andare due  giorni a Collevalenza per poi ritornare a casa, l’ho fatta, quindi, di mia  iniziativa e a mio rischio, disubbidendo all’ordine categorico dei medici, ma  tutto andò a meraviglia, anche il servizio infermieristico che fu eseguito a  perfezione da una suora di Madre Speranza, infatti dovevo fare due iniezioni al  giorno di eparina, un anticoagulante che limita i gravi rischi di coagulazione  del sangue, che può provocare una trombosi.
              Appena arrivato a Collevalenza, il mattino del 23  giugno, incontro Mons. Carlos Altamirano di mia conoscenza, facente parte del  Movimento Sacerdotale Mariano che, come ogni anno, era tra i partecipanti al  Ritiro degli Esercizi Spirituali. Questi mi chiese come stavo, al ché, risposi:  “non molto bene”, senza però precisare quale era il mio problema di salute, mi  invitava quindi, per il mattino seguente, subito dopo colazione, a recarmi con  lui nel Santuario dell’Amore Misericordioso nella cui cripta è collocata la tomba  della Beata Madre Speranza, poiché voleva farmi una preghiera di guarigione. 
              L’indomani mattina, come d’accordo, ci portiamo alla  cripta del Santuario, con noi è la Segretaria del Movimento Sacerdotale Mariano  dell'Ecuador, signorina Susana Llusca Saenz, mentre il Vescovo, ne è il  responsabile. 
              Giunti alla tomba della Beata, proclamata tale poco  meno di un mese prima, Mons. Carlos Altamirano mi faceva inginocchiare  appoggiando gli avambracci sulla stessa tomba, mentre egli, in piedi, alle mie  spalle, m’imponeva le mani supplicando l’Amore Misericordioso del Padre con una  lunga e commovente preghiera e chiedendo l’intercessione della Beata Madre  Speranza. Invocava, quindi, lo Spirito Santo a scendere in me con la sua  Potenza per operare la guarigione: in  quel preciso momento un fremito ha attraversato tutto il mio corpo percependo  chiaramente un senso di calore. 
              Terminata la supplica, il Vescovo, con estrema  sicurezza, mi diceva di stare tranquillo, poiché aveva sentito lo Spirito Santo  entrare con Potenza dentro di me ed aggiungeva la seguente Rivelazione divina  dello Stesso Spirito Santo: “Il male, in  questo momento, si è fermato, ma non solo, da questo momento inizierà a  regredire fino a farne scomparire del tutto le conseguenze”. 
              Al sentire questa affermazione: “Il male, in questo momento, si è fermato”, sono rimasto sorpreso,  in quanto il Vescovo non conosceva assolutamente il mio male poiché non glielo  avevo confidato e soprattutto non poteva sapere che era un male inarrestabile, come citato in precedenza ed il grave  problema era proprio di poterlo fermare. In effetti, da quel momento ha avuto  inizio un forte miglioramento: facilità di respirazione, poco affaticamento nel  camminare, voglia quasi di correre, nessuna pesantezza alle gambe, un grande appetito,  tutte cose mai provate dall’inizio della malattia. 
              Però, per me, restava un mistero la seconda parte  della Rivelazione e cioè: “... da questo  momento inizierà a regredire fino a farne scomparire del tutto le conseguenze”. 
              Solo ultimamente ho ben compreso cosa voleva dire la  seconda parte della Rivelazione divina dello Spirito Santo e l’ho scoperto  facendo periodicamente, nel tempo, i vari controlli a mezzo di ecocardiogramma,  come riferito in precedenza. 
              Il 24 giugno 2014, verso sera, al momento del saluto,  il Vescovo, prima di lasciarlo, mi assicurava poi, che tutti i giorni mi  avrebbe ricordato nella S. Messa ... in  quel preciso momento ho percepito chiaramente che lo Spirito Santo presente in  lui, voleva dimostrarmi quanto è grande l’Amore Misericordioso del Padre che  non dimentica mai i suoi figli, ai quali fa sì sentire di essere peccatori, ma  peccatori perdonati. 
              Da quel 24 giugno 2014, ho avuto un miglioramento  improvviso e senza l’uso di alcun farmaco, cosa inspiegabile agli uomini di scienza  che, pochi giorni prima, mi avevano fatto un quadro clinico della situazione  senza alcuna speranza di sorta, in quanto, escludevano di potere, in qualche  modo, fermare il male. 
              Come già detto un consulto medico fatto ai primi di  giugno 2014 mi dava solo tre, al massimo quattro mesi di vita, non esistendo  alcun farmaco per contrastare il male, oppure ipotizzava una possibilità di  sopravvivenza con trapianto del fegato e del cuore ma non praticabile nel caso  mio, in considerazione della mia età ormai avanzata e per i gravi rischi che  con detto intervento si potevano incorrere. 
              La riduzione dello spessore del muscolo del ventricolo  sinistro a cui la scienza non sa dare alcuna spiegazione in quanto si trova  davanti ad un evento le cui cause sono assolutamente ignote, dà però una  spiegazione di quella misteriosa seconda parte della Rivelazione: “... da questo momento (il male) inizierà a  regredire fino a farne scomparire del tutto le conseguenze”. 
               
              (La testimonianza  continua nel prossimo giornalino)